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Prevenzione delle distorsioni della spalla over 40: guida pratica per proteggere la spalla

Man and woman looking at tablet in gym
Foto Vitaly Gariev su Unsplash

Prevenzione delle distorsioni della spalla over 40: guida pratica per proteggere la spalla

Le distorsioni della spalla rappresentano un infortunio comune, soprattutto quando si supera la soglia dei 40 anni. Con l’età, i tessuti tendinei e legamentosi perdono elasticità e resistenza, e movimenti improvvisi o carichi non adeguati possono provocare stiramenti o lesioni. Non è raro che un dolore iniziale si trasformi in un problema ricorrente se non si interviene con una strategia mirata di prevenzione. In questa guida esploreremo i motivi di maggiore vulnerabilità, i fattori di rischio specifici all’età matura e, soprattutto, una serie di abitudini e programmi di allenamento efficaci per ridurre drasticamente il rischio di distorsioni della spalla. Nota: questo contenuto non sostituisce il parere di un medico o di un fisioterapista. Se avverti dolore persistente, rigidità marcata o perdita di forza, consulta un professionista sanitario.

Perché le distorsioni della spalla sono comuni dopo i 40 anni

La spalla è una articolazione molto mobile ma anche molto complessa, composta da muscoli, tendini, legamenti e articolazioni che lavorano in sinergia. Con l’avanzare dell’età, si verificano modifiche strutturali e funzionali:

  • diminuzione dell’elasticità tendinea e dei tessuti connettivi;
  • usura dei tendini della cuffia dei rotatori (su rotator cuff) e possibile predisposizione all’impingement subacromiale;
  • ridotta propriocezione e mobilità scapolare insufficiente, che altera la meccanica dell’articolazione;
  • eventuali precedenti traumi o distorsioni non completamente recuperati, che aumentano la probabilità di ricadute;
  • postura sedentaria e carichi ripetitivi, soprattutto in lavori al computer o attività che prevedono movimenti alzarli o spingere.

Questi elementi non solo aumentano la probabilità di distorsioni, ma possono anche prolungare i tempi di recupero in caso di trauma. L’obiettivo della prevenzione è intervenire prima che si instaurino squilibri muscolari o microtraumi che compromettono la funzione della spalla.

Fattori di rischio specifici per over 40

Comprendere i fattori di rischio aiuta a costruire una strategia personalizzata. Ecco i principali elementi da considerare.

  • Età e degenerazione tissutale: con il passare degli anni, tendini e legamenti diventano meno elastici e più suscettibili a stiramenti durante movimenti rapidi o sovraccarichi.
  • Precedenti lesioni: una distorsione o lesione della cuffia dei rotatori in passato aumenta la probabilità di recidiva o di nuove distorsioni se la riabilitazione non è completa.
  • Postura e ergonomia: posture scorrette sul posto di lavoro o durante l’attività sportiva possono creare squilibri tra muscoli anteriori e posteriori della spalla.
  • Sovraccarico e movimenti ripetitivi: lavoro manuale pesante, sport che prevedono movimenti overhead o attività che richiedono sollevamenti ripetitivi aumentano il rischio.
  • Debolezza della cuffia dei rotatori e scapolare: muscoli poco forti e coordinati possono non sostenere adeguatamente l’articolazione durante i movimenti complessi.
  • Flessibilità ridotta: muscoli pettorali, dorsali o dei muscoli scapolari troppo tesi limitano la libertà di movimento e favoriscono movimenti compensatori che stressano la spalla.

Strategie di prevenzione: esercizi, postura e stile di vita

Una prevenzione efficace combina attività mirate di rinforzo, mobilità, controllo neuromuscolare e una gestione corretta degli sforzi quotidiani. Di seguito una proposta di programma pratico, pensato per chi ha superato i 40 anni e vuole ridurre il rischio di distorsioni.

