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Intolleranza al lattosio: guida completa all'intolleranza al lattosio

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Foto Badreddine Farhi su Unsplash

Intolleranza al lattosio: guida completa all'intolleranza al lattosio

L'intolleranza al lattosio è una condizione comune che riguarda la capacità del nostro organismo di digerire il lattosio, lo zucchero presente nel latte e in molti derivati. Non è una malattia grave, ma può influire significativamente sulla qualità della vita se non gestita correttamente. In questa guida esploreremo cosa significa essere intolleranti al lattosio, quali sono i sintomi, come si diagnostica, come si può gestire con una dieta adeguata e quali sono le alternative alimentari disponibili.

Cosa significa intolleranza al lattosio

Cause e meccanismo

L’intolleranza al lattosio nasce quando il corpo produce una quantità insufficiente di lattasi, l’enzima intestinale necessario per scindere il lattosio in glucosio e galattosio, due zuccheri assimilabili dall’organismo. Se la lattasi è carente, il lattosio non viene digerito nell’intestino tenue e passa nell’intestino crasso, dove viene fermentato dai batteri presenti, generando gas, acqua e altri sottoprodotti. Il risultato è una serie di sintomi gastrointestinali.

Tipi di intolleranza al lattosio

  • Primaria (lattasi non persistente): è la forma più comune ed è legata all’età; molte persone hanno una ridotta produzione di lattasi dopo l’infanzia.
  • Secondaria: insorge a seguito di problemi intestinali o danni alla mucosa, ad es. dopo gastroenteriti, malattie infiammatorie intestinali o celiachia.
  • Congenita: rara e presente sin dalla nascita, dovuta a difetti genetici che impediscono la produzione di lattasi.
  • Sviluppo/Transient: può presentarsi temporaneamente in età pediatrica o durante periodi di stress intestinale.

Sintomi

Sintomi digestivi comuni

  • Dolori addominali crampiformi
  • Gonfiore e meteorismo
  • Diarrea o feci molli
  • Flatulenza e rumori addominali
  • Nausea, talvolta con senso di pesantezza

Sintomi non sempre presenti

  • Acetone/punger delle mucose in alcuni casi, soprattutto se l’assunzione di lattosio è elevata
  • Sensazione di stanchezza o irritabilità legata al disagio quotidiano

I sintomi variano in base alla quantità di lattosio ingerita e al grado di carenza di lattasi. Alcune persone con intolleranza lieve possono tollerare piccole quantità di lattosio, altre possono evitare quasi completamente tutte le fonti lattiero-casearie.

Diagnosi

Test del respiro all'idrogeno

Il test del respiro all'idrogeno è uno degli strumenti diagnostici più comuni. Il paziente matura una certa quantità di lattosio per via orale, e poi il respiro viene analizzato per misurare l’idrogeno espirato. Livelli elevati indicano malassorbimento del lattosio.

Test genetici

Esistono test genetici che rilevano varianti del gene LCT associate al non-essingere lattasi (lactase non-persistenza). Questi test mostrano predisposizione all’intolleranza primaria, ma non sostituiscono sempre la valutazione clinica, soprattutto se i sintomi sono variabili.

Test di tolleranza al lattosio e valutazione clinica

In alcuni casi si ricorre a test di tolleranza al lattosio o a una dieta di eliminazione seguita da reintroduzione per osservare la risposta del corpo ai prodotti contenenti lattosio.

Gestione e dieta

Dieta senza lattosio: cosa evitare e cosa preferire

  • Evitare: latte vaccino e derivati non trattati (latte intero, parzialmente scremato, yogurt normale, gelati, creme, formaggi freschi ad alto contenuto di lattosio, burro in quantità moderate può essere tollerato da alcuni).
  • Preferire: lattosio-free o a basso contenuto di lattosio, formaggi stagionati con poco lattosio, yogurt con culture vive che possono digerire parte del lattosio.
  • Alternative vegetali: latte di soia, latte di mandorle, latte di avena, latte di riso o altri latte vegetali fortificati con calcio e vitamina D.

Lattasi ed integratori

  • Integratori di lattasi: possono aiutare a digerire il lattosio presente in alimenti contenenti lattosio. Assumere l’integratore poco prima di consumare un pasto contenente lattosio può permettere di gustare una varietà maggiore di alimenti.
  • Ricorre all'enzima lattasi in compresse o gocce, in base alle indicazioni del prodotto e alle esigenze personali.

