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Nutrizione e salute mestruale nelle donne vegane atlete: come sostenere performance e benessere

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Foto Eduardo Cano Photo Co. su Unsplash

Nutrizione e salute mestruale nelle donne vegane atlete: come sostenere performance e benessere

L’alimentazione delle atlete vegane, in particolare quella femminile che affronta la salute mestruale, è un tema cruciale per prestazioni, recupero e benessere generale. Una dieta plant-based può offrire numerosi benefici antinfiammatori e di salute, ma richiede attenzione a specifici micronutrienti, all’apporto energetico e alla gestione del ciclo mestruale. In questo articolo esploriamo come ottimizzare nutrizione e salute mestruale nelle donne vegane atlete, con consigli pratici, esempi di alimentazione e spunti per monitorare lo stato di salute.

Capire il legame tra nutrizione, attività fisica e salute mestruale

Il ciclo mestruale è un indicatore importante dello stato di salute generale e di bilancio energetico. Nelle atlete, soprattutto se c’è un basso stato energetico relativo (energy availability, EA), è più probabile incorrere in irregolarità mestruali o amenorrea ipotalamica, una condizione associata a rischi a lungo termine per densità ossea e prestazioni sportive. Una dieta vegana ben pianificata può sostenere EA e salute mestruale, ma richiede attenzione a ferro, proteine, calcio, vitamina B12, vitamina D, iodio, zinco, omega-3 e, naturalmente, sufficiente apporto calorico.

Nutrizione essenziale per atlete vegane

Energia e composizione corporea

  • L’EA è la quantità di energia disponibile per i processi metabolici essenziali dopo la spesa energetica dell’esercizio. Per le atlete donne, livelli insufficienti possono compromettere la funzione ovarica e il ciclo mestruale. Mirare a un’adeguata disponibilità energetica significa garantire pasti regolari, carboidrati a carico dell’allenamento e proteine sufficienti.
  • Strategie pratiche: distribuire carboidrati complessi prima e dopo l’allenamento, includere snack ricchi di carboidrati durante sessioni lunghe, e assicurare un apporto proteico costante nel corso della giornata.

Proteine e recupero muscolare

  • Le proteine vegetali possono sostenere la sintesi proteica muscolare se assunte in quantità adeguate e con combinazioni diverse. Obiettivo tipico per atlete attive: circa 1,6–2,2 g/kg di peso corporeo al giorno, adattando in base al volume di allenamento e agli obiettivi.
  • Fonti pratiche: legumi, tofu, tempeh, tempeh, seitan (glutine se non ci sono controindicazioni), ceci, lenticchie, quinoa, spirulina e proteine vegetali in polvere (peiuttate a base di piselli, riso, canapa).

Ferro: priorità per l’ossigenazione e l’energia

  • Le atlete vegane hanno spesso bisogno di porzioni maggiori di ferro non-eme. Fonti includono: lenticchie, spinaci cotti, ceci, fagioli, tofu, tempeh, quinoa, sesamo, semi di chia, ceci neri, alghe.
  • Migliora l’assorbimento: combinare fonti di ferro con vitamina C (agrumi, pomodori, peperoni, kiwi, broccoli) in uno stesso pasto; evitare grandi quantità di tè o caffè durante i pasti principali se possibile.
  • Monitoraggio: ferritina e sideremia sono indicatori chiave; rivolgiti al medico o a un nutrizionista dello sport per controlli periodici.

Calcio, vitamina D e salute ossea

  • Senza latticini, è fondamentale consumare alimenti fortificati (latte vegetale fortificato, yogurt di soia fortificato), cavolo riccio, rucola, broccoli e alimenti fortificati con calcio. Obiettivo comune: 1000–1200 mg al giorno.
  • Vitamina D: importante per l’assorbimento del calcio e per la salute ossea. Esposizione al sole se possibile, altrimenti integrazione (spesso 800–2000 UI/die, da discutere con un professionista).
  • Osteoporosi e stress sportivo sono rischi reali in atlete, quindi monitorare densità ossea quando indicato.

Iodio e metabolismo tiroideo

  • In una dieta vegan non sempre si raggiungono i fabbisogni di iodio senza sale iodato o alghe. Una quota adeguata di iodio (circa 150 mcg/giorno) è importante per la funzione tiroidea e il metabolismo energetico. Prestare attenzione a non superare le dosi raccomandate con l’uso eccessivo di alghe ricche di iodio.

Zinco e immunità

  • Lo zinco è cruciale per la sintesi proteica, il recupero e la funzione immunitaria. Fonti: legumi, semi, noci, cereali integrali, semi di zucca, ceci, tahina.

Omega-3: EPA e DHA da alghe

  • Le fonti vegetali forniscono principalmente ALA; per supportare infiammazione, mobilità articolare e salute cardiovascolare, è utile assumere DHA/EPA tramite olio di alghe o cibi fortificati. Una dose comune è 150–300 mg/die di DHA/EPA, da discutere con un professionista.

Vitamina B12 e vitamina D

  • B12 è essenziale e non è presente naturalmente nelle fonti vegetali. L’integrazione è quasi sempre necessaria per chi segue una dieta vegana. Verifica i livelli ematici e consulta un medico per la posologia.
  • La vitamina D può essere sintetizzata con l’esposizione al sole, ma molte persone hanno carenze stagionali. Se necessaria, integrare seguendo le indicazioni del medico.

