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Creatina e digiuno: come si comporta

a pile of powdered sugar on a white surface
Foto Nik su Unsplash

Creatina e digiuno: come si comporta

La creatina è uno dei supplementi sportivi più studiati e ampliamente utilizzati per migliorare le prestazioni ad alta intensità e aumentare la massa muscolare. Ma cosa succede se si intrecciano due abitudini spesso presenti nel mondo del fitness: l’assunzione di creatina e un regime di digiuno, come quello del digiuno intermittente? In questo articolo esploreremo come si comporta la creatina durante il digiuno, quali meccanismi biologici entrano in gioco e quali strategie pratiche adottare per massimizzare i benefici senza compromettere il digiuno o l’allenamento.

Cos’è la creatina e perché viene usata nello sport

Che cosa è la creatina monoidrata

La creatina è una molecola presente naturalmente nelle cellule muscolari, dove forma parte del sistema di conservazione dell’energia a breve termine, l’adenosina trifosfato (ATP). In condizioni di sforzo esplosivo o ad alta intensità, la creatina si lega al fosfato per rigenerare rapidamente l’ATP, consentendo di allenarsi più a lungo o con maggiore intensità. L’integrazione di creatina monoidrata aumenta le riserve di creatina e fosfo-creatina nei muscoli, con benefici spesso riscontrati in forza, potenza, resistenza anaerobica e, in molti casi, crescita muscolare.

Come funziona nel metabolismo energetico

Quando si eseguono sforzi brevi e intensi, come sprint o sollevamenti pesanti, le riserve di fosfo-creatina si esauriscono rapidamente. La creatina svolge un ruolo chiave nel ripristinare questi depositi, permettendo un ritorno rapido all’esercizio intenso. A livello fisiologico, l’aumento delle riserve di creatina può anche influire positivamente sul volume cellulare e sull’energia disponibile per le fibre muscolari, facilitando adattamenti estetici e prestativi nel tempo.

Che cosa significa digiuno nel contesto sportivo

Tipi di digiuno e importanza nel contesto sportivo

Il digiuno può assumere diverse forme, tra cui:

  • Digiuno intermittente (ad es. 16:8, in cui si digiuna per 16 ore al giorno e si mangia in una finestra di 8 ore).
  • Digiuno prolungato (oltre 12-16 ore, a seconda del protocollo).
  • Digiuno alimentare controllato in-box (periodi di alimentazione ristretti con pasti mirati.

Nel contesto sportivo, il digiuno influisce principalmente sul metabolismo dei carboidrati, sull’uso dei grassi e sulla disponibilità di glicogeno muscolare. Una finestra alimentare limitata può influire sull’apporto proteico e sull’assunzione di carboidrati, elementi chiave per la sintesi proteica, il recupero e la gestione dell’allenamento.

Impatto sul metabolismo e sull’allenamento

  • Glicogeno: durante il digiuno, i depositi di glicogeno tendono a diminuire, soprattutto se l’attività è ad alta intensità. Questo può influire sulle prestazioni durante sessioni di sollevamento pesi o HIIT effettuate a stomaco vuoto.
  • Insulina: il digiuno riduce i picchi insulinici post-prandiali, con potenziali ripercussioni sull’assorbimento di nutrienti. L’insulina gioca un ruolo nella traslocazione di alcuni trasportatori e nella sintesi proteica.
  • Autophagy e metabolismo energetico: il digiuno può modulare processi cellulari come l’autofagia e l’uso di grassi come fonte energetica, con potenziali benefici metabolici a lungo termine, ma cosa significhi per la creatina dipende da come e quando si allena.

