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Nutrizione e salute mestruale nelle donne vegane atlete: guida completa

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Foto Eduardo Cano Photo Co. su Unsplash

Nutrizione e salute mestruale nelle donne vegane atlete: guida completa

L’equilibrio tra allenamento intenso, recupero e una nutrizione adeguata è fondamentale per le donne vegane che praticano sport ad alto livello. La salute mestruale è un indicatore chiave dello stato nutrizionale e dell’energia disponibile: quando l’apporto energetico o i nutrienti chiave sono insufficienti, può emergere un’alterazione del ciclo mestruale, con ripercussioni sulla performance, sulla massa ossea e sulla salute generale. In questa guida esploriamo come una dieta vegana ben pianificata possa sostenere sia la performance atletica sia la salute mestruale, offrendo strategie pratiche, fonti alimentari e integratori utili.

Energia disponibile e salute mestruale

Una delle prime chiavi di lettura è l’energia disponibile, definita come l’energia ingerita meno l’energia spesa durante l’esercizio, espressa in kcal per kg di massa magra. Nei contesti sportivi, un’EA insufficiente può compromettere la funzione riproduttiva, portando a cicli irregolari o amenorrea funzionale. Le atlete vegane non fanno eccezione: è possibile mantenere cicli regolari anche con una dieta basata su alimenti vegetali, purché l’apporto calorico sia sufficiente e i nutrienti critici siano adeguati.

  • Obiettivo di EA consigliato: mantenere valori generalmente superiori a circa 30 kcal/kg di massa magra al giorno, adattando l’allenamento e l’apporto calorico alle fasi del ciclo e alle esigenze di carico di lavoro.
  • Segnali da monitorare: assenza di mestruazioni per più di tre mesi, stanchezza persistente, irritabilità, perdita di massa muscolare o cali di performance non giustificati.

Per una nutrizione efficace, è utile pianificare pasti energetici e mirati intorno agli allenamenti, associando carboidrati complessi, proteine di alta qualità e grassi sani, senza trascurare i micronutrienti chiave.

Ferro e anemia: una priorità per le atlete vegane

Il ferro è un protagonista assoluto per le atlete, poiché sostiene l’ossigenazione muscolare e la performance. Le donne hanno esigenze più elevate rispetto agli uomini a causa della perdita mestruale; le diete vegetariane e vegetariane-vegan possono presentare una maggiore sfida legata all’assorbimento del ferro non-eme presente in molte fonti vegetali.

  • Fonti vegetali di ferro: lenticchie, ceci, fagioli, soia, tofu e tempeh, spinaci cotti, quinoa, semi di sesamo, semi di zucca, amaranto, cereali integrali fortificati.
  • Strategie di assorbimento: consumare cibi ricchi di vitamina C (agrumi, kiwi, peperoni, broccoli, pomodori) nello stesso pasto in cui si assumono fonti di ferro non-eme aumenta notevolmente l’assorbimento.
  • Da evitare vicino ai pasti: tè e caffè possono ridurre l’assorbimento del ferro non-eme se assunti insieme ai pasti principali.
  • Controllo pratico: valutare periodicamente i livelli di ferritina e considerare l’uso di integratori solo se indicato da un professionista sanitario.

Consigli pratici:

  • Unire una porzione di legumi con una insalata di agrumi o peperoni a pranzo.
  • Spuntini ricchi di ferro: hummus con verdure, barrette di cereali fortificate e snack di semi di zucca.
  • Se necessario, valutare un integratore di ferro sotto supervisione medica, preferibilmente in dosi frazionate per aumentare l’assorbimento e ridurre gli effetti collaterali gastrointestinali.

Calcio, vitamina D e salute ossea

La salute ossea è cruciale per atlete donne, specialmente nelle fasi ad alto impatto o cariche di allenamento. Le diete vegane possono offrire un’adeguata densità ossea se includono fonti di calcio e vitamina D, insieme a protezione contro eventuali carenze.

