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Creatina e glicogeno muscolare: rifornimento

a bottle of creatine next to a spoon on a table
Foto Aleksander Saks su Unsplash

Creatina e glicogeno muscolare: rifornimento

L’allenamento intenso richiede un approvvigionamento continuo di energia. Due pezzi chiave di questo meccanismo sono la creatina, che alimenta il sistema ad alta energia dei muscoli, e il glicogeno muscolare, la principale riserva di glucosio pronta all’uso durante l’esercizio. In questo articolo esploriamo come funzionano insieme la creatina e il glicogeno, come avviene il loro rifornimento e quali strategie pratiche adottare per ottimizzare prestazioni, recupero e adattamenti atletici.

Cos'è la creatina e perché è importante per i muscoli

La creatina è una molecola presente naturalmente nelle cellule muscolari. La sua forma fosforilata, la fosfocreatina (PCr), funge da deposito rapido di energia durante i micro-secondi di attività ad alta intensità. Quando un atleta esegue scatti, sollevamenti pesanti o sprint, l’adenosina trifosfato (ATP) si esaurisce rapidamente. La PCr intervenendo può donare un gruppo fosfato all’ADP per rigenerare ATP, permettendo al muscolo di continuare a contrarsi efficacemente per alcuni secondi supplementari.

Nell’uso comune, la creatina come integratore mira a saturare le riserve muscolari di fosfocreatina, aumentando la capacità di produrre energia rapida e, di conseguenza, migliorando la potenza, la velocità di esecuzione degli sforzi brevi e il volume di allenamento possibile nel tempo. Oltre all’effetto energetico, la creatina può anche favorire la sintesi proteica e l’idratazione cellulare, aspetto che influisce indirettamente sul recupero e sul rendimento.

Come si ottiene e si mantiene una saturazione di creatina

  • Dosaggio tipico: una fase di carico facoltativa di circa 20 g/giorno suddivisi in 4 dosi per 5-7 giorni, seguita da una fase di mantenimento di 3-5 g/giorno. In alternativa, si può iniziare subito con 3-5 g/giorno senza fase di carico.
  • Assorbimento potenziato con carboidrati: consumare creatina insieme a carboidrati può favorire l’ingresso nel muscolo tramite l’insulina.
  • Sicurezza: la creatina è tra gli integratori tra i più studiati; è generalmente sicura per persone sane, purché si mantenga un’adeguata idratazione.

Che cos’è il glicogeno muscolare e come viene consumato durante l’esercizio

Il glicogeno muscolare è una forma complessa di glucosio depositata all’interno delle fibre muscolari. È la riserva di energia preferita durante l’esercizio ad alta intensità, perché può essere rapidamente mobilitata per sostenere la contrazione muscolare. Se l’allenamento è particolarmente intenso o prolungato, il glicogeno si scarica e, se non reintegrato, può diventare un collo di bottiglia per la prestazione e per il recupero.

  • Stimoli di deplezione: sprint, interval training, sollevamenti pesanti e attività ad alta intensità utilizzano rapidamente glicogeno muscolare.
  • Reintegrazione: la capacità del corpo di ricostituire le riserve di glicogeno dipende principalmente dall’assunzione di carboidrati e dal timing post-allenamento, in associazione a una dieta quotidiana adeguata.

Come avviene il rifornimento di glicogeno

Rifornire rapidamente il glicogeno richiede una strategia mirata di assunzione di carboidrati, soprattutto dopo l’allenamento.

  • Ruolo dei carboidrati post-allenamento: immediatamente o nelle ore successive all’esercizio si attiva l’insulinemia che stimola le proteine chiave e l’attività dell’enzima glicogeno sintetasi, accelerando la sintesi di glicogeno.
  • Tipi di carboidrati: carboidrati ad alto indice glicemico (HI GI), come glucosio, maltodestrine e saccarosio, favoriscono una rapida immissione di glucosio nel sangue e una più veloce sintesi di glicogeno. Carboidrati a basso/medio indice glicemico possono essere utili in contesti di due pasti o di recupero prolungato.
  • Tempistica ottimale: la finestra anabolica post-allenamento è spesso considerata nei primi 0-4 ore, con picco di ri-sintesi glicogeno nelle 24 ore seguenti; molti atleti mirano a una somministrazione di carboidrati nei 30-60 minuti post-allenamento, poi a intervalli regolari nelle successive 24 ore.
  • Quantità consigliate: generalmente 1.0-1.5 g/kg di peso corporeo entro le prime due ore e/o up to 0.7-1.0 g/kg ogni 2 ore per le 4-6 ore successive, a seconda della intensità e della dimensione del carico di lavoro. In giornate con due sessioni di allenamento, la quantità può aumentare.

Creatina e glicogeno: quale nesso?

La relazione tra creatina e glicogeno non è di tipo diretto come “creatina aumenta direttamente il glicogeno”, ma di sinergia funzionale per l’allenamento e il recupero.

