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Routine per ipertrofia: modulare apporto proteico nei giorni di riposo

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Foto Eduardo Cano Photo Co. su Unsplash

Routine per ipertrofia: modulare apporto proteico nei giorni di riposo

L’ipertrofia muscolare dipende da una combinazione di allenamento mirato, riposo adeguato e alimentazione continua nel tempo. Una componente spesso trascurata è come modulare l’apporto proteico nei giorni di riposo. Questi giorni non sono semplicemente “fermi” dal punto di vista dell’allenamento: sono momenti cruciali per la riparazione dei tessuti muscolari, la ricostruzione proteica e la preparazione al prossimo ciclo di carico. In questa guida vedremo come pianificare in modo efficace la quota proteica in quanto a quantità, distribuzione e qualità delle fonti durante i giorni di riposo, senza perdere di vista l’obiettivo di ipertrofia.

Fondamenti: perché le proteine contano anche nei giorni di riposo

L’ipertrofia muscolare è frutto di due processi opposti ma complementari: la sintesi proteica muscolare (MPS) e la degradazione proteica. Per aumentare la massa muscolare è necessario che la MPS superi la degradazione proteica per un periodo abbastanza lungo. L’allenamento stimola la MPS, ma è durante i periodi di riposo che la sintesi proteica resta elevata e permette la crescita muscolare. Se nei giorni di riposo si fornisce un apporto proteico insufficiente, si rischia di limitare la capacità di riparare i danni strutturali e di costruire nuovo tessuto muscolare.

Un altro aspetto chiave è la qualità delle proteine e la presenza di aminoacidi essenziali, in particolare la leucina, che gioca un ruolo centrale nel trigger della MPS. Per massimizzare la risposta anabolica, è utile distribuire l’assunzione proteica in modo regolare nel corso della giornata e puntare a fonti proteiche ad alto valore biologico.

Quantità proteica consigliata nei giorni di riposo

Fabbisogno giornaliero totale

  • Per chi mira all’ipertrofia in contesti di allenamento di resistenza, la raccomandazione comune si aggira tra 1,6 e 2,2 g di proteine per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Nei giorni di riposo, è possibile mantenere una quota proteica simile, con una lieve riduzione solo se l’apporto calorico complessivo è significativamente più basso o se il volume di allenamento è ridotto notevolmente.
  • Esempio pratico: una persona di 75 kg potrebbe mirare a circa 120–165 g di proteine al giorno, tenendo conto di intensità, metabolismo e obiettivi personali.

Distribuzione consigliata nell’arco della giornata

  • Distribuire la quota proteica su 4–6 pasti aiuta a mantenere una MPS elevata durante l’intera giornata. Per i giorni di riposo, una suddivisione comune potrebbe essere:
    • Colazione: 25–35 g proteine
    • Spuntino mattutino: 15–25 g proteine
    • Pranzo: 25–40 g proteine
    • Spuntino pomeridiano: 15–25 g proteine
    • Cena: 25–40 g proteine
  • L’obiettivo è fornire almeno 0,4–0,6 g di proteine per kg di peso corporeo per pasto principale (ad es. 30–40 g per una persona di 75 kg) per stimolare la MPS in modo efficiente, con picchi di leucina di 2–3 g per pasto quando possibile.

Timing proteico nei giorni di riposo

  • Il concetto di una finestra anabolica stretta post-sessione è meno stringente rispetto al passato. Nei giorni di riposo la chiave è la costanza: non è necessario concentrarsi tutto in una finestra immediatamente dopo l’allenamento, ma garantire una presenza proteica costante nelle 24 ore successive.
  • Tuttavia, inserire proteine di alta qualità in ogni pasto e vicino ai periodi di maggiore sensazione di fame può migliorare la sintesi proteica e la sazietà, facilitando l’aderenza al piano.

Qualità delle proteine e fonti consigliate

  • Fonti ad alto valore biologico: carne magra, pesce, uova, latticini (latte, yogurt greco, formaggi), proteine del siero di latte (whey) o caseina.
  • Le proteine di origine animale tendono ad avere un profilo di aminoacidi completo e una leucina adeguata per stimolare la MPS. Le proteine vegetali possono essere efficaci se consumate in combinazioni che forniscono tutti gli aminoacidi essenziali e una quantità sufficiente di leucina.
  • Le proteine ad alto valore biologico favoriscono una risposta anabolica più rapida e robusta rispetto alle proteine a basso valore biologico.

Strategie pratiche per modulare l’apporto proteico nei giorni di riposo

Ripartizione settimanale

  • Mantieni una base proteica costante durante la settimana, con piccole variazioni in base al livello di attività fisica nei giorni di riposo attivo (giorni di stretch, camminata, mobility) vs riposo completo. Nei giorni di riposo attivo si può mantenere la normale quota proteica; nei giorni di riposo totale si può mantenere comunque la stessa dose, evitando grandi tagli.
  • Se si rileva stallo, è utile assicurarsi che almeno una porzione proteica principale contenga 0,4–0,6 g/kg di proteine e una fonte ricca di leucina.