  • Fonti di calcio vegane ad alto assorbimento: latte vegetale fortificato con calcio, tofu preparato con biossido di calcio, mandorle, kale, cavolo riccio, broccoli, sesamo (tasta tahin), fichi secchi.
  • vitamina D: l’esposizione al sole è una fonte primaria; in caso di latitude o stagione fredda insufficiente, integrare con vitamina D2 o D3 proveniente da piante (D3 di origine licheno o alghe è possibile).
  • Assorbimento ottimale: una piccola porzione di grassi salutari migliora l’assorbimento del calcio, quindi includere fonti di grassi sani nei pasti.

Piano pratico: includere almeno due fonti di calcio fortificate al giorno, integrare vitamina D specie in periodi di minor esposizione solare, e combinare alimenti ricchi di calcio con alimenti contenenti vitamine K2 (latto-fermentati o alimenti fortificati) per supportare la salute ossea.

Omega-3, proteine e performance

Gli omega-3, in particolare EPA e DHA, hanno ruoli chiave nell’infiammazione, nel recupero e nella salute cardiometcolare. Le fonti vegetali forniscono principalmente ALA, che può essere convertito in EPA e DHA in quantità limitate. Per le atlete vegane, è utile considerare fonti di ALA e, se necessario, un integratore di DHA/EPA da alghe.

  • Fonti omega-3 vegetali: semi di lino macinati, semi di chia, noci, olio di lino, olio di canapa, olio di alghe (integratore consigliato se necessarie quantità EPA/DHA).
  • Proteine: le proteine vegetali possono supportare la crescita muscolare e la riparazione; obiettivi comuni per atlete includono 1,6-2,2 g/kg/giorno di proteine totali, con una distribuzione equilibrata tra pasti per favorire la sintesi proteica.
  • Leucina: una porzione di proteine ad alto contenuto di leucina (ad es. legumi + cereali integrali) aiuta la sintesi proteica muscolare.

Consigli pratici:

  • Includere due porzioni di fonti di omega-3 (es. insalata di alghe + olio di lino) durante la giornata.
  • Abbinare carboidrati complessi e proteine a ogni pasto per sostenere il recupero.

Vitamine e minerali chiave: B12, iodio, zinco e oltre

Le atlete vegane hanno spesso bisogno di attenzione speciale per alcune vitamine e minerali, poiché alcune fonti animali non sono presenti nelle diete vegetali.

  • Vitamina B12: essenziale per la produzione di globuli rossi e funzione nervosa. Le fonti alimentari vegane sono limitate; si raccomanda un integratore. Dosaggi comuni: 3-5 µg al giorno o 250 µg settimanali, oppure formulazioni specifiche a seconda delle indicazioni del prodotto e dei livelli ematici.
  • Iodio: fondamentale per la funzione tiroidea. L’apporto consigliato è di circa 150 µg/giorno. Fonti vegetali includono iodato in sale iodato e alghe, ma l’apporto da alghe varia; moderazione è importante.
  • Zinco: coinvolto nel metabolismo, nella risposta immunitaria e nel recupero. Fonti: legumi, cereali integrali, semi e noci. L’assorbimento può essere influenzato da fitati; bilanciare con un’alimentazione variata.
  • Vitamina D, B12 e iodio: in caso di carenze o esposizione solare limitata, considerare integratori mirati dopo la valutazione medica.

Suggerimenti pratici sui micronutrienti:

  • Pianificare una settimana con fonti diverse di B12 (integrazione) e rinforzare l’assunzione di iodio tramite sale iodato e alghe con moderazione.
  • Controlli periodici dei livelli di ferritina, B12 e vitamina D con il medico o un nutrizionista sportivo.

Pianificazione alimentare per cicli mestruali e periodizzazione dell'allenamento

Il ciclo mestruale può influenzare di volta in volta energia, umore e performance. Una pianificazione olistica della nutrizione tiene conto delle fasi luteale e follicolare, modulando l’apporto di carboidrati e l’intensità degli allenamenti, per mantenere la performance senza compromettere il benessere mestruale.

