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Routine per ipertrofia: includere stretching per crescita

a yoga mat with two blocks on top of it
Foto Samantha Sheppard su Unsplash

Routine per ipertrofia: includere stretching per crescita

L’ipertrofia muscolare non si costruisce solo con pesi pesanti: la chiave è una routine ben progettata che integri stretching e mobilità per migliorare ROM, tecnica e resistenza. In questo articolo esploriamo come strutturare una routine per l’ipertrofia che includa stretching mirato per favorire la crescita muscolare, ridurre infortuni e ottimizzare i tempi di recupero.

Introduzione all’ipertrofia con stretching

L’ipertrofia richiede una progressione continua: aumento del carico, volume e intensità nel tempo, accompagnati da una gestione adeguata del recupero. Aggiungere stretching mirato ha due ruoli principali:

  • migliorare la gamma di movimento (ROM) durante gli esercizi chiave, consentendo un allungamento controllato delle fibre muscolari e un coinvolgimento completo del muscolo;
  • favorire il recupero, ridurre la tensione muscolare post-allenamento e migliorare la qualità del movimento, con un impatto positivo sulla pratica degli esercizi fondamentali.

Stretching dinamico e statico, se integrati correttamente, possono contribuire a una crescita muscolare più armoniosa e a una maggiore stabilità articolare. In questa guida vedremo come costruire una routine di ipertrofia che includa stretching in modo strategico.

Benefici di una routine di ipertrofia con stretching

  • Aumento della ROM nei principali gruppi muscolari, favorendo un soggetto di allenamento completo.
  • Miglioramento della tecnica negli esercizi multi-articolari, con riduzione del rischio di infortuni.
  • Stimolo della crescita muscolare tramite una migliore attivazione delle fibre e una maggiore efficienza del tempo sotto tensione.
  • Recupero potenziato: stretch post-allenamento può favorire il rilascio di tensioni e ridurre l’indolenzimento muscolare (DOMS).
  • Maggiore consapevolezza corporea e controllo neuromuscolare, utile per eseguire ripetizioni più pulite e sicure.

Come strutturare una routine di ipertrofia

Per ottenere ipertrofia è utile seguire principi comuni come sovraccarico progressivo, volume adeguato e riposo sufficiente. Ecco una guida pratica da usare come base.

Scelta degli esercizi

  • Compounds principali: squat, stacchi da terra, panca piana o inclinata, military press o push press, rematore o trazioni inversa. Questi movimenti favoriscono la maggior parte delle fibre muscolari e stimolano una crescita generale.
  • Esercizi di isolamento: curl con bilanciere o manubri, extension di ginocchio, leg curl, chest fly, lateral raise, calf raise. Servono a lavorare i singoli gruppi muscolari per completare lo stimolo.
  • Distribuzione settimanale: 3-5 giorni di allenamento a settimana sono comuni per l’ipertrofia. Una variante comune è una suddivisione in 4 giorni (petto-tricipiti, dorso-bicipiti, gambe, spalle-core) o 5 giorni con focus alcuni gruppi.

Volume, intensità e frequenza

  • Ripetizioni: obiettivo tipico 6-12 ripetizioni per serie, con occasionali lavori di forza 4-6 ripetizioni e work capacity oltre 12-15 per stimolare fibre diverse.
  • Serie: 3-5 serie per esercizio, a seconda della fase di allenamento e del livello di esperienza.
  • Recupero: tra serie, 60-120 secondi per esercizi composti; 45-90 secondi per esercizi di isolamento.
  • Progressione: aumenta progressivamente il carico di 2-5% ogni settimana o ogni due settimane, oppure aumenta le ripetizioni entro il range target e aggiungi peso quando raggiungi il limite superiore del range.

Esempio di schema settimanale (4 giorni)

  • Giorno 1 – Petto e tricipiti
    • Panca piana con bilancere: 4x6-8
    • Panca inclinata con manubri: 3x8-10
    • Dips: 3x6-10
    • Tricipiti pushdown: 3x10-12
  • Giorno 2 – Dorso e bicipiti
    • Lat machine o pull-up: 4x6-8
    • Rematore con bilancere: 3x8-10
    • Rematore unilaterale: 3x10-12
    • Curl con bilancere: 3x10-12
  • Giorno 3 – Gambe
    • Squat o front squat: 4x6-8
    • Stacchi rumeni: 3x8-10
    • Leg press o hack squat: 3x10-12
    • Calf raise: 4x12-15
  • Giorno 4 – Spalle e core
    • Military press o push press: 4x6-8
    • Alzate laterali: 3x10-12
    • Face pull: 3x12-15
    • Plank: 3x30-60 secondi

Note: l’uso di un giorno di riposo attivo o di due giorni di riposo completo tra le sessioni può aiutare nel recupero. L’obiettivo è mantenere costante l’indicatore di progressione e non affaticarsi eccessivamente.

