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Routine per ipertrofia: utilizzare feedback di allenamento per crescere

a group of metal gears
Foto Yaw Afari su Unsplash

Routine per ipertrofia: utilizzare feedback di allenamento per crescere

L’ipertrofia muscolare è il risultato di una serie di adattamenti legati all’allenamento, al volume, all’intensità e alla qualità del recupero. Tuttavia, ciò che spesso differenzia una routine efficace da una meno efficace è la capacità di utilizzare il feedback raccolto durante e dopo ogni sessione per guidare progressi concreti. In quest’articolo esploriamo come costruire una routine mirata all’ipertrofia e come sfruttare il feedback di allenamento per aumentare la crescita muscolare nel tempo.

Importanza del feedback nell'ipertrofia

Che cos’è il feedback di allenamento

Il feedback di allenamento è l’informazione che otteniamo dall’allenamento stesso e dal recupero successivo. Può essere interno (sensazioni di sforzo, fatica, dolore muscolare ritardato, tecnica percepita) o esterno (carico sollevato, numero di ripetizioni, tempo sotto carico, velocità di esecuzione, progressioni completate). Raccogliere e analizzare questo feedback permette di capire se la strategia di allenamento sta stimolando la crescita muscolare in modo efficace oppure se è necessario apportare correzioni.

Tipi di feedback

  • Feedback interno: percezione di sforzo (RPE), risoluzione di movimenti, controllo dell’esecuzione, discomfort muscolare dopo l’esecuzione.
  • Feedback esterno: dati oggettivi come il peso moneta, le ripetizioni eseguite, la velocità di esecuzione, tempi di recupero tra le serie, densità di allenamento, foto o misure della circonferenza muscolare.

L’obiettivo è trasformare questo flusso di informazioni in azioni concrete: aumentare il carico, modificare il volume, aggiungere una serie, variare l’ampiezza del movimento o cambiare l’approccio di periodizzazione.

Struttura di una routine per ipertrofia

Principi di carico progressivo

La crescita muscolare è guidata dal principio della sovraccarico progressivo: aumentare gradualmente la domanda sull’apparato muscolo-scheletrico nel tempo. Ciò può avvenire tramite:

  • aumento del carico (kg)
  • aumento del numero di ripetizioni a carico costante
  • incremento del volume (set totali)
  • modifica del tempo sotto carico (tempo di esecuzione più lento o più controllato)
  • variazione della densità (minore tempo di riposo)
  • miglioramento della tecnica o dell’efficienza esecutiva

Volume e frequenza

  • Volume settimanale: per l’ipertrofia è utile lavorare su un volume moderato-alto. Un range comune è 10-20+ serie settimanali per gruppo muscolare a seconda dell’esperienza e della tolleranza al volume.
  • Frequenza: allenare un gruppo muscolare 2-3 volte a settimana può favorire una maggiore sintesi proteica cumulativa rispetto a una sola sessione settimanale, soprattutto per chi ha una base di allenamento intermedia o avanzata.
  • Intensità: utilizzare una gamma di intensità con RIR moderato (es. RIR 2-3) o RPE 7-8 permette di mantenere la qualità tecnica e di stimolare efficacemente le fibre muscolari.

Esempio di suddivisione settimanale

  • 4 giorni a settimana (push/pull/legg e più una giornata di acceso volume):
    • Giorno 1: Petto + Tricipiti
    • Giorno 2: Gambe + Core
    • Giorno 3: Schiena + Bicipiti
    • Giorno 4: Spalle + Core
  • 5 giorni a settimana (splitting più avanzato):
    • Giorno 1: Petto
    • Giorno 2: Schiena
    • Giorno 3: Spalle
    • Giorno 4: Gambe
    • Giorno 5: Core/Recupero attivo

In entrambi i casi, l’elemento chiave è strutturare ogni gruppo muscolare con una combinazione di esercizi composti e di isolamento, bilanciando volume, intensità e recupero.

Come utilizzare feedback per crescere

Misurare l’intensità relativa (RPE/RIR)

  • RPE (Rating of Perceived Exertion): valuta quanto sforzo hai percepito in una serie o in un esercizio rispetto all’obiettivo.
  • RIR (Reps In Reserve): quante ripetizioni pensavi di poter fare in più prima di fallire. Un RIR di 2-3 indica che hai lavorato con un margine di sicurezza utile per la progressione se vuoi aumentare la resistenza muscolare o di forza nel tempo.
  • Utilizza un registro in cui annotare RPE/RIR per ogni serie. Con il tempo, le variazioni di RPE per lo stesso carico o lo stesso numero di ripetizioni possono indicare affaticamento, miglioramento della tecnica o necessità di recupero.

Monitoraggio delle prestazioni

  • 1RM stimato: eseguire test periodici per stimare il massimale di alcuni esercizi chiave (es. squat, panca, stacco) o utilizzare metodi di stima basati su serie multiple. Aggiornare i 1RM stimati aiuta a ricalibrare i carichi.
  • Progressione di volume: tieni traccia del totale weekly volume e verifica se è aumentato in modo sostenibile nel tempo.
  • Fotografie e circonferenze: foto periodiche e misure di circonferenze muscolari offrono un feedback visivo e numerico sull’IP.

Controllo del tempo e del movimento

  • Tempo di esecuzione: controlla la velocità di discesa e la fase concentrica. Modificare la velocità può variare la tensione muscolare e stimolare diverse fibre.
  • Tecnica: mantieni una tecnica corretta. Il feedback sulla forma (ad esempio, stabilità del core, allineamento articolare) è fondamentale per evitare infortuni e assicurare la efficacia dell’esercizio.
  • Tempo di recupero: sperimenta con recuperi tra le serie per modulare il livello di affaticamento e la quantità di lavoro eseguito.