  • Fase follicolare: tassi di estrogeni in aumento; l’uso di carboidrati complessi ad alto indice glicemico può supportare allenamenti intensi.
  • Fase luteale: potenziali sintomi premestruali; attenzione a carboidrati moderati, proteine di qualità e idratazione.
  • Recupero e sonno: priorità a un sonno di qualità e a una routine di recupero per sostenere la salute ormonale.

Suggerimenti pratici per la gestione del ciclo:

  • Mantieni una routine alimentare costante, con spuntini proteici a intervalli regolari.
  • Adatta l’intensità degli allenamenti in base al livello di energia percepita e ai sintomi associati al ciclo.
  • Mantieni idratazione adeguata e integratori di elettroliti se necessario durante periodi di allenamento intenso.

Strategie pratiche e integrazione

  • Piani alimentari settimanali: crea menu che includano una varietà di legumi, cereali integrali, verdure a foglia verde, noci e semi, fonti di calcio fortificate, e fonti di vitamina D.
  • Spuntini nutritivi: combo proteine + carboidrati complessi (es. hummus + pane integrale, yogurt di soia fortificato con frutta, smoothie proteico vegano con latte di soia e frutti di bosco).
  • Integrazione mirata: B12, vitamina D, DHA/EPA algale, ferro se necessario, e controllo medico periodico per monitorare eventuali carenze.

Esempio di giornata alimentare per una atleta vegan:

  • Colazione: porridge di avena con latte di soia fortificato, semi di lino, frutti di bosco, una manciata di noci.
  • Spuntino mattina: smoothie di spinaci, banana, proteine vegetali in polvere e latte di mandorla fortificato.
  • Pranzo: bowl di quinoa con ceci, peperoni, pomodori, spinaci, salsa al limone e olio extravergine d’oliva; insalata di agrumi come contorno.
  • Spuntino pomeriggio: hummus con bastoncini di carota e cetriolo.
  • Cena: tofu al forno con broccoli, patate dolci e tahin; insalata mista.
  • Spuntino serale (se necessario): yogurt di soia con semi di chia.

Supplementazione consigliata e quando parlarne con un professionista

  • Vitamina B12: obbligatoria per chi segue una dieta vegana; consultare un nutrizionista o medico per la dose più appropriata.
  • Vitamina D: integrazione può essere utile in caso di scarsa esposizione solare o bassi livelli sierici, soprattutto nelle latitudini più nordiche.
  • DHA/EPA algale: utile per sostenere l’infiammazione e la salute cardiaca; valutare dose consigliata in base a esigenze personali.
  • Ferro: integrazione se la ferritina risulta bassa o se è presente anemia; eseguire test e seguire la posologia indicata da un professionista.
  • Iodio: mantenere un’assunzione adeguata senza eccessi; consultare un medico se si nota tendenza all’ipo- o ipertiroidismo.

Riepilogo finale

  • Una nutrizione vegana ben pianificata può sostenere efficacemente la salute mestruale e la performance atletica delle donne. L’energia disponibile, insieme a un adeguato apporto di ferro, calcio, vitamina D, B12, iodio, zinco e omega-3, è cruciale per cicli mestruali regolari e per la salute delle ossa e del recupero.
  • Controllare regolarmente lo stato nutrizionale (ferro, B12, vitamina D, calcio) e monitorare il ciclo mestruale è fondamentale. In presenza di amenorrea o alterazioni persistenti del ciclo, consultare un medico o un nutrizionista sportivo.
  • Adottare strategie pratiche: pianificazione dei pasti, combinazioni alimentari che migliorano l’assorbimento del ferro, fonti proteiche complete e integrazioni mirate secondo le necessità individuali.
  • Una dieta vegana equilibrata, combinata con una gestione adeguata dell’allenamento e del recupero, può non solo mantenere ma migliorare la salute mestruale e la performance sportiva delle atlete.

Se vuoi, posso adattare l’articolo a un pubblico specifico (ad esempio atlete di endurance, palestra o sport di squadra) o includere un modello di piano settimanale personalizzato in base al tuo sport e al tuo livello di allenamento.