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Rematore con postura scapolare sbagliata: cause, rischi e correzioni per dorsali forti e schiena protetta

an overhead view of a gym with a red carpet
Foto Ambitious Studio* | Rick Barrett su Unsplash

Rematore con postura scapolare sbagliata: cause, rischi e correzioni per dorsali forti e schiena protetta

Introduzione Il rematore è uno degli esercizi fondamentali per lo sviluppo dei dorsali, dei muscoli romboidi e della parte superiore della schiena. Tuttavia, una postura scapolare sbagliata durante l’esecuzione può compromettere l’efficacia dell’allenamento e aumentare significativamente il rischio di infortuni a spalle, collo e colonna lombare. In questo articolo esploreremo cosa significa avere una postura scapolare corretta nel rematore, quali errori comuni si incontrano, quali sono i rischi associati e come correggerli con cue mirati, esercizi di rinforzo e una guida pratica per integrare le correzioni nel tuo programma di allenamento.

Introduzione alla postura scapolare nel rematore

  • Cos’è la scapola e perché la sua posizione conta
  • Come la scapola influenza l’attivazione dei dorsali durante il rematore
  • Le differenze tra scapole retratte/depressate e scapole proiettate/alte

Perché la postura scapolare conta nel rematore La scapola è la base di attacco della muscolatura dorsale. Una scapola stabile e posizionata correttamente permette:

  • una maggiore attivazione dei muscoli dorsali (latissimus dorsi, romboidi, trapezio medio-inferiore),
  • una traiettoria articolare più sicura per spalla e gomito,
  • una riduzione del carico compressivo sulla colonna vertebrale e sui tessuti circostanti. Quando la scapola è mal posta, i muscoli accessori compensano in modo scorretto, con potenziali tensioni al collo, al rachide lombare e altrimenti una minore efficacia del rematore.

Errori comuni nel rematore con scapole sbagliate Di seguito i principali errori di postura scapolare che si osservano spesso durante il rematore, con indicazioni utili per riconoscerli e correggerli.

  • Scapole protrate e alte (spalle non retratte)

    • Segni: le scapole sembrano “perse” in avanti, le spalle si alzano, i gomiti possono aprirsi eccessivamente.
    • Pericoli: ridotta attivazione dei romboidi e del trapezio medio, maggiore stress sull’articolazione della spalla.
  • Colonna dorsale sfalsata (schiena piegata o arrotondata)

    • Segni: busto curvo, visibile ipercifosi toracica; bacino non in linea con la colonna.
    • Pericoli: sollecitazione eccessiva della regione lombare, rischi di mal di schiena, perdita della meccanica di spinta scapolare.
  • Collo e testa non neutri

    • Segni: nuca in trazione, testa spinta in avanti o inclinata eccessivamente.
    • Pericoli: compressione cervicale, ridotta stabilità della testa durante il movimento.
  • Gomiti troppo larghi o troppo stretti rispetto al busto

    • Segni: tempistiche di attivazione muscolare sbilanciate, ridotta stimolazione dorsale.
    • Pericoli: compromissione della dinamica scapolo-omerale e di eventuali voci di dolore.
  • Attivazione scapolare insufficiente (assenza di controllo scapolare)

    • Segni: scapole che si muovono senza controllo durante la trazione.
    • Pericoli: minor efficacia del rematore, rischi di sovraccarico aspecifico su spalla e collo.
  • Eccesso di flessibilità o rigidità del core

    • Segni: assenza di stabilità del tronco e del bacino, movimenti del busto durante la trazione.
    • Pericoli: trasferimento di carico non stabile e compressione della colonna lombare.

Come correggere la postura scapolare durante il rematore Cue utili per ottenere scapole retratte e depresse

  • "Spalle abbassate e lontane dalle orecchie" per evitare elevazione scapolare.
  • "Scapole unite e abbassate" per favorire la retrazione.
  • "Petto aperto, pancia leggermente inserita" per mantenere la colonna neutra.
  • "Gomiti vicini al busto" o leggermente retratti, evitando aperture eccessive delle scapole.
  • "Scapole in adduzione e depressione" durante la fase di trazione.

Esercizi di preparazione e rinforzo scapolare Questi movimenti aiutano a costruire una base stabile per il rematore.

