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Routine per ipertrofia: deadlift sicuri per massa

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Foto Brett Jordan su Unsplash

Routine per ipertrofia: deadlift sicuri per massa

In questo articolo esploreremo come costruire una routine di ipertrofia efficace includendo il deadlift in modo sicuro e mirato. Il deadlift è uno degli esercizi composti più potenti per stimolare la massa muscolare, ma va eseguito con tecnica accurata, progressione controllata e integrazione con altri movimenti mirati. Scopri come pianificare carichi, volumi e varianti per massimizzare la crescita muscolare riducendo al minimo il rischio di infortuni.

Introduzione

Il principio dell’ipertrofia si basa su una stimolazione adeguata, una progressione costante e un recupero sufficiente. Il deadlift, quando eseguito correttamente, coinvolge globalmente i muscoli della catena posteriore (ergono schiena, glutei, ischiocrurali, lombari) insieme a grip, addominali e stabilizzatori. Per trasformarlo in una componente sicura della tua routine, è fondamentale:

  • apprendere una tecnica solida di hinge (flessione dell’anca) e mantenere la schiena neutra;
  • usare una progressione di carico e volume adeguata al tuo livello;
  • integrare l’esercizio con movimenti accessori per lo sviluppo completo della massa.

In questa guida troverai indicazioni pratiche, esempi di programma e varianti del deadlift adatte all’ipertrofia.

Principi di sicurezza nel deadlift

Tecnica di base

Per eseguire il deadlift in modo sicuro ed efficace, tieni presenti questi principi:

  • posizione dei piedi: circa alla larghezza delle anche, punte leggermente outward; punta del piede in linea con la barra.
  • presa: impugnatura mista o doppia impugnatura prona, giusta per la tua forza di presa; la barra resta vicina alle tibie durante tutta la salita.
  • setup: spalle sopra la barra, scapole disposte, addominali contratti, diaframma stabile; scapole basse e petto alto favoriscono una schiena neutra.
  • traiettoria: la barra resta vicina al corpo lungo tutta la salita, muovendo i fianchi prima e poi estendendo ginocchia e anca in sincronia.
  • postura: mantieni la curva lombare neutra e non “arricciarla” verso l’alto; evita una flessione eccessiva o una curvatura completa.
  • respirazione: genera uno spinta intraaddominale (Valsalva moderato) durante la fase di sollevamento, espira controllatamente nel distacco o nella fase di scarico, a seconda del protocollo.

Riscaldamento e mobilità

Prima di caricare pesi significativi, esegui:

  • riscaldamento articolare mirato per caviglie, anche, bacino e collo vertebrale;
  • movimenti di hip hinge dinamici per attivare i glutei e i femorali;
  • attivazione del core e della schiena alta: band pull-aparts, face pulls, bird-dogs;
  • esercizi leggeri di deadlift con tecnica, come deadlift a vuoto o con bilanciere molto leggero.

Progressione e autoregolazione

  • Inizia con volumi e intensità gestibili, quindi aumenta gradualmente: 1-2 ripetizioni o una leggera escalation di carico ogni settimana, se la tecnica resta impeccabile.
  • Usa una scala RPE o RIR per regolare l’allenamento: ad esempio RPE 7-8 per un lavoro di ipertrofia, dove l’obiettivo è stimolare la crescita senza compromettere la tecnica.
  • Non puntare sempre al massimo; per l’ipertrofia è utile un range medio-alto di ripetizioni (6-12) con 3-5 serie per la main lift, alternando settimane di carico leggero a settimane di carico medio.

Varianti del deadlift per l’ipertrofia

Diversificare il deadlift può ridurre il rischio di overuse, stimolare differenti gruppi muscolari della catena posteriore e favorire lo sviluppo della massa.

Conventional deadlift

  • Focus: catena posteriore, glutei, femorali, lat, distanza tra tronco e gambe.
  • Indicazioni: 4-5 serie da 6-8 ripetizioni, carico al 70-85% 1RM, RPE 7-8.
  • Benefici: grande stimolo globale, migliore transfert verso altri movimenti.

Sumo deadlift

  • Focus: glutei, aduttori, parte interna cosce, meno sollecitazione lombare rispetto al conv, ma richiede tecnica adeguata.
  • Indicazioni: 3-4 serie da 6-8 ripetizioni, carico moderato-alto; attenzione all’apertura delle anche e alla distanza tra piedi.
  • Benefici: variazione di angoli, possibile riduzione dello stress sulla schiena per alcune persone.

Romanian deadlift (RDL)

  • Focus: catena posteriore, ischiocrurali e glutei, con meno spinta sull’estensione completa dell’anca rispetto al deadlift, ottimo per la massa della schiena e la flessibilità lombare.
  • Indicazioni: 3-4 serie da 8-12 ripetizioni, carico moderato; controllo del movimento e tempo di eccentrica.
  • Benefici: eccellente per l’ipertrofia della catena posteriore e per la stabilità del core.

Deadlift con deficit o su blocchi (deficit/block pull)

  • Focus: lavoro sul ROM (range of motion), spesso per migliorare la partenza e la forza di trattenuta.
  • Indicazioni: 3-4 serie da 6-8 ripetizioni, carico simile al conv. o leggermente inferiore.
  • Benefici: aumenta la tensione meccanica su intervalli di ROM differenti, utile per superare plateaus.

