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Strategie di allenamento per powerlifting vs raw lifting

two gray dumbbells
Foto Cyril Saulnier su Unsplash

Strategie di allenamento per powerlifting vs raw lifting

In ambito sportivo, powerlifting e raw lifting rappresentano due percorsi paralleli ma distinti per la progressione della forza massima. Il powerlifting tradizionale si concentra sui tre sollevamenti principali (squat, panca piana e stacco da terra) con equipaggiamento che può offrire supporto meccanico. Il raw lifting, invece, privilegia l’allenamento con meno o nessun equipaggiamento e una maggiore enfasi sulla tecnica, la stabilità del core e la capacità di trasferire forza grezza senza ausili esterni. In questo articolo esploreremo differenze, strategie di allenamento e come pianificare programmi efficaci per entrambi i percorsi.

Definizioni e contesto

Powerlifting: cosa significa e come si struttura

Il powerlifting è una disciplina sportiva formalizzata che valuta la forza massima attraverso tre prove: squat, panca piana e stacco da terra. Le gare si basano su due elementi: la somma delle alzate (total), che è la somma del peso massimo sollevato in ciascun movimento, e la conformità tecnica alle regole della federazione di riferimento. Nell’equipaggiamento, molti atleti utilizzano abiti specifici come squat suit e bench shirt, cinture ad alta rigidità e polsini; tali elementi possono aumentare la trasformazione della forza in carico sollevato e migliorare la stabilità. Le categorie di equipment variano a seconda della federazione (equipped, raw, ultra-raw, ecc.), influenzando direttamente la strategia di allenamento.

Raw lifting: definizione e peculiarità

Il raw lifting, spesso chiamato “allenamento raw” o “natural lifting”, mette in primo piano forza, tecnica e controllo motorio senza l’uso di abiti di potenza che forniscano supporto strutturale. In questa modalità si tende ad utilizzare equipaggiamenti minimi: cintura, polsiere, stivali o scarpette da sollevamento e, talvolta, ginocchiere o avvolgimenti leggeri a scopo di protezione. L’attenzione è rivolta al trasferimento della forza generata dal core e dai grandi gruppi muscolari direttamente sulla barra, con una maggiore enfasi su tecnica, mobilità e stabilità delle articolazioni.

Differenze chiave tra i percorsi di allenamento

Obiettivi e carico di lavoro

  • Powerlifting: l’obiettivo è massimizzare la performance sui tre sollevamenti con equipaggiamento a supporto. I programmi di powerlifting tendono a includere volumi notevoli, lavoro di forza massima e picchi specifici per l’attrezzatura. L’adattamento avviene anche tramite l’uso di accessori che permettono di spingere oltre il limite intermedio.
  • Raw lifting: l’obiettivo è costruire forza massima e tecnica senza dipendere dall’effetto di abiti o accessori. Il carico di lavoro può essere leggermente più centrato sulla tecnica e sulla stabilità del core, con maggiore attenzione al controllo del movimento e alla riduzione del rischio di infortuni legati a carichi complessi con equipaggiamento.

Tecnica e gestione della progressione

  • Powerlifting: la tecnica resta fondamentale, ma l’equipaggiamento può modificare dinamiche di leveraggio. La progressione è spesso legata al miglioramento della tecnica di utilizzo dell’equipaggiamento e all’ottimizzazione di punto di blocco e ritorno esplosivo.
  • Raw lifting: la tecnica è centrale poiché non si fa affidamento su aiuti esterni. Dinamiche di allineamento, transizioni tra discesa e salita e controllo del core sono elementi critici per ottenere carichi elevati senza protezioni.

Equipaggiamento e regolamenti

  • Powerlifting: possono essere presenti categorie equipaggiate, con regole chiare su quali indumenti sono ammessi. L’uso di squat suits e bench shirts richiede una tecnica specifica e una gestione accurata del tempo di indossamento prima del tentativo.
  • Raw lifting: si predilige una disciplina con meno particolari abiti. Le regole tendono a favorire una forma di sollevamento più “naturale” e accessori presenti solo per protezione o supporto minimo (cintura, polsiere, ginocchiere).

Sicurezza e recupero

  • Powerlifting: l’uso di equipaggiamento può ridurre alcuni rischi di lesione legati a carichi estremi, ma aggiunge esigenze specifiche di adattamento tecnico agli strumenti. Il recupero può includere gestione di microtraumi legati all’uso di accessori e carichi elevati.
  • Raw lifting: la sicurezza si basa su una tecnica pulita e su una base di mobility e stabilità. Il recupero spesso privilegia recupero tecnico e neuromuscolare, con attenzione al core e alla salute delle spalle e della colonna.

Strategie di allenamento per Powerlifting

Struttura generale del programma

  • Frequenza: tipicamente 3–4 giorni a settimana dedicati ai tre movimenti principali, con sessioni mirate agli accessori. Alcuni atleti adottano una doppia sessione per concentrarsi su tecnica specifica o su volumi degeneranti.
  • Volumi e intensità: spesso si alternano fasi ad alto volume (per accumulare massa e robustezza) a fasi ad alta intensità (per massimizzare la forza massima). L’apice è di solito raggiunto in prossimità della competizione.
  • Periodizzazione: una struttura comune comprende fasi di accumulo (ipertrofia e tecnica di base), fase di intensificazione (carichi pesanti ma non massimi) e fase peak (massimi vicini al record, con deload mirati).

