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Affondi bulgari: come eseguirli

a close-up of a hand holding a light bulb
Foto Guillermo Latorre su Unsplash

Affondi bulgari: come eseguirli

Gli affondi bulgari, noti anche come Bulgarian Split Squats, sono uno degli esercizi fondamentali per sviluppare quadricipiti, glutei e stabilità dell’arto inferiore. Grazie al lavoro unilaterale, migliorano l’allineamento del bacino, la forza funzionale e la stabilità del core, elementi essenziali sia per sport che per attività quotidiane. In questa guida vedremo come eseguirli correttamente, le varianti utili per progredire, errori comuni da evitare e come inserirli in un programma di allenamento efficace.

Benefici principali degli affondi bulgari

  • Forza unilaterale: permettono di lavorare una gamba alla volta, riducendo i dislivelli di forza tra destra e sinistra.
  • Maggiore attivazione glutei: la posizione con il piede posteriore sollevato stimola intensamente i glutei, soprattutto del lato anteriore.
  • Coinvolgimento del core: per mantenere la stabilità durante la discesa e la risalita, il core lavora in modo isometrico.
  • Miglioramento della mobilità delle anche: l’estensione dell’anca durante l’esecuzione favorisce la mobilità a livello articolare.
  • Applicazione funzionale: movimenti simili si riscontrano in salita di scale, salti controllati e sport di forza lungo l’asse della gamba.

Anatomia coinvolta

  • Quadricipiti (principalmente), glutei e ischiocrurali partecipano attivamente.
  • Core: muscoli addominali e lombari collaborano per mantenere una colonna vertebrale neutra.
  • Muscoli stabilizzatori della caviglia e del bacino concorrono a mantenere l’equilibrio durante l’esercizio.

Attrezzatura necessaria

  • Peso corporeo per iniziare.
  • Panca, box o un rialzo stabile per posizionare il piede posteriore.
  • Manubri o kettlebell per aumentare la resistenza, oppure bilanciere per caricare ulteriormente.
  • Vestiario e scarpe adatte al workout: suola stabile, tallone sollevato quanto basta per una buona stanza di movimento.

Tecnica e forma corretta

Posizione di partenza

  • In piedi a una distanza di circa un’ampiezza di spalle dal supporto.
  • Il piede posteriore va appoggiato sulla superficie elevata (panca, box, asse) con l’alluce ben ancorato.
  • Il peso si distribuisce principalmente sul tallone e sull’arco del piede frontale.
  • Il busto rimane verticale, petto in fuori, sguardo dritto avanti. Mantieni la colonna neutra e il core attivo.

Esecuzione passo-passo

  1. Appoggia il piede anteriore a terra, con il ginocchio allineato sopra la caviglia e non oltre le dita del piede.
  2. Rilascia lentamente il ginocchio posteriore verso il pavimento, scendendo fino a quando la coscia anteriore è parallela al suolo (o meno, a seconda della mobilità). Il tallone dell’anteriore resta appoggiato.
  3. Mantieni l’anca alta e il core serrato per evitare sbilanciamenti del busto.
  4. Spingi con la gamba anteriore per risalire controllando la traiettoria, tornando alla posizione iniziale senza imbambolarsi o usare l’altro ginocchio per spingere.
  5. Completa le ripetizioni desiderate e cambia lato, se lavori bilateralmente o in superset.

Controllo del core e postura

  • Mantieni una leggera retrazione delle scapole, evitare di chiudere le spalle.
  • Il peso non deve gravare sull’arto posteriore in modo eccessivo: evita di sentire un sovraccarico sul ginocchio anteriore.
  • Mantieni una respirazione regolare: inspira durante la discesa, espira durante la risalita.

Varianti e progressioni

Senza carico

Ideale per la tecnica: lavora su controllo del movimento, stabilità e ROM. Obiettivo: buona forma prima di aggiungere resistenza.

Con manubri

  • Impugna un manubrio in ciascuna mano o uno solo a seconda della stabilità.
  • Peso gestibile che permetta di mantenere la tecnica impeccabile.

Con bilanciere

  • Per un maggior carico complessivo, posiziona il bilanciere sulle spalle, come in uno squat frontale o dietro lo specchio delle spalle a seconda della tua mobilità.
  • Attenzione all’equilibrio: controlla che il peso non spinga troppo in avanti.