Consigli pratici per scegliere la variante

  • Se sei alle prime armi, inizia con il conventional deadlift per apprendere la tecnica di base.
  • Se hai problemi di lombalgia o se la tua mobilità è limitata, inizia con RDL o con sumo per adattarti ai tuoi assetti articolari.
  • Alterna varianti lungo il mesociclo (4-8 settimane) per stimolare i muscoli da angolazioni diverse.

Struttura di una routine di ipertrofia con deadlift

Frequenza, volume e intensità

  • Frequenza di deadlift: 1 volta a settimana è una scelta comune per chi cerca ipertrofia, soprattutto se associata a altri grandi movimenti (squat, bench press). In atleti avanzati, è possibile includere 1 variante aggiuntiva con attenzione al recupero.
  • Volume tipico: 3-5 serie per la main lift, 6-12 ripetizioni, con un carico che permetta di completare le ripetizioni mantenendo la tecnica.
  • Progressione: aumentare gradualmente carico o ripetizioni settimana dopo settimana, mantenendo una tecnica impeccabile.

Esempio di microciclo di 4 settimane (core e varianti)

  • Settimana 1: Conventional deadlift 4x6-8; accessory posteriori catena (3x8-12) come hip hinge, good morning, glute bridge.
  • Settimana 2: Sumo deadlift 4x6-8; esercizi di rinforzo schiena alta (3x8-12) e core (plank 3x60s).
  • Settimana 3: Romanian deadlift 4x8-12; posterior chain focus con leg curl e back extension (3x8-12).
  • Settimana 4: Deload o tecnica leggera: 2-3x5-6 con carico ridotto e attenzione alla forma.

Esempio di allenamento settimanale (layout)

  • Giorno 1: Deadlift principale (conv.) + row o pull-down (3-4x8-12) + accessori gambe leggere (calf, leg curl) + core.
  • Giorno 2: Spinta (bench press o push) + spalle + esercizi accessori per schiena mediana.
  • Giorno 3: Deadlift secondario (RDL o deficit) + hip thrust/glute bridge + esercizi di addominali.
  • Giorno 4: Riposo attivo o lavoro di mobilità.

Note pratiche:

  • Usa una cintura di solito per set pesanti o top-line 1RM, ma non è obbligatoria per tutte le serie; imparare a gestire l’addome è cruciale.
  • Mantieni una buona postura durante tutto l’esercizio e non sacrificare la tecnica per aumentare i carichi.

Accessori utili per supportare l’ipertrofia e la sicurezza

  • Esercizi di rinforzo della catena posteriore: glute bridges, hip thrust, back extensions.
  • Rinforzo schiena alta e scapole: lat pulldown, seated cable rows, face pulls.
  • Rinforzo core: Plank, Pallof press, dead bug, hollow holds.
  • Esercizi complementari per le gambe: front squat, leg press, lunges, leg curls per bilanciare lo sviluppo.

Consigli di integrazione:

  • Non affidarti completamente a strumenti di sostegno per la presa se vuoi migliorare la massa: lavora la presa in modo naturale e integra con grip training; se la presa è un collo di bottiglia, usa cinturini solo quando necessario e pianifica sprint di forza grip in altre sessioni.
  • Bilancia sempre il lavoro di spinta (petto/spalle) con una robusta routine di schiena per mantenere equilibrio muscolare e ridurre l’infortunio.

Nutrizione e recupero

  • Proteine: mira a consumare circa 1,6-2,2 g di proteine per kg di peso corporeo al giorno, distribuendo l’assunzione nel corso della giornata.
  • Surplus calorico moderato: un piccolo avanzo calorico supporta la crescita muscolare senza eccessivo accumulo di grasso corporeo.
  • Recupero: sonno di qualità (7-9 ore) e periodi di riposo adeguato tra le sessioni. L’overtraining può ostacolare la crescita muscolare.
  • Idratazione e gestione dello stress: elementi spesso trascurati ma rilevanti per la performance di sollevamento.

Riepilogo e consigli finali

  • Il deadlift può essere al centro di una routine di ipertrofia, ma deve essere eseguito con tecnica solida e progressione controllata.
  • Integra varianti come conventional, sumo e Romanian deadlift per stimolare la massa in modo completo e ridurre il rischio di infortuni.
  • Struttura una settimana di allenamento che preveda una main lift di deadlift e adeguate sessioni di lavoro accessorio per la catena posteriore e il core.
  • Non trascurare riscaldamento, mobilità, tecnica e recupero: la sicurezza è la chiave per un progresso sostenibile.
  • Integra alimentazione adeguata, proteine sufficienti e sonno di qualità per massimizzare la crescita muscolare.

Seguendo questa guida potrai includere in modo efficace e sicuro il deadlift nella tua routine di ipertrofia, favorendo l’aumento di massa muscolare in modo bilanciato e sostenibile nel tempo. Se vuoi, posso proporti una versione personalizzata della tua settimana di allenamento in base al tuo livello, obiettivi e disponibilità.