  • Scapular push-ups (piegamenti scapolari)
    • Esecuzione: in posizione di plank, mantieni le braccia tese e “spingi” solo con le scapole allontanandole e poi riavvicinando senza flettere ulteriormente i gomiti.
  • Band pull-aparts
    • Esecuzione: con elastico a livello del petto, porta le mani verso i lati all’altezza delle spalle mantenendo scapole retratte.
  • Face pulls (con cavo o elastico)
    • Esecuzione: tira verso il viso mantenendo i gomiti al livello delle spalle e concentrandoti sull’attivazione dei romboidi e del trapezio medio.
  • Prone Y/T/W
    • Esecuzione: disteso a pancia in giù, solleva braccia in configurazioni a Y, T e W per stimolare dorsali superiori e stabilità scapolare.
  • Wall slides (sliding sulle pareti)
    • Esecuzione: scendi lungo una parete con braccia piegate a 90°, poi scivola lungo la parete mantenendo scapole retratte.

Correzioni specifiche per il rematore

  • Scelta della variante più sicura
    • Iniziare con rematore su panca inclinata o chest-supported row per ridurre la sollecitazione della colonna e concentrarsi sull’attivazione scapolare.
    • Progredire verso rematore con bilanciere o manubri solo dopo aver stabilizzato la scapola.
  • Tecnica passo-passo
    1. Posizione di partenza: piedi alla larghezza delle anche, ginocchia leggermente flesse, busto in leggera inclinazione, bacino neutro.
    2. Posizionamento scapolare: abbassare e retrarre le scapole prima di iniziare la trazione.
    3. Esecuzione: gomiti vicino al busto, retrarre scapole durante la tirata, petto alto e cervicale neutro.
    4. Controllo del movimento: risalita lenta, mantieni la scapola stabile, espirazione durante la trazione finale.
    5. Rilascio: non rilassare completamente la scapola tra una ripetizione e l’altra; mantieni una tensione leggera per proteggere la stabilità.

Progressioni e integrazione nell’allenamento

  • Progresioni progressive
    • Aumenta gradualmente la resistenza o la difficoltà del movimento pur mantenendo la corretta scapolazione.
    • Passa da rematore con panca inclinata a rematore con bilanciere o manubri liberi solo quando la tecnica è 95% corretta.
  • Frequenza e volume consigliati
    • Inserisci esercizi scapolari 2-3 volte a settimana, prima dei rematori principali, come parte di un primer di attivazione.
    • Mantieni un volume moderato: 2-3 serie da 8-12 ripetizioni per gli esercizi scapolari, 3-4 serie da 6-12 ripetizioni per i rematori, a seconda del livello.
  • Integrazione con altri movimenti
    • Bilancia l’allenamento con esercizi di spalle e pettorali per evitare squilibri, ma sempre ponendo la posta sull’equilibrio scapolare.

Esempio di programma settimanale orientato alla postura scapolare

  • Giorno 1: attivazione scapolare + rematore con panca inclinata (3x8-12) + face pulls (3x12) + band pull-aparts (2x20)
  • Giorno 2: riposo attivo o cardio leggero
  • Giorno 3: rematore con manubrio (3x8-12) con focus su scapole retratte, scapular push-ups (3x12), wall slides (2x15)
  • Giorno 4: rinforzo core e stabilità (plank, dead bug) + alzate per spalle leggere
  • Giorno 5: rematore al cavo/lat pulldown mirato a scapole depresse (3x8-12) + prone Y/T/W (3x12)

Riepilogo

  • La postura scapolare è centrale nel rematore: scapole retratte e depresse permettono una migliore attivazione dorsale, riducono il rischio di infortuni a spalla e schiena, e migliorano l’efficacia dell’esercizio.
  • Gli errori principali includono scapole protrate, schiena arrotondata, collo non neutro e gomiti mal gestiti. Questi errori aumentano il carico su strutture sensibili e riducono la stimolazione dei dorsali.
  • Le correzioni passano dai cue pratici (spalle abbassate, scapole unite, gomiti vicini) ai lavori di rinforzo scapolare (scapular push-ups, band pull-aparts, face pulls, Y/T/W) e alla scelta di varianti di rematore che favoriscono una tecnica impeccabile.
  • Un programma mirato di 6-8 settimane, con enfasi su tecnica prima di carico, può portare a miglioramenti significativi in termini di forza dorsale, stabilità della spalla e salute della schiena.

Se vuoi, posso adattare queste indicazioni al tuo livello attuale, proponendoti una routine personalizzata con esercizi specifici, set e ripetizioni basati sul tuo equipaggiamento disponibile e sugli obiettivi di allenamento.