Front foot elevated (altezza variabile)

  • Aumenta la difficoltà elevando ulteriormente la gamba frontale con un box più alto.
  • Attenzione al ginocchio: non deve superare la punta del piede frontale.
  • Progressione utile per chi ha una buona mobilità e stabilità.

Tempo e pause

  • Tempo 3-0-1-0: tre secondi nella discesa, una pausa di un attimo, una risalita controllata.
  • Tempo alternato: 2-0-2-0 per migliorare la stabilità temporale.

Varianti di carico avanzate

  • Zavorra: cintura con kettlebell o zavorra tra le mani.
  • Superset con stacchi o step-up su panchina per denotare sinergia delle catene posteriori.

Errori comuni e come correggerli

  • Ginocchio che va oltre la punta dei piedi: riduce la stabilità e aumenta lo stress sul ginocchio. Soluzione: riduci l’angolo di discesa finché hai controllo, concentrati sull’allineamento ginocchio-piede.
  • Lombare in forte estensione o iperestensione: rischi di compressione lombare. Soluzione: mantieni la colonna neutra e coinvolgi il core; non spingere i glutei indietro senza controllo.
  • Sbilanciamento del busto in avanti: porta a perdita di equilibrio e carico sull’anca posteriore. Soluzione: tieni lo sguardo avanti e il petto aperto; aumenta la profondità gradualmente.
  • Spinta con la gamba posteriore: non è centrale nell’esecuzione bulgara classica. Soluzione: concentrati sull’estensione dell’anca e sul controllo della gamba anteriore.
  • Rilascio di respiro durante la fase negativa: interrompe l’equilibrio. Soluzione: mantieni una respirazione continua, coordinando inspirazione durante la discesa ed espirazione durante la risalita.

Benefici per sport e bodybuilding

  • Miglioramento della performance in gare di corsa, salto e gae con carichi, grazie alla stabilità della gamba posteriore.
  • Aumento della forza funzionale, utile per eseguire salti, scalate, sprint e movimenti unilaterali tipici di molti sport.
  • Sviluppo muscolare mirato di quadricipiti e glutei, con riflessa influenza sul resto della catena posteriore.

Programmare gli affondi bulgari

Esempio di microciclo settimanale

  • Giorno 1: affondi bulgari (3-4 serie da 6-10 ripetizioni per lato) + hip thrust legato per glutei.
  • Giorno 2: riposo o lavoro di mobilità e resistenza.
  • Giorno 3: affondi bulgari con carico moderato (3-4 serie da 6-8 ripetizioni per lato) + step-up controllati.
  • Giorno 4: riposo o attivazione leggera.
  • Giorno 5: affondi bulgari avanzati (3-4 serie da 6-8 ripetizioni per lato) + lavoro funzionale.

Integrazione con altri esercizi

  • Alterna con squat tradizionali, leg press, e stacchi per bilanciare l’allenamento di quadricipiti e glutei.
  • Includi esercizi di mobilità per fianchi e caviglie per migliorare profondità e stabilità.

Sicurezza e infortuni

  • Riscaldamento specifico: attiva muscoli di gambe, core e caviglie con 5-10 minuti di mobilità e attivazione muscolare.
  • Evita carichi eccessivi se la tecnica non è solida; progredisci gradualmente.
  • Controllo del ginocchio: non permettere che si allontani eccessivamente dall’allineamento con la punta del piede.
  • Scaricare la pressione sulla schiena: se si avverte fastidio lombare, riduci la profondità o l’angolo di discesa e consulta un professionista.

Riepilogo finale

  • Gli affondi bulgari sono un esercizio chiave per lo sviluppo di quadricipiti, glutei e stabilità dell’anca, con forte potenziale di trasferimento funzionale e sportivo.
  • Tecnica essenziale: piede anteriore ben piantato, ginocchio allineato, busto verticale, core impegnato e controllo sia nella fase di discesa sia in quella di risalita.
  • Le varianti (senza carico, con manubri, con bilanciere, front foot elevated, tempi controllati) permettono di modulare l’intensità in base al livello di pratica.
  • Evita gli errori comuni: ginocchia che collassano in avanti, lombalgia, perdita di equilibrio e spinta eccessiva con la gamba posteriore.
  • Inserisci gli affondi bulgari in un programma bilanciato con altri movimenti per gambe e core, e adatta carichi, ROM e velocità in base agli obiettivi e al livello di allenamento.
  • In caso di dubbi o condizioni particolari, consulta un professionista del fitness o un fisioterapista per una programmazione personalizzata.

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