Attenzione alle fonti nascoste di lattosio

Il lattosio è presente non solo in latte e formaggi, ma anche in molti alimenti processati e in alcuni medicinali. Controlla etichette per:

  • Prodotti da forno confezionati
  • Preparazioni pronte/ condimenti e salse
  • Dolci, budini e gelati
  • Proteine in polvere, surrogati proteici
  • Farmaci e integratori che possono contenere lattosio come eccipiente

Consigli pratici per la vita quotidiana

  • Leggere sempre le etichette degli alimenti.
  • Sperimentare piccole quantità per capire cosa tollera il proprio corpo.
  • Se viaggi, pianificare pasti e portare snack senza lattosio o con latte vegetale.
  • Parlare con ristoranti e staff di cucina riguardo l’allergia/intolleranza al lattosio e chiedere alternative sicure.

Impatto nutrizionale e salute a lungo termine

Calcio e vitamina D

Escludere o ridurre drasticamente i latticini può aumentare il rischio di deficit di calcio e vitamina D. È importante includere fonti non latticce di calcio (come verza, cavolo riccio, tofu fermentato, sardine, pesce azzurro, uova) e considerare integratori o alimentazione fortificata con calcio e vitamina D, soprattutto in gruppi a rischio come bambini, adolescenti e donne in età fertile.

Nutrienti essenziali alternativi

  • Proteine: legumi, tofu, tempeh, carne e pesce non latticini.
  • Grassi salutari: olio extra vergine di oliva, noci, semi.
  • Fibre: frutta, verdura, cereali integrali, semi.

Vissuto quotidiano e supporto

Chi consultare

  • Medico di base o pediatra per una prima valutazione.
  • Gastroenterologo se i sintomi sono frequenti o persistenti.
  • Dietologo o nutrizionista per una dieta equilibrata senza lattosio e per pianificare alternative nutritionali adeguate.

Differenze tra intolleranza e allergia al latte

  • L’intolleranza al lattosio riguarda la degradazione del lattosio e si manifesta con sintomi gastrointestinali dopo l’assunzione di lattosio.
  • L’allergia al latte è una reazione immunitaria alle proteine del latte (caseine o siero di latte) e può causare sintomi che coinvolgono pelle, respirazione o sistema gastrointestinale, potenzialmente più gravi. Le due condizioni richiedono approcci diagnostici e gestionali differenti.

Viaggiare e socialità

  • Scegli ristoranti con opzioni senza lattosio o che possono offrire alternative vegetali.
  • Porta sempre snack senza lattosio in caso di ritardi o fame improvvisa.
  • Comunicare chiaramente le esigenze alimentari a familiari, amici e collaboratori per evitare incomprensioni.

Ricette e alternative pratiche

Colazione senza lattosio

  • Porridge con latte di avena e frutti di bosco: preparato con latte vegetale fortificato di calcio.
  • Yogurt di soia o di cocco con cereali integrali e frutta.

Pranzo e cena

  • Insalata di ceci, verdure miste e olio extravergine di oliva, accompagnata da pane senza lattosio o fragrante pane integrale.
  • Riso basmati con curry di verdure e latte di cocco.

Spuntini

  • Frutta fresca con una manciata di noci.
  • Hummus con cracker senza lattosio.

Riepilogo

  • L’intolleranza al lattosio è causata da una carenza di lattasi, l’enzima che digerisce il lattosio, e può essere primaria, secondaria, congenita o transitoria.
  • I sintomi principali sono digestivi: dolore addominale, gonfiore, diarrea, gas e nausea, che si manifestano dopo l’assunzione di lattosio.
  • La diagnosi si basa su test del respiro all’idrogeno, test genetici e, in alcuni casi, una valutazione clinica dell’elenco degli alimenti e delle reazioni.
  • La gestione principale è una dieta senza lattosio o a basso contenuto di lattosio, integrata eventualmente con supplementi di lattasi. È fondamentale leggere le etichette e conoscere le fonti nascoste di lattosio nei cibi e nei farmaci.
  • È importante garantire un adeguato apporto di calcio e vitamina D attraverso fonti alternative o alimenti fortificati, per prevenire carenze nutrizionali.
  • Consultare professionisti come medico e nutrizionista aiuta a definire una dieta equilibrata e adatta alle esigenze individuali.
  • Con una pianificazione attenta, è possibile condurre una vita normale, gustare una varietà di pasti deliziosi e mantenere una nutrizione completa senza lattosio.

Se hai sintomi ricorrenti dopo aver consumato lattosio, consulta un professionista sanitario per una diagnosi accurata e per ricevere indicazioni personalizzate.