Creatina e digiuno: cosa succede

Assorbimento e trasporto della creatina durante il digiuno

L’assorbimento della creatina avviene principalmente nel tratto gastrointestinale e viene trasportata al muscolo tramite la circolazione sanguigna. Il meccanismo di trasporto muscolare della creatina è in parte indipendente dall’insulina, ma l’azione di insulina e il consumo di carboidrati possono aumentare l’effettivo carico intracellulare di creatina in alcune condizioni. Durante un digiuno, i livelli di insulina sono inferiori, quindi l’upregulation della traslocazione di trasportatori o l’uptake creativo potrebbero essere meno marcati rispetto a quando si assume creatina insieme a carboidrati. In pratica: è probabile che la creatina assunta durante il digiuno venga assorbita, ma l’effettiva velocità e l’ottimizzazione dell’ingresso nelle cellule muscolari potrebbero essere leggermente inferiori rispetto a una situazione post-prandiale con carboidrati.

Effetti sull’allenamento in stato di digiuno

  • Prestazioni ad alta intensità: molti atleti riportano guadagni nelle prestazioni ad alta intensità anche quando allenano in stato di digiuno, grazie all’azione della creatina nel fornire fosfo-creatina rapidamente rinnovabile.
  • Recupero e resistenza: se l’allenamento è sostenuto da riserve di energia a breve termine, la creatina può contribuire a migliorare la capacità di eseguire più ripetizioni o più serie durante la sessione successiva.
  • Dipendenza dall’apporto calorico: in digiuni prolungati o molto restrittivi, l’effetto complessivo della creatina può essere modulato dall’ampiezza della finestra alimentare, dalla disponibilità di glicogeno e dall’idratazione.

Idratazione e ritenzione idrica

La creatina tende a richiamare acqua nelle cellule muscolari, il che può tradursi in una lieve diminuzione dello spazio extracellulare e, a volte, in un lieve aumento di peso legato all’acqua intracellulare. In contesti di digiuno, è particolarmente importante mantenere una buona idratazione: l’apporto di liquidi è essenziale non solo per l’efficacia della creatina, ma anche per le prestazioni durante sessioni ad alta intensità.

Consumo di carboidrati e insulina per l’assorbimento

Per massimizzare l’assorbimento della creatina, più studi suggeriscono di associarla a carboidrati o proteine che stimolano l’insulina. Se si pratica digiuno intermittente, una strategia comune è assumere la creatina durante la finestra alimentare, magari vicino a un pasto contenente carboidrati e proteine per favorire l’ingresso nelle cellule muscolari. Se l’allenamento è programmato durante la finestra di digiuno, si può comunque assumere piccole dosi di creatina nel periodo di digiuno, sapendo che l’effetto di insulina inferiore potrebbe ridurre leggermente l’uptake rispetto a una somministrazione post-prandiale.

Come assumere creatina durante periodi di digiuno

Strategie di dosaggio

  • Dose standard quotidiana: 3-5 grammi al giorno, indipendentemente dal fatto che si digiuni o meno.
  • Fase di carico (facoltativa): 20 grammi al giorno, suddivisi in 4 dosi da 5 g, per circa 5-7 giorni, seguito da una dose di mantenimento di 3-5 g/dì. La fase di carico non è obbligatoria e molti atleti preferiscono saltarla per ridurre la possibilità di problemi gastrointestinali.
  • Durante digiuno prolungato: è comune assumere la creatina al mattino o alla finestra di alimentazione, preferibilmente con una piccola quantità di carboidrati se si desidera ottimizzare l’ingresso nelle cellule muscolari. Se si preferisce non interrompere il digiuno, è possibile assumere 3-5 g con una quantità minima di calorie e senza carboidrati, sapendo che l’effetto di uptake potrebbe essere leggermente minore.

Tempistiche ottimali

  • Allenamento al mattino durante il digiuno: si può prendere la creatina prima o subito dopo l’allenamento, con l’intento principale di farla arrivare ai muscoli nel corso della giornata. Se si pratica un digiuno intermittente, la finestra alimentare successiva è utile per massimizzare l’assorbimento tramite insulina.
  • Allenamento nel periodo di alimentazione: prendere creatina insieme a carboidrati e proteine dopo l’allenamento può favorire un uptake più consistente e supportare la sintesi proteica.

