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Routine per ipertrofia: squat corretti per massa

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Foto Eric Mills su Unsplash

Routine per ipertrofia: squat corretti per massa

Il squat è uno degli esercizi fondamentali per stimolare la massa muscolare in modo efficace. Se eseguito con tecnica corretta, carico adeguato e progressione costante, può favorire uno sviluppo equilibrato di quadricipiti, glutei, muscoli posteriori della coscia e core. In questa guida trovi una panoramica pratica su come eseguire gli squat per massimizzare l’ipertrofia, le varianti utili, la programmazione e i suggerimenti di recupero e alimentazione.

Perché lo squat è così efficace per l’ipertrofia

  • Coinvolge grandi gruppi muscolari contemporaneamente, generando elevato stress meccanico e tempo sotto tensione.
  • Stimola la catena cinetica posteriore (glutei, bicipiti femorali) oltre ai quadricipiti, favorendo uno sviluppo armonico delle cosce.
  • Migliora la stabilità del core e la capacità di trasmettere forza tra parte superiore e inferiore del corpo.
  • Può essere modulato facilmente con diverse varianti e riferimenti di carico, rendendolo adatto a diversi livelli di allenamento.

Tecnica corretta dello squat

Una tecnica solida è la chiave per evitare infortuni e massimizzare l’ipertrofia. Di seguito i passaggi essenziali.

Postura di base e presa

  • Stance: piedi circa alla larghezza delle spalle o leggermente più larghi, punte leggermente all’esterno (circa 15-30 gradi). La distanza può variare a seconda della mobilità dell’anca e della lunghezza delle leve.
  • Barre e appoggio: in back squat la barra può essere posizionata alta (high-bar) o bassa (low-bar). Nella front squat la barra giace sui deltoidi anteriori. Scegli la variante in base alla tua mobilità e ai tuoi obiettivi: back squat per massa generale, front squat per maggiore enfatizzazione dei quadricipiti.
  • Impugnatura e scapole: mantieni scapole retratte e torace aperto. L’uso di una cintura è opzionale ma utile per chi lavora con carichi pesanti e tende a perdite di bracing.

Bracing e respirazione

  • Prima di iniziare la discesa, inspira profondamente riempiendo l’addome e stabilizza la colonna vertebrale (bracing). Trattieni la respirazione (valsalva) durante la parte più pesante del movimento, rilasciando solo alla fine della serie o tra una ripetizione e l’altra per motivi di controllo.
  • Mantieni una colonna neutra: evitare curve troppo marcate o schiena iniper com. Il baricentro deve rimanere sopra i piedi durante l’intera esecuzione.

Discesa e profondità

  • Discesa: spingi i glutei indietro e manda i fianchi indietro come se stessi sedendoti su una sedia invisibile. Le ginocchia devono seguire la linea delle dita dei piedi, evitando rotazioni interne eccessive.
  • Profondità: scendi fino a parallelo o leggermente oltre, a seconda della tua mobilità e del comfort della schiena. Non esagerare se non hai la flessibilità necessaria; lavora progressivamente per aumentare la profondità nel tempo.

Risalita e controllo

  • Spinta: spingi attraverso i talloni e fai emergere i ginocchi, mantenendo le ginocchia aperte nello stesso asse delle dita dei piedi.
  • Controllo: evita di “saltare” la ripetizione o di sollevare la pancia. Mantieni una traiettoria lineare o leggermente inclinata in avanti senza perdere bracing.

Errori comuni da evitare

  • Ginocchia che cadono inside (valgismo): correggi lavorando sull’attivazione dei glutei e sull’allineamento del ginocchio con la punta del piede.
  • Aumento eccessivo della curva lombare: riduci il carico o migliora bracing e profondità.
  • Talloni che si sollevano: lavora sulla mobilità di caviglie e sugli sciolamenti del polpaccio.
  • Sommovimento del peso con le scapole non stabile: mantieni spalle bloccate e core attivo.

Varianti di squat utili per massa

Ogni variante enfatizza gruppi muscolari leggermente diversi. Scegli in base agli obiettivi, alla mobilità e al recovery.

Back squat (alta o bassa barra)

  • Vantaggi: permette di caricare pesi elevati, stimolando grandi quantità di massa muscolare nelle gambe e nel core.
  • Indicazioni: la scelta tra high-bar e low-bar dipende dalla tua mobilità e dalla tua tecnica preferita. In generale, back squat è eccellente per l’ipertrofia se eseguito con bracing e profondità controllata.

Front squat

  • Vantaggi: maggiore enfasi sui quadricipiti, minore compressione sulla colonna rispetto al back squat; richiede buona stabilità del core e mobilità delle anche.
  • Indicazioni: utile per bilanciare lo sviluppo tra quadricipiti e glutei/posteriore.

Goblet squat

  • Vantaggi: ottimo per l’apprendimento, controllo del movimento e attivazione del core; utile anche come warm-up o come movimento accessorio.
  • Indicazioni: utile nei principianti e come esercizio di tecnica prima di passare a squat pesanti.

Varianti assistite o singole (opzionali)

  • Split squat, Bulgarian split squat: per isolare i quadricipiti e migliorare l’equilibrio tra lati.
  • Box squat: aiuta il controllo della profondità e può facilitare una tecnica più sicura a carichi elevati.
  • Tempo di esecuzione: l’utilizzo di una pausa o di un tempo di discesa controllata (esempio 3-0-1-0) aumenta lo stimolo meccanico e la tensione muscolare.

