Stronger Daily
Articolo

Mobilità anche per caviglie per squat: come migliorare la dorsiflessione e la profondità dello squat

a row of kettles sitting on top of a shelf
Foto NEXA BLACK su Unsplash

Mobilità anche per caviglie per squat: come migliorare la dorsiflessione e la profondità dello squat

Una buona mobilità delle caviglie è spesso la chiave per eseguire lo squat in modo efficace e sicuro. Molti atleti e appassionati notano che, nonostante l’allenamento di anche, ginocchia e core, la profondità dello squat resta limitata. Questo è spesso legato a una mobilità insufficiente dell’area tibio-talocrurale e della caviglia. In questo articolo esploriamo perché la mobilità delle caviglie è cruciale per lo squat, come migliorarla in modo sicuro e sostenibile, e come inserire questi esercizi in una routine di allenamento settimanale.

Perché la mobilità delle caviglie è cruciale per lo squat

Lo squat è un movimento complesso che coinvolge profondità, stabilità e controllo bio-meccanico. Una caviglia che non riesce a dorsiflettere sufficientemente durante la discesa tende a farpendere altre articolazioni in compensazione: ginocchio che si sposta in avanti troppo, colonna lombare che si piega eccessivamente, o tallone che si solleva da terra. Le conseguenze sono:

  • profondità ridotta: non si raggiunge una posizione completa utile per lo sviluppo della forza;
  • patologie o fastidi: sovraccarico su ginocchia, caviglie e rachide;
  • tecnica meno efficace: perdita di stabilità e capacità di trasferire la forza a terra;
  • limitata progressione: senza mobilità adeguata, aumentare carichi o lavorare con varianti più impegnative diventa rischioso.

La dorsiflessione (movimento della tibia in avanti rispetto al piede) è l’elemento chiave: una caviglia capace di dorsiflettersi di circa 30-40 gradi o più consente una posizione di squat più profonda senza alterare l’allineamento del ginocchio e del bacino. Quindi, dedicare tempo a migliorare la mobilità delle caviglie può tradursi in una tecnica di squat più pulita, maggiore profondità e minor rischio di infortuni.

Anatomia rilevante della caviglia

La caviglia è una complessa articolazione tibioperoneale (tibia e perone) con l’astragalo come osso chiave che permette dorsiflessione (verso la tibia) e plantiflessione (verso il piede). I muscoli principali coinvolti sono:

  • gastrocnemio e soleo (muscoli del polpaccio): influenzano la dorsiflessione; gastrocnemio è meno efficace con ginocchio flesso, soleo lavora di più con ginocchio fleso;
  • muscoli peronei e tibiali anteriori: stabilizzano la caviglia durante i movimenti di inversione/eversione e dorsiflessione;
  • legamenti e tessuti connettivi: forniscono stabilità durante la transizione tra dorsiflessione e plantiflessione.

Quando la mobilità è limitata, la caviglia potrebbe non scorrere adeguatamente, causando una perdita di controllo della caviglia stessa e trasferendo lo stress ad altre strutture. Lavorare sia sulla mobilità dinamica sia su quella statica, oltre al rafforzamento dei muscoli stabilizzatori, è fondamentale per un miglior equilibrio tra flessibilità e stabilità.

Errori comuni legati a mobilità caviglie durante lo squat

  • talloni sollevati: i talloni si alzano dal pavimento durante la discesa, segno di scarsa dorsiflessione o di flessibilità del polpaccio;
  • ginocchia che collassano all’interno (valgus) a scapito della stabilità della caviglia;
  • lombare iperestesa o rigida: compensazioni a livello di schiena invece di usare gradualmente la caviglia;
  • mancanza di progressione: non includere nella routine esercizi specifici di mobilità e di rinforzo dell’area;
  • dolore o sforzo eccessivo durante la dorsiflessione: interrompere se si avverte dolore intenso o scarsa comodità e consultare un professionista.

Esercizi di mobilità per caviglie

Di seguito una sequenza pratica, divisa per tipo di intervento: stretching statico, dorsiflessione con progressione, rinforzo e postura, e infine esercizi specifici per migliorare la tecnica dello squat.