Accessori e tecnica specifica

  • Accessori principali: cinturoni pressanti, elastici o bande per patinare, cinturoni lombari, guanti o loro equivalenti e abiti per l’esecuzione under load quando previsto dalla federazione.
  • Tecnica: pratica intensiva di posizionamenti di squat, allineamento della panca e tecnica di stacco. La tecnica advanced si concentra su transizioni rapide tra le fasi di discesa e salita e sull’uso efficiente della forza della catena cinetica.

Esempio di settimana tipo (Powerlifting)

  • Lunedì: squat heavy + accessori per gambe; panca tecnica leggera
  • Mercoledì: stacco heavy + lavoro di grip; work di accessori per potenza esplosiva
  • Venerdì: tecnica di panca con pesi medi; squat accessorio di rinforzo
  • Weekend: sessioni leggere di mobilità, lavoro sul core e scarico attivo

Strategie di allenamento per Raw lifting

Focus su tecnica, mobilità e forza funzionale

  • Tecnica: maggior tempo dedicato al tempo di contatto con la barra, posizione del corpo, scivolamento e coordinazione tra sforzo fessurato e guida della barra.
  • Mobilità e stabilità: ampia attenzione a caviglie, ginocchia, bacino, spalle e schiena media per facilitare movimenti fluidi senza aiuti esterni.
  • Forza funzionale: lavoro su forza relativa, controllo del core e incremento della stabilità spalle-colonna con esercizi complementari.

Struttura e progressione

  • Volumi: moderati-alti con enfasi sulla tecnica. A differenza del powerlifting equipaggiato, si prediligono progressioni che migliorino la tecnica di base e l’efficienza meccanica.
  • Intensità: avanzare verso carichi massimi ma in contesto tecnico controllato, riducendo al minimo i rischi di infortunio.
  • Accessori: minimo uso di supporti, concentrandosi su cintura, polsiere e protezioni legali; i disturbi al gomito o alle spalle vengono gestiti con dedicato lavoro di mobilità e stabilità.

Esempio di settimana tipo (Raw lifting)

  • Lunedì: stacco tecnico + lavoro di packaging e grip; accessori leggeri
  • Mercoledì: squat tecnico (con pesi moderati) + lavoro per potenza veloce
  • Venerdì: panca tecnica controcarico leggero; core e stabilità
  • Weekend: sessione opzionale di tecnica, mobility e recupero attivo

Pianificazione comparativa: come scegliere tra i percorsi

Scopi dell’atleta

  • Se l’obiettivo è partecipare a gare equipaggiate o massimizzare i limiti con aiuti, il powerlifting equipaggiato può offrire un percorso di crescita differente, con potenziali salti di carico notevoli attraverso l’uso degli accessori.
  • Se l’obiettivo è sviluppare una base di forza molto solida, una tecnica impeccabile e una progressione sostenibile senza dipendenza da equipaggiamenti, il raw lifting è preferibile.

Transizioni tra i due mondi

  • È possibile passare da raw a equipped o viceversa, ma richiede una periodizzazione accurata. L’introduzione di equipaggiamento in un programma raw deve essere gestita con attenzione per non compromettere la tecnica e aumentare il rischio di infortuni.

Errori comuni e come evitarli

  • Eccessiva dipendenza dall’equipaggiamento (powerlifting): cerca di costruire una base di tecnica e forza indipendente dall’attrezzatura.
  • Nicchia di volume senza adeguato recupero: bilancia volume, intensità e deload per evitare sovrallenamento.
  • Trascurare la mobilità: soprattutto in raw lifting, la mobilità articolare è fondamentale per eseguire movimenti puliti e sicuri.
  • Scarsa progressione tecnica: dedicare tempo costante al miglioramento della tecnica è spesso più redditizio di tentare solo carichi maggiori.

Riepilogo

  • Powerlifting e raw lifting offrono due percorsi differenti per sviluppare forza e tecnica sui movimenti di squat, panca e stacco.
  • Il powerlifting utilizza spesso equipaggiamento che cambia la dinamica dei sollevamenti, con una progressione che includa la gestione dell’abbigliamento oltre al carico complessivo.
  • Il raw lifting punta su tecnica, mobilità e forza senza affidarsi a strumenti esterni, privilegiando un modello di progressione che mette al centro la meccanica corporea.
  • Una buona strategia di allenamento prevede una periodizzazione chiara, gestione del volume e dell’intensità, e un adeguato focus su tecnica e recupero.
  • Scegliere tra i due percorsi dipende dagli obiettivi personali, dal contesto competitivo e dalla preferenza per l’uso o meno di equipaggiamento.
  • Un approccio integrato, con esempi di settimane e fasi di allenamento ben strutturate, può aiutare a massimizzare i risultati in entrambi i casi.

Se vuoi, posso proporti due esempi di programmi dettagliati (uno per Powerlifting equipaggiato e uno per Raw lifting) adattati al tuo livello attuale, al tempo disponibile e agli obiettivi competitivi.