Riscaldamento e mobilità

  • Riscaldamento generale: 5-10 minuti di camminata leggera, cyclette o salto con la corda a ritmo moderato.
  • Mobilità articolare: circonduzioni delle spalle (10-15 ripetizioni per direzione), allungamenti dinamici delle braccia, rotazioni scapolari. L’obiettivo è aumentare il ritmo del flusso sanguigno verso la spalla e preparare i tessuti a movimenti controllati.
  • Attivazione riservata ai muscoli della cuffia: movimenti lenti di scapular retraction e depression, per attivare i muscoli situati sul dorso della spalla.

Rinforzo della cuffia dei rotatori e stabilità scapolare

Obiettivo: migliorare la forza e la coordinazione dei muscoli della cuffia dei rotatori e della cintura scapolare, riducendo l’asimmetria e i compensi durante i movimenti.

  • Esterno rotation con banda elastica

    • Posizione di partenza: braccio aderente al corpo, gomito a 90°, banda legata a una porta o supporto a livello toracico.
    • Movimento: ruota l’avambraccio verso l’esterno mantenendo il gomito vicino al corpo.
    • Ripetizioni: 2-3 serie da 10-15 ripetizioni per braccio.
  • Interno rotation con banda elastica

    • Esisti come l’esercizio precedente ma ruotando l’avambraccio verso l’interno, mantenendo il gomito al fianco.
    • Ripetizioni: 2-3 serie da 10-15 ripetizioni.
  • Wall slides (scorrimento su parete)

    • Posizione: vicino a una parete con la mano e l’avambraccio appoggiati e le braccia altezze diverse (scapola e braccio in contatto con la parete).
    • Movimento: scivola le mani lungo la parete in alto, mantenendo i gomiti vicini e senza sollevare le spalle verso le orecchie.
    • Ripetizioni: 2-3 serie da 12-15 ripetizioni.
  • Scapular push-ups

    • Posizione: in quadrupedia o in plank alto, spalle rilassate.
    • Movimento: senza flettere i gomiti, abbassa e solleva solo la parte superiore della scapola (depressione e sua elevazione).
    • Ripetizioni: 2-3 serie da 10-15 ripetizioni.
  • Prone reverse fly o face pull leggero

    • Peso leggero o solo elastico, esegui movimenti di apertura delle braccia verso l’esterno mantenendo la collocazione scapolare corretta.
    • Ripetizioni: 2-3 serie da 12-15 ripetizioni.

Note: esegui gli esercizi con movimenti controllati, senza dolore acuto. Se una determinata angolazione causa fastidio, riduci l’escursione o consulta un fisioterapista per adattare l’esercizio.

Flessibilità e mobilità mirate

  • Stretching pettorale: appoggia l’avambraccio e l’avambraccio contro una porta e fai avanzare progressivamente il busto per allungare la fascia pettorale. Mantieni la posizione 20-30 secondi per lato.
  • Stretching dorsale e della paraspinale: posizioni neutre per la colonna, allunga dolcemente i muscoli tra le scapole.
  • Stretching dei flessori dell’avambraccio e della cuffia: mantieni i capi muscolari flessori in allungamento moderato per migliorare la lunghezza tissutale.

L’obiettivo è migliorare la flessibilità senza forzare i tessuti. Evita stiramenti forzati che provocano dolore.

Postura ed ergonomia

  • Postura al lavoro: sediti con la schiena diritta, spalle rilassate ma non ingobbite, monitor all’altezza degli occhi per evitare inclinazioni eccessive della testa.
  • Spostamenti e carichi: evita movimenti di sollevamento ripetitivi dall’alto e, quando possible, pianifica carichi in modo graduale. Per carichi pesanti, suddividi il lavoro in cicli più brevi con pause.
  • Attività quotidiane: utilizza supporti per la spalla durante attività che impongono sforzo o movimenti overhead. Se svolgi sport con lanci o sollevamenti, prevedi periodi di tecnica e potenziamento specifico.