Stretching e mobilità per la crescita muscolare

Integrare stretching nel programma di ipertrofia non significa sacrificare la progressione di forza. Si tratta di aggiustare l’allenamento per includere due tipologie di stretching: dinamico prima dell’allenamento e statico dopo.

Stretching dinamico prima dell’allenamento

  • Esempi: slavine dinamiche delle gambe, circonduzioni delle spalle, affondi dinamici, leg swings, hip openers.
  • Obiettivo: aumentare la temperatura muscolare, attivare i gruppi di lavoro chiave e preparare le articolazioni a ROM maggiore.
  • Durata: 5-10 minuti, con movimenti controllati, evitando di arrivare all’esaurimento muscolare.

Stretching statico dopo l’allenamento

  • Esempi: allungamenti mirati per quadricipiti, ischiotibiali, adduttori, pettorale, dorsali, spalle.
  • Obiettivo: favorire la flessibilità, ridurre la tensione post-allenamento e migliorare il recupero.
  • Durata: 20-60 secondi per gruppo muscolare, 2-4 movimenti per gruppo.

Stretching e ROM

Un ROM maggiore facilita una contrazione muscolare più completa e una migliore attivazione delle fibre, contribuendo all’ipertrofia. È fondamentale essere progressivi: non forzare mai oltre i limiti attuali e aumentare gradualmente l’allungamento nel tempo.

Stretching specifico per gruppi muscolari e fibre

  • Pettorali: doorway stretch e anterior chest stretch statici dopo l’allenamento.
  • Spalle: doorway stretches, cross-body stretch, e movimenti di scapola per migliorare la stabilità.
  • Quadricipiti e ischiotibiali: foam rolling moderato prima dello stretching, seguito da allungamenti statici di lunghezza adeguata.
  • Addominali e core: stretching di catena anteriore e laterale, mantenendo la spina dorsale in posizione neutra.
  • Latissimi e dorso: allungamenti con l’uso di una barra o una fascia per estendere ROM dorsale.

Integrazione e progresso nel lungo periodo

  • Progresso graduale: quando le ripetizioni richieste rientrano nel range superiore, aggiungi peso o aumenta le serie con moderazione.
  • Recupero: dormire 7-9 ore a notte, alimentazione adeguata e idratazione sono elementi chiave. L’ipertrofia richiede tempo e consistenza.
  • Programmazione del stretching: mantieni un protocollo di stretching statico post-allenamento costante per 6-8 settimane, poi valuta eventuali aggiustamenti in base alla mobilità e al comfort.

Errori comuni da evitare

  • Eccessivo stretching prima dell’allenamento: può ridurre la potenza a breve termine e aumentare il rischio di infortuni.
  • Ignorare la tecnica: ROM elevato non compensa una tecnica povera. Focalizzati su forma corretta prima di aumentare ROM.
  • Stretching passivo non controllato: evita movimenti improvvisi o dolorosi; lo stretching deve essere gestito con controllo.
  • Non monitorare il volume settimanale: l’eccesso di volume può portare a sovrallenamento e riduzione delle performance.

Stile di vita e nutrizione per supportare l’ipertrofia

  • Alimentazione: bilanciare proteine di alta qualità (1,6-2,2 g/kg/giorno) con carboidrati sufficienti per sostenere l’allenamento e la crescita muscolare.
  • Riposo: includi giorni di recupero e periodi di deload ogni 6-8 settimane, se presenti segni di affaticamento.
  • Idratazione e micronutrienti: mantenere una dieta equilibrata che supporti la funzione muscolare, la sintetesi proteica e la salute articolare.

Riepilogo

Una routine per ipertrofia efficace con stretching integra due elementi chiave: un programma di allenamento strutturato con carichi progressivi e un piano di stretching mirato che migliori ROM, tecnica e recupero. L’uso di stretching dinamico prima dell’allenamento prepara i muscoli e le articolazioni, mentre lo stretching statico post-allenamento aiuta a ridurre la tensione muscolare e a favorire il recupero. Scegli esercizi multi-articolari per stimolare la crescita generale e integra esercizi di isolamento per dettagli mirati. Mantieni un equilibrio tra volume, intensità e recupero, e non trascurare l’alimentazione e il sonno. Seguendo questi principi, potrai ottenere una crescita muscolare sostenuta nel tempo, con una maggiore elasticità e una tecnica di esecuzione più pulita.

Pacchetto chiave:

  • ROM ampliata: stretching mirato e progressivo.
  • Tecnica solida: focus su esecuzione controllata e forma corretta.
  • Recupero: integrato nel piano settimanale per favorire la crescita.
  • Progresso misurabile: monitoraggio di carico, ripetizioni e range di movimento.