  • Effetto indireto tramite prestazione: una maggiore capacità di eseguire lavori ad alta intensità grazie al sistema creatinina può aumentare il volume di lavoro complessivo, portando a una maggiore stimolazione della sintesi di glicogeno nel tempo.
  • Effetto sull’idratazione e sul volume cellulare: la creatina favorisce l’ingresso di acqua nelle cellule muscolari. Questo può creare un ambiente cellulare favorevole al metabolismo e alla sintesi di glicogeno, se accompagnato da carboidrati adeguati.
  • Ruolo dei carboidrati: l’accento sull’assunzione di carboidrati post-allenamento rimane cruciale; la presenza di creatina può amplificare i benefici dell’assunzione di carboidrati in termini di resilienza all’esaurimento energetico e di recupero, ma non sostituisce la necessità di carboidrati.

Strategie pratiche di integrazione e alimentazione

Per ottimizzare sia rifornimento di glicogeno sia saturazione di creatina, ecco una guida pratica:

  • Integrazione quotidiana:
    • Creatina: 3-5 g al giorno, preferibilmente vicino a un pasto contenente carboidrati o subito dopo l’allenamento per sfruttare l’aumento dell’insulina.
    • Carboidrati: adeguare l’apporto in base all’intensità e alla durata dell’allenamento. Obiettivo comune: 5-7 g/kg di carboidrati al giorno per atleti di forza o di sprint, fino a 7-10 g/kg in periodi di allenamenti molto intensi.
  • Timing post-allenamento:
    • Combina carboidrati ad alto indice glicemico (0.7-1.0 g/kg) entro 30-60 minuti.
    • Aggiungi una porzione di proteine moderate (0.2-0.4 g/kg) per supportare la sintesi proteica e il recupero muscolare, se lo spazio calorico lo consente.
    • Assumi creatina nello stesso periodo o poco dopo per massimizzare l’assorbimento.
  • Scelta degli alimenti:
    • Carboidrati post-allenamento: patate, riso, pasta, banane, pane integrale, succhi di frutta, maltodestrine, yogurt con miele.
    • Fonti proteiche: pollo, pesce, uova, latticini, legumi per opzioni vegetali.
    • Idratazione: non dimenticare l’acqua; l’acqua è necessaria per l’efficacia di molte reazioni metaboliche e può facilitare la gestione della quota di creatina associata all’acqua intramuscolare.
  • Esempio di piano post-allenamento:
    • Pasto immediato: 1-1,5 g/kg di carboidrati ad alto IG + 0,25-0,5 g/kg di proteine + 3-5 g di creatina.
    • Spuntino nei due ore successive: 0,5-1 g/kg di carboidrati; se si ha un secondo workout, includere ulteriori carboidrati.
    • Idratazione: bere acqua regolare durante e dopo l’allenamento; integrare con una bevanda sportiva se l’esercizio è particolarmente lungo o filtrato.

Fattori che influenzano il rifornimento del glicogeno

Diversi fattori modulano la velocità e la quantità di glicogeno che si può reintegrare:

  • Livello di deplezione: più intenso è l’allenamento, maggiore sarà il bisogno di carboidrati per reintegrare le riserve.
  • Tipo di esercizio: attività ripetitive ad alta intensità deplete uniformemente il glicogeno; l’esercizio prolungato di endurance può comportare deplezioni diverse tra muscoli.
  • Stato nutrizionale: una dieta già ricca di carboidrati faciliterà la ri-sintesi; una dieta a basso contenuto di carboidrati può rallentarla.
  • Allenamento e adattamenti: atleti allenati possono riaccumulare glicogeno più rapidamente rispetto ai principianti, in parte grazie a una migliore sensibilità all’insulina e all’adozione di pattern alimentari.
  • Età e genetica: fattori individuali possono influire sulla velocità di ripristino e sull’efficienza metabolica.

Errori comuni da evitare

  • Dipendere solo da le proteine o da una sola fonte di carboidrati: il glicogeno richiede un apporto di carboidrati adeguato e costante, non solo proteine o grassi.
  • Saltare pasti post-allenamento: neglect della finestra anabolica può ridurre le potenzialità di sintesi di glicogeno.
  • Ignorare l’idratazione: la creatina e il glicogeno non funzionano al massimo senza un’adeguata idratazione.
  • Eccesso di dosi di creatina senza necessità: no alle oscillazioni, manterre la dose consigliata per evitare effetti indesiderati.

Riepilogo

Creatina e glicogeno muscolare sono due elementi chiave per chi pratica sport o attività fisica intensa. La creatina migliora la disponibilità di energia rapida e può sostenere maggior volume di allenamento, mentre il glicogeno è la riserva principale da utilizzare durante sforzi intensi. Il loro rifornimento ottimale si ottiene con una combinazione di:

  • saturazione e mantenimento della creatina (3-5 g/dia, magari vicino a un pasto contenente carboidrati),
  • adeguato apporto di carboidrati post-allenamento (tipicamente 0,7-1,0 g/kg entro 30-60 minuti e ulteriori carboidrati nelle ore successive),
  • integrazione efficace di proteine e una corretta idratazione.

La sinergia tra creatina e carboidrati, se gestita con attenzione, permette non solo una migliore performance nell’allenamento, ma anche un recupero più rapido e una più rapida ricostituzione delle riserve di glicogeno. Adotta un piano personalizzato in base al tipo di sport, all’intensità delle sessioni e alle tue esigenze caloriche, e consulta un professionista della nutrizione sportiva se hai esigenze particolari o condizioni di salute.