Stretching statico del polpaccio (gastrocnemio e soleo)

  • Gastrocnemio (ginocchio esteso): posizionati di fronte a un muro, piede anteriore a 5-10 cm dal muro, ginocchio della gamba posteriore dritto. Piegati in avanti mantenendo il tallone a terra finché non senti allungamento lungo il polpaccio. Mantieni 30-60 secondi per 2-3 ripetizioni per lato.
  • Soleo (ginocchio flesso): stessa posizione, ma piega leggermente il ginocchio posteriore. Mantieni 30-60 secondi per 2-3 ripetizioni per lato. Note: mantieni l’allineamento del piede rivolto in avanti e il tallone ben appoggiato al pavimento. Evita sovraccaricare la ginocchia o la schiena.

Dorsiflessione: wall drill e progressioni

  • Wall calf stretch (wall dorsiflexion): in piedi a circa 10 cm dal muro, appoggia la punta del piede al muro con tallone a terra. Possa spostare il ginocchio in avanti rispetto alla punta del piede fino a percepire l’allungamento sull’area anteriore della caviglia. Mantieni 15-30 secondi, 2-3 ripetizioni per lato.
  • Knee-to-wall stretch: in piedi, posiziona il piede a circa 10-12 cm dal muro, ginocchio rivolto in avanti. Cerca di toccare il muro con il ginocchio mantenendo il tallone a terra. Se non arriva, avvicina o allontana leggermente il piede, ripeti per 20-30 secondi, 2-3 serie per lato. Progressione: riduci gradualmente lo spazio tra piede e muro o aumenta la durata. Se hai una fascia o una banda di resistenza, incrocia la banda dietro al piede per fornire una leggera trazione assistita durante l’allungamento.

Attivazione, stabilità e controllo (rinforzo della caviglia)

  • Calf raises su gradino: posizione in piedi sul bordo di un gradino, talloni al di sotto del piano, scendi lentamente permettendo al tallone di abbassarsi sotto il livello del gradino, risale fino alla posizione neutra. Esegui 2-3 serie da 12-15 ripetizioni.
  • Calf raises su una superficie morbida o instabile: esegui la stessa sequenza, ma su una piattaforma instabile (puoi utilizzare una tavoletta o tappetino) per stimolare la stabilità.
  • Dorsiflexion con banda elastica: legando una banda elastica dietro di te (fissa a una presa stabile) e mettendo l’altro capo intorno alla parte anteriore della caviglia, spingi in avanti contro la resistenza della banda. Mantieni 2-3 secondi di contrazione, poi rilascia. Ripeti 12-15 volte per lato.

Esercizi specifici per la profondità dello squat

  • Goblet squat con rialzo per talloni: esegui uno squat goblet mantenendo un piccolo rialzo sotto i talloni (2-4 mm all’inizio). Questo permette di lavorare sulla profondità in modo controllato senza forzare eccessivamente la caviglia. Esegui 3 serie da 8-12 ripetizioni.
  • Front squat parziali con progressione: se la tua mobilità non consente un front squat completo, inizia con carichi leggeri e limitata profondità, concentrandoti su una buonissima forma. Aumenta progressivamente profondità e carico nel tempo, sempre monitorando la caviglia.
  • Sdraiato sul fianco con dorsiflessione assistita: a terra, ginocchio piegato, piede flesso verso l’alto, usa una banda o una mano per guidare una lieve dorsiflessione. Mantieni 20-30 secondi per lato, ripeti 2-3 volte.

Routine di mobilità pre-squat (5-10 minuti)

  • 1-2 minuti di rotazioni articolari della caviglia (rotazioni interne/esterne).
  • 1 minuto di dorsiflessione dinamica: ginocchio in avanti verso la punta del piede, senza sollevare il tallone.
  • 2-3 serie di esercizi di stretching e attivazione descritti sopra, completando 5-7 minuti totali di lavoro specifico.
  • Passa all’esecuzione dello squat con attenzione: parti da pesi leggeri o solo peso corporeo e osserva la tua profondità, mantenendo talloni a terra.