Programmazione orientata all’ipertrofia con lo squat

Per ottenere massa muscolare attraverso lo squat, è utile pianificare volume, intensità e frequenza in modo progressive.

Linee guida generali

  • Rep range: 6-12 ripetizioni per set, con 3-5 serie per esercizio di squat (a seconda del livello e del volume totale della sessione).
  • Intensità: 65-85% di 1RM, con l’obiettivo di completare tutte le ripetizioni mantenendo una buona tecnica.
  • Frequenza: 2-3 sessioni di squat o esercizi che coinvolgono gli stessi gruppi muscolari a settimana.
  • Recupero: 48-72 ore tra le sedute pesanti per lo stesso gruppo muscolare.

Esempio di schema settimanale (4 settimane)

  • Settimana 1: 3 giorni di allenamento, 2 giorni con squat pesante (3x6-8 a 70%), 1 giorno di supporto (accessori).
  • Settimana 2: avanzare il carico leggermente (3x6-8 a 72-75%), + accessori mirati a glutei e femorali.
  • Settimana 3: aumentare volume leggermente (4x6-10 a 70-75%), mantenere la tecnica.
  • Settimana 4: deload o riduzione volume per favorire il recupero e consolidare la tecnica.

Una possibile distribuzione:

  • Giorno A: back squat 4x6-8 @70-75%, Romanian deadlift 3x8-10, leg press 3x10-12, core 3x12-15.
  • Giorno B: front squat 3x6-8 @65-75%, Bulgarian split squat 3x8-10 per gamba, hip thrust 3x8-12, calf raise.
  • Giorno C: squat assist ( goblet o tempo squats) 3x10-12, leg curl 3x10-12, ab wheel o plank.

Note: Adatta i carichi in base al tuo livello. Undershoot o overshoot del volume può compromettere la progressione e aumentare il rischio di infortunio.

Riscaldamento, mobilità e preparazione

  • Routine di 10-15 minuti prima di tutti i lavori pesanti: mobilità delle caviglie, flessione dell’anca e allungamenti dinamici di quadricipiti e glutei.
  • Attivazione muscolare: lento circuito di esercizi di attivazione del core e dei glutei (glute bridge, clamshell, bird-dog).
  • Esegui sempre 1-2 serie di riscaldamento con carico leggero prima di passare ai set principali.

Accessori e lavoro di supporto

Gli squat da soli non bastano: integra una linea di lavoro per migliorare forza e massa complessiva.

  • Romanian deadlift o good mornings: per i posteriori della coscia e la catena posteriore.
  • Leg press: caricamenti diversi e angoli di lavoro complementari.
  • Hip thrust o glute bridge: potenziamento dei glutei, utile per la stabilità dell’anca.
  • Lavoro unilaterale (bulgarian split squat, step-up): migliora l’equilibrio e riduce l’asimmetria.
  • Core: plank, side plank, ab wheel per migliorare la stabilità del tronco durante la discesa e la risalita.

Nutrizione e recupero per l’ipertrofia

  • Proteine: mirare a circa 1.6-2.2 g/kg di peso corporeo al giorno per supportare la sintesi proteica e la crescita muscolare.
  • Calorie: essere in leggero surplus (circa 250-500 kcal al giorno) favorisce l’aumento di massa magra.
  • Carboidrati: forniscono energia per sessioni intense; includi fonti complesse (riso, pasta integrale, cereali) vicino all’allenamento.
  • Riposo: almeno 7-9 ore di sonno per notte; l’ipertrofia avviene soprattutto durante il recupero.
  • Idratazione: bere regolarmente, specialmente nei giorni di allenamento.

Tecniche di progressione

  • Progressione lineare: aumenta gradualmente il peso man mano che le ripetizioni restano stabili e la tecnica resta impeccabile.
  • Aumenti di volume: quando non è possibile aumentare il carico, aggiungi una serie o aumenta le ripetizioni entro il range target, sempre mantenendo la forma corretta.
  • Carico e RIR: valuta il numero di ripetizioni in riserva (RIR). Se puoi fare più di 2-3 ripetizioni oltre l’obiettivo, considera l’aumento di un piccolo carico nella prossima sessione.

Riepilogo

  • Lo squat è fondamentale per l’ipertrofia, ma richiede tecnica rigorosa, bracing adeguato e profondità controllata.
  • Esistono varianti utili: back squat, front squat, goblet squat, e opzioni assistite per bilanciare densità muscolare e tecnica.
  • Una programmazione mirata (6-12 ripetizioni per 3-5 set, 2-3 volte a settimana) con progressione continua favorisce la crescita muscolare.
  • Lavori di supporto mirati (posteriori, core e unilaterali) migliorano la forza generale e la capacità di gestire carichi di squat maggiori.
  • Una buona alimentazione e un adeguato recupero sono essenziali per trasformare lo stimolo dell’allenamento in massa muscolare concreta.

Seguendo questa guida, potrai costruire una routine di ipertrofia efficace centrata sullo squat, migliorando la massa muscolare in modo sicuro e sostenibile. Se vuoi, posso proporti un piano personalizzato in base al tuo livello, equipaggiamento disponibile e obiettivi specifici.