Esempi di piani proteici per diverse condizioni

  • Peso 60 kg: 96–132 g proteine al giorno come fascia consigliata per restare nell’intervallo di ipertrofia.
  • Peso 90 kg: 144–198 g proteine al giorno.
  • Nei giorni di riposo con attività leggera, si può rimanere nell’intervallo inferiore dell’alternativa 1,6–2,0 g/kg/d, mentre in giorni di allenamento intenso si può spingere verso l’estremità superiore.

Esempio pratico: piano proteico per un atleta di 75 kg

Supponiamo di avere un atleta di 75 kg che pratica allenamenti di resistenza 4–5 volte a settimana. Obiettivo: supportare l’ipertrofia mantenendo una riparazione efficace durante i giorni di riposo.

  • Obiettivo proteico giornaliero: 1,8–2,0 g/kg/d → 135–150 g di proteine al giorno.
  • Distribuzione consigliata:
    • Colazione: 30 g proteine (es. yogurt greco 200 g + uova)
    • Spuntino: 15–20 g proteine
    • Pranzo: 30–35 g proteine
    • Spuntino post-pranzo: 15–25 g proteine
    • Cena: 30–40 g proteine
  • Fonti suggerite: petto di pollo o tacchino, pesce (salmone, tonno), uova, latticini magri, proteine in polvere di siero di latte o caseina, legumi integrati in combinazioni per un profilo aminoacidico completo.
  • Considerazioni: mantenere idratazione adeguata e un apporto calorico sufficiente per supportare la crescita muscolare. Nei giorni di riposo, non è necessario tagliare drasticamente le proteine; l’obiettivo è facilitare il recupero e la sintesi proteica continua.

Strategie pratiche per fonti proteiche e scelta alimentare

Fonti proteiche ad alta biodisponibilità

  • Proteine del latte (whey e caseina): ottime per distribuire proteine nel corso della giornata e per la loro velocità di digestione (whey) o lenta (caseina).
  • Uova: fonte completa di aminoacidi essenziali, comode e versatili.
  • Fonti proteiche animali magre: pollo, tacchino, pesce, carne magra.
  • Yogurt greco e formaggi magri: comodi come snack proteici.
  • Proteine vegetali: legumi, quinoa, tempeh e soia; l’importante è combinare fonti per ottenere un profilo aminoacidico completo.

Strategie pratiche per la preparazione e la pianificazione

  • Preparare pasti proteici in anticipo (batch cooking) per evitare lacune proteiche durante i giorni di riposo.
  • Includere proteine in ogni pasto principale per raggiungere la quota proteica giornaliera senza eccedere in calorie vuote.
  • Utilizzare uno shake proteico post-riposo solo se si ha difficoltà a raggiungere l’obiettivo proteico con cibo intero; non è obbligatorio, ma può essere utile in casi di appetito ridotto.

Monitoraggio e aggiustamenti

  • Tenere traccia di proteine, calorie totali e sensazioni di fame/sazietà può aiutare a individuare eventuali necessità di aggiustamento.
  • Monitorare la massa magra nel tempo (calcolo approssimativo tramite bilancio calorico e misurazioni) per capire se la modulazione proteica sta supportando l’ipertrofia.
  • Se si osserva stallo di progresso, rivedere la quota proteica giornaliera, la distribuzione dei pasti e l’apporto calorico complessivo. A volte una lieve risalita della proteina al di sopra dei 2 g/kg/d può essere utile per un breve periodo, sempre in accordo al resto della dieta e alle preferenze personali.

Consigli pratici finali

  • Non temere di mantenere un apporto proteico consistente nei giorni di riposo: è un elemento chiave per la riparazione e la crescita muscolare.
  • Priorità al totale giornaliero e alla distribuzione uniforme. Una o due porzioni proteiche di alto valore biologico in ogni pasto sono spesso una strategia efficace.
  • Mantieni l’allenamento regolare: la stimolazione continua è necessaria per l’ipertrofia.
  • Considera le preferenze personali e la praticità: se una dieta è sostenibile nel lungo periodo, è la scelta migliore.

Riepilogo: modulare l’apporto proteico nei giorni di riposo non significa rallentare la crescita, ma ottimizzare la fase di recupero e la sintesi proteica. Con una quota proteica giornaliera adeguata (in genere 1,6–2,2 g/kg/d, adattata alle esigenze individuali), una distribuzione equilibrata dei pasti e la qualità delle fonti proteiche, è possibile sostenere l’ipertrofia anche nei giorni di riposo, migliorando la risposta all’allenamento e la crescita muscolare nel lungo periodo.