Recupero e alimentazione

  • Recupero: sonno di qualità, gestione dello stress e recupero attivo (camminate, stretching leggero) influiscono sull’efficacia della sessione successiva.
  • Nutrizione: un apporto proteico adeguato e una nutrizione calorica controllata supportano la sintesi proteica e la ricostruzione muscolare.
  • Monitoraggio del benessere: annota sintomi di sovrallenamento o eccessivo affaticamento e adatta volume o intensità di conseguenza.

Esempi pratici di routine

Esempio A: 4 giorni a settimana (split upper/lower)

  • Giorno 1: Petto e Tricipiti
    • Panca piana con bilanciere: 4x6-8
    • Panca inclinata con manubri: 3x8-10
    • Croci su inclinata: 3x10-12
    • Dip alle parallele: 3x8-10
    • French press: 3x10-12
  • Giorno 2: Gambe
    • Squat: 4x6-8
    • Affondi bulgari: 3x8-10 per gamba
    • Leg curl: 3x10-12
    • Calf raise: 4x12-15
  • Giorno 3: Schiena e Bicipiti
    • Trazioni o Lat pulldown: 4x6-8
    • Rematore con bilanciere: 3x8-10
    • Rematore unilaterale: 3x10-12
    • Curl bilanciere: 3x8-10
    • Curl hammer: 3x10-12
  • Giorno 4: Spalle e Core
    • Military press: 4x6-8
    • Alzate laterali: 3x10-12
    • Alzate frontali: 3x10-12
    • Plank: 3x60 secondi
    • Crunch o subway: 3x15-20

Note: utilizzare RIR 2-3 nelle serie principali; aumentare i carichi progressivamente mantenendo forma corretta. Recupero tra 60-90 secondi tra le serie principali.

Esempio B: Corpo intero 3 giorni

  • Giorno 1
    • Squat o front squat: 3x6-8
    • Panca: 3x6-8
    • Rematore: 3x8-10
    • Stacco rumeno: 3x8-10
    • Lento avanti: 2x10-12
  • Giorno 2
    • Affondi: 3x10 per gamba
    • Panca inclinata: 3x8-10
    • Trazioni o lat pulldown: 3x8-10
    • Curl con manubri: 3x10-12
    • Leg curl: 3x12-15
  • Giorno 3
    • Stacco classico: 3x5-6
    • Dip: 3x8-10
    • Rematore a remo: 3x10-12
    • Calf raise: 4x12-15
    • Addominali: 3x15-20

In entrambi i casi, guida le scelte con feedback: se una serie è eseguita con RPE 9, l’allenamento successivo potrebbe utilizzare un carico simile o una leggera riduzione. Se le ripetizioni non si completano, valuta di ridurre l’intensità o di aumentare il RIR.

Errori comuni e come evitarli

  • Trascurare la tecnica per aumentare i carichi: la tecnica è la base per stimolare le fibre muscolari in modo sicuro ed efficace.
  • Eccessivo volume senza recupero adeguato: rischi di sovraccaricare il sistema, diminuendo la progressione a lungo termine.
  • Non registrare dati: senza un diario non è possibile valutare l’andamento e individuare cosa funziona.
  • Focalizzarsi solo sul peso sulla bilancia: la crescita muscolare può coincidere con cambiamenti di composizione corporea e misure di circonferenza.
  • Ignorare segnali di sovrallenamento: sonno insufficiente, mal di testa costante, stanchezza quotidiana. Adatta immediatamente volumi e intensità.

Strumenti e metodi di supporto

  • Diario di allenamento: annota esercizio, serie, ripetizioni, carico, tempo sotto carico, RPE/RIR.
  • Misurazioni periodiche: misurazioni di circonferenza, foto periodiche, e stime 1RM per monitorare i progressi.
  • App e fogli di calcolo: usa strumenti che consentono di tracciare progressione, volume settimanale e media di RPE.
  • Controllo del recupero: integra strategie di recupero come stretching, foam rolling, sonno di qualità e sonno coadiuvante la sintesi proteica.

Riepilogo e consigli finali

  • La chiave dell’ipertrofia è la progressione controllata e l’uso di feedback concreti per adattare volume, intensità e frequenza.
  • Mantieni un sistema di registrazione semplice ma efficace: annota carico, ripetizioni, RPE/RIR e tempi di recupero.
  • Usa il feedback per applicare l’auto-regolazione: se una sessione è particolarmente pesante, riduci leggermente il carico o il volume in quella settimana; se è facile, incrementa moderatamente.
  • Alterna fasi di maggiore volume a fasi di maggiore intensità. Integra periodizzazioni che includano micro-cicli di 2-4 settimane e, periodicamente, settimane di deload per recuperare.
  • Cura il recupero: sonno di qualità, nutrizione adeguata e gestione dello stress sono parte integrante della crescita muscolare.
  • Considera routine sia 3 che 4 giorni settimanali a seconda della tua disponibilità e del tuo livello di esperienza; l’importante è mantenere coerenza e attenzione al feedback.

Seguendo queste linee guida e mantenendo un registro accurato del feedback, potrai adattare la tua routine di ipertrofia in modo mirato, riducendo plateaux e accelerando la crescita muscolare nel tempo. Se vuoi, posso proporti una planificazione personalizzata in base al tuo livello di esperienza, agli obiettivi specifici e al tempo che hai a disposizione.