Accorgimenti pratici per non compromettere il digiuno

  • Optare per una dose singola al giorno di 3-5 g durante la finestra di digiuno se vuoi minimizzare l’impatto calorico o insulinico, e preferire l’assunzione post-allenamento all’interno della finestra alimentare per massimizzare l’assorbimento.
  • Mantenere un’adeguata idratazione: bere acqua regolarmente durante la giornata è essenziale quando si assume creatina.
  • Monitorare la funzione renale: per chi ha condizioni renali preesistenti, consultare un medico prima di iniziare qualsiasi supplementazione.

Benefici e possibili limitazioni

  • Benefici: miglioramento della capacità di eseguire sforzi ad alta intensità, incremento della forza, potenzialmente maggiore massa magra nel lungo periodo, e supporto al recupero.
  • Limitazioni: l’assorbimento può essere influenzato dal livello di insulina; in digiuno prolungato o in finestre molto ristrette, l’uptake potrebbe essere leggermente meno efficiente rispetto a regimi alimentari normali. L’efficacia rimane comunque presente, specialmente se si coordinano dosi con periodi di assunzione di carboidrati.

Domande frequenti (FAQ)

  • La creatina interrompe il digiuno? In genere no. La creatina è praticamente priva di calorie e non stimola significativamente l’insulina. Può essere assunta durante il digiuno senza interromperlo, anche se l’assorbimento può essere ottimizzato assumendola con carboidrati durante la finestra alimentare.

  • È meglio prendere creatina con carboidrati? Sì, per favorire un maggiore uptake nelle cellule muscolari, l’assunzione di creatina con carboidrati e proteine durante la finestra alimentare è una strategia comune. Se si segue un digiuno stretto, è possibile assumerla senza carboidrati, ma l’efficacia di uptake potrebbe essere leggermente inferiore.

  • Posso prendere creatina se sto allenando a stomaco vuoto? Sì, è possibile, ma l’effettiva velocità di assorbimento e carico intracellulare potrebbe variare a causa di un basso peso insulinemico. Una strategia è posticipare l’assunzione a una finestra alimentare o includere una piccola fonte di carboidrati quando è possibile.

  • Ci sono effetti collaterali? Generalmente la creatina è ben tollerata. Possibili effetti lievi includono disturbi gastrointestinali o crampi se assunta a dosi molto elevate senza sufficiente idratazione. È importante bere adeguatamente.

Riepilogo e take-home

  • La creatina e il digiuno possono convivere, ma l’assorbimento della creatina nelle cellule muscolari è influenzato dall’ammontare di insulina presente. In digiuno, l’insulina è bassa, quindi l’uptake potrebbe essere leggermente meno efficiente, ma la maggior parte dell’assorbimento avviene comunque.
  • Per ottimizzare i benefici, è consigliabile assumere creatina durante la finestra alimentare, magari insieme a carboidrati e proteine per favorire l’uptake, soprattutto se l’allenamento è pianificato dopo il pasto.
  • Se si preferisce allenarsi in stato di digiuno o si vuole minimizzare l’apporto calorico, è possibile assumere una dose di creatina (3-5 g) durante il digiuno, sapendo che l’effetto di uptake può essere leggermente ridotto, ma i benefici sull’allenamento ad alta intensità restano presenti.
  • Mantieni una buona idratazione e segui una dieta equilibrata per supportare i processi di recupero e adattamento muscolare durante periodi di digiuno e assunzione di creatina.
  • Le strategie ottimali dipendono dal tipo di digiuno, dall’orario dell’allenamento e dalle preferenze personali. Sperimenta con cautela, monitora le prestazioni e l’idratazione, e consulta un professionista se hai condizioni mediche o preoccupazioni.

Questo articolo ti ha fornito una panoramica su come si comporta la creatina in relazione al digiuno e quali pratiche adottare per integrare efficacemente entrambi gli aspetti nel tuo programma di allenamento. Se vuoi, posso proporti una tabella di esempio con dosaggi e tempi personalizzati in base al tuo regime di digiuno e al tuo tipo di allenamento.