Nutrizione in base al ciclo mestruale: cosa considerare per le atlete vegane

  • Fase follicolare e ovulatoria: generalmente, maggiore capacità di assorbire carboidrati e una buona disponibilità di energia favoriscono le prestazioni a breve termine.
  • Fase luteale: le esigenze di energia e carboidrati possono aumentare e la fame può crescere. Pianificare pasti nutrienti e spuntini sani aiuta a mantenere costante l’energia.
  • Assimilazione degli elementi chiave: la presenza di una dieta equilibrata durante le diverse fasi del ciclo supporta la modulazione ormonale, la gestione dell’umore e la resistenza all’allenamento.

Strategie pratiche: cosa mettere in tavola

Esempio di day plan per una giornata di allenamento intensa

  • Colazione: porridge di avena con latte di soia fortificato, banane, frutti rossi e semi di chia; una tazza di succo di arancia ricco di vitamina C.
  • Spuntino pre-allenamento: banana con burro di arachidi o hummus e cracker integrali.
  • Pranzo post-allenamento: quinoa o riso integrale con ceci o lenticchie, verdure miste, olio d’oliva, limone; insalata con peperoni e pomodori per la vitamina C.
  • Spuntino pomeridiano: yogurt di soia fortificato con mirtilli e noci.
  • Cena: tofu o tempeh saltati con verdure a scelta, ceci o fagioli azuki, e una porzione di cavolo riccio o broccoli per calcio e ferro.
  • Spuntino serale (se necessario): palla energetica a base di datteri, cacao, semi di lino e avena.

Snack intelligenti

  • Frutta secca e frutta fresca, barrette fatte in casa con avena, noci e semi.
  • Hummus con verdure crude o cracker integrali.
  • Batido proteico vegetale con latte fortificato e una porzione di proteine in polvere vegetali.

Integrazione mirata

  • B12: integratore quotidiano o settimanale, a seconda delle dosi consigliate.
  • Vitamina D: integrazione stagionale se i livelli sono bassi o se l’esposizione al sole è limitata.
  • Ferro: integrazione solo se indicata dal professionista, soprattutto in caso di ferritina bassa o anemia.
  • DHA/EPA: olio di alghe come supporto quotidiano se non si consumano regolarmente alimenti ricchi di omega-3.

Monitoraggio e segnali d’allarme

  • Mesculazione: cambiamenti significativi del ciclo, assenza di mestruazioni per più di tre mesi, o sintomi gravi come affaticamento inspiegabile, mal di testa ricorrente o sbalzi d’umore possono richiedere una valutazione medica.
  • Emocromi e minerali: controlli periodici di ferro, ferritina, vitamina B12, vitamina D e calcio sono utili per prevenire carenze che impattano le prestazioni.
  • Densità ossea: soprattutto per atlete a rischio di problemi ossei legati a discrepanze di energia, è consigliabile monitorare la salute ossea in collaborazione con professionisti della salute.

Esempi di piano di lavoro nutrizionale settimanale

  • Includere 3 pasti principali ricchi di carboidrati complessi e proteine vegetali in ogni giornata e 2-3 spuntini bilanciati.
  • Integrare fonti di ferro e vitamina C in ogni pasto principale; alternare fonti di calcio (latte vegetale fortificato, tofu, verdure a foglia verde) per mantenere costante l’apporto.
  • Variare le fonti di proteine vegetali per acquisire aminoacidi essenziali in modo bilanciato.
  • Controllare l’assunzione di iodio con l’uso moderato di alghe e sale iodato.

La consulenza professionale come chiave del successo

  • Un nutrizionista sportivo con esperienza in diete vegetariane/vegane può aiutare a calcolare l’apporto calorico, i bisogni di macro e micro-nutrienti e a impostare un piano di integrazione sicuro e mirato.
  • Per questioni legate al ciclo mestruale e alle disfunzioni, è utile consultare un medico sportivo o un endocrinologo per valutazioni mirate e possibili esami ematici.

Riepilogo

  • Le donne vegane atlete hanno grandi potenzialità, ma devono prestare particolare attenzione all’apporto energetico e ai micro-nutrienti chiave, come ferro, B12, vitamina D, calcio, iodio, zinco e omega-3.
  • Il mantenimento di un adeguato EA è fondamentale per preservare la salute mestruale e le prestazioni sportive.
  • Una dieta vegana ben bilanciata, con fonti proteiche varie e carboidrati complessi, supporta la massa muscolare, il recupero e la gestione del ciclo.
  • Monitoraggio regolare di ferritina, ferro, B12, vitamina D e densità ossea, insieme a controlli medici periodici, aiuta a prevenire carenze e complicazioni.
  • La pianificazione dei pasti in base al ciclo mestruale, l’uso di integrazioni mirate (ovviamente sotto supervisione professionale) e una dieta varia e ricca di nutrienti sono la chiave per una salute mestruale stabile e prestazioni ottimali.

Se vuoi, posso proporti un piano alimentare settimanale personalizzato in base al tuo sport, al tuo livello di attività e ai tuoi gusti, oppure fornire una lista di alimenti specifici per ferro, B12 e DHA/EPA adatti a una dieta vegana.