Progressione e gestione del carico

  • Incrementi graduali: aumenta il volume o l’intensità degli esercizi di circa il 5-10% ogni settimana.
  • Varietà: alterna settimane di rinforzo con settimane di manutenzione per permettere ai tessuti di adattarsi.
  • Riposo: includi giorni di riposo tra le sessioni di allenamento per favorire un recupero adeguato.

Ergonomia e attività quotidiane

L’impegno quotidiano è cruciale, perché molte distorsioni derivano da movimenti ripetitivi o da carichi improvvisi che potrebbero sembrare innocui. Piccole modifiche possono fare una grande differenza:

  • Lavoretti domestici: usa sedie o supporti adeguati per sollevare oggetti pesanti, mantieni le braccia vicine al corpo per minimizzare lo stress sui legamenti.
  • Sport e hobby: se pratichi sport overhead (nuoto, tennis, corsa su pedane, arrampicata), lavora sulla tecnica e sui movimenti di scapola, includendo esercizi mirati di rinforzo e stabilità.
  • Veicoli e tempo libero: quando guidi a lungo, evita posizioni rigide e concediti micro-pause per muovere ooscillare spalle e collo.

Preparazione e riabilitazione in caso di piccolo trauma

Se avverti un lieve trauma o un dolore transitorio:

  • Resto relativo: evita movimenti dolorosi e attività che aggravano il dolore.
  • R inf. ghiaccio: applica ghiaccio avvolto in un asciugamano per 15-20 minuti, due o tre volte al giorno nei primi due giorni.
  • Compressione ed elevazione: se presente gonfiore, usa una fascia elastica moderata e tieni l’arto interessato sollevato.
  • Valuta una visita fisioterapica: un professionista può adattare un programma di riabilitazione personalizzato e correggere eventuali disfunzioni scapolari.

Se il dolore è intenso, se c’è deformità evidente, perdita di forza marcata, intorpidimento o problemi di circolazione, è necessario consultare immediatamente un medico.

Quando consultare un medico

  • Dolore che non migliora dopo due settimane di auto-trattamento, o peggiora nonostante riposo e ghiaccio.
  • Gonfiore persistente, contagioso o che si estende al braccio o al collo.
  • Ridotta forza, instabilità o sensazione di scatto durante i movimenti.
  • Difficoltà a sollevare un braccio oltre una determinata altezza o dolore durante attività quotidiane.

Un professionista può valutare la salute della cuffia dei rotatori, la stabilità della spalla e l’allineamento della scapola, offrendo piani di riabilitazione personalizzati o indicando eventuali esami diagnostici.

Riepilogo

  • Le distorsioni della spalla sono comuni oltre i 40 anni a causa di degenerazione tissutale, scapolo-torsioni non ottimali e sovraccarichi ripetuti.
  • Fattori di rischio includono età, precedenti lesioni, postura sedentaria e carichi eccessivi non adeguatamente gestiti.
  • Una prevenzione efficace comprende riscaldamento mirato, rinforzo della cuffia dei rotatori e stabilità scapolare, mobilità e stretching controllato, buona ergonomia e progressione graduale degli allenamenti.
  • L’attenzione quotidiana all’ergonomia e alle abitudini di movimentazione è fondamentale per ridurre l’esposizione a distorsioni.
  • In caso di trauma, applicare RICE, valutare la necessità di fisioterapia e consultare un medico se i sintomi persistono o peggiorano.

Seguire una routine di prevenzione strutturata, adattata al proprio livello di fitness e alle esigenze quotidiane, può significativamente ridurre il rischio di distorsioni della spalla over 40, migliorando non solo la salute della spalla ma anche la qualità delle attività quotidiane e sportive. Se vuoi, posso proporti una versione personalizzata del programma in base al tuo livello di attività, all’età, al peso e agli infortuni precedenti.