Programma settimanale di mobilità caviglie per migliorare lo squat

  • Frequenza: 3-4 sessioni settimanali dedicate alla mobilità, più 2-3 sessioni di squat o varianti di carico (cycle 4-8 settimane) per monitorare i progressi.
  • Struttura tipica:
    • Giorno A: routine di mobilità (stretching statico, dorsiflessioni, rinforzo caviglie) + squat leggero con tecnica fluida.
    • Giorno B: routine di mobilità + squat con progressione (maggiore profondità o carico leggero).
    • Giorno C: lavoro di stabilità e controllo (pianificazione di equilibrio su tavoletta, esercizi unilaterali) + stretching.
  • Progressione: aumentare gradualmente la profondità desiderata durante lo squat, ridurre il rialzo sotto i talloni, e aumentare le ripetizioni o le serie degli esercizi di mobilità.

Strategie di progressione per la mobilità delle caviglie

  • Inizia con piccoli miglioramenti quotidiani e mantieni la costanza: anche 5-10 minuti al giorno possono portare benefici concreti dopo 4-6 settimane.
  • Non forzare: se senti dolore acuto o fastidi durante gli esercizi di dorsiflessione, interrompi e consulta un professionista.
  • Integra rinforzo mirato: più la mobilità è combinata a stabilità e rinforzo dei muscoli intrinseci della caviglia, più la tua caviglia lavorerà efficacemente durante lo squat.
  • Regola la tecnica: una lieve alterazione del stance (mesto leggermente allargato o piede leggermente ruotato) può facilitare la profondità finché la mobilità migliora.

Consigli pratici per ottimizzare i risultati

  • Integra l’attività di mobilità in una routine di riscaldamento prima dell’allenamento di squat o di forza, per preparare la caviglia all’esecuzione.
  • Mantieni una buona postura durante lo squat: bacino neutro, schiena neutra o leggermente arcuata, petto avanti, scapole unite.
  • Usa strumenti di supporto quando necessario: piccoli rialzi sotto i talloni possono essere utili in fase di adattamento, ma l’obiettivo è ridurre gradualmente il rialzo man mano che la mobilità migliora.
  • Assumi una dieta adeguata e idratazione per mantenere i tessuti elastici e favorire il recupero.

FAQ

  • Quanto tempo ci vuole per vedere miglioramenti concreti nella mobilità delle caviglie per squat?
    • Risposta tipica: 4-6 settimane di pratiche costanti, a seconda della tua base di mobilità e del livello di attività.
  • È sicuro fare questi esercizi se ho dolore all’avambraccio o al ginocchio?
    • Se c’è dolore persistente o acuto, interrompi gli esercizi e consulta un professionista sanitario o un fisioterapista. Alcune condizioni richiedono attenzione mirata.
  • Devo utilizzare rialzi per i talloni sempre?
    • Non necessariamente. I rialzi possono essere utili all’inizio per consentire di lavorare sulla tecnica, ma l’obiettivo è ridurli con il tempo e migliorare la mobilità.

Riepilogo

  • La mobilità delle caviglie è fondamentale per migliorare l’esecuzione dello squat, permettendo una dorsiflessione adeguata, una migliore profondità e una maggiore stabilità dell’intera catena posteriore.
  • L’allenamento di mobilità dovrebbe includere stretching statico dei polpacci, lavoro di dorsiflessione della caviglia, rinforzo della caviglia e drill specifici per lo squat.
  • Una routine settimanale ben strutturata, con progressione controllata, permette di ottenere miglioramenti concreti in 4-8 settimane.
  • L’obiettivo finale è una tecnica più efficiente, con meno compensazioni e un maggior trasferimento di forza su terra durante gli stessi carichi.

Se vuoi migliorare davvero la tua performance nello squat, inizia con una piccola routine di mobilità caviglia da 5-7 minuti prima di ogni sessione, aggiungi progressivamente i rinforzi e i drill specifici per la dorsiflessione e la stabilità, e monitora i tuoi progressi nel tempo. Con costanza, noterai una maggiore profondità, controllo e sicurezza nell’esecuzione dello squat, associati a una salute delle caviglie più robusta.