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Routine per ipertrofia: utilizzare feedback di allenamento per crescere

a kettle and two red dumbs on a green field
Foto Renaldo Matamoro su Unsplash

Routine per ipertrofia: utilizzare feedback di allenamento per crescere

L’ipertrofia muscolare non arriva per miracolo: è il risultato di una routine strutturata, costante e guidata da feedback concreti sull’allenamento. Utilizzare feedback di allenamento significa osservare attentamente come reagisce il corpo a carichi, volumi e stimoli, e adattare di conseguenza la programmazione per ottenere crescite muscolari solide nel tempo. In questo articolo esploreremo come costruire una routine di ipertrofia basata sul feedback, con strumenti pratici, esempi concreti e strategie per rendere ogni settimana più efficace.

Fondamenti dell'ipertrofia muscolare

Per crescere, i muscoli hanno bisogno di una stimolazione abbastanza intensa e regolare, associata a recupero adeguato. I principi chiave includono:

  • Sovraccarico progressivo: aumentare gradualmente carico, volume o intensità per stimolare adattamenti.
  • Volume adeguato: spesso indicato in serie e ripetizioni settimanali per gruppo muscolare; per l’ipertrofia, un range comune è di circa 10-20 serie per gruppo muscolare a settimana, con rep in genere tra 6 e 12.
  • Intensità e tempo sotto tensione: intensità moderata con controlli di tempo di eccentrica e concentrazione può aumentare l’efficacia degli stimoli.
  • Recupero: sonno, alimentazione e giorni di rest sono fondamentali per la crescita.

Il feedback diventa la bussola che ti permette di applicare questi principi in modo personalizzato. Non esiste un’unica “ricetta” universale: la chiave è misurare, riflettere e adattare.

Il feedback come leva di progresso

Il feedback di allenamento è l’insieme di informazioni che derivano dall’esecuzione delle prove di carico, dall’andamento delle sedute e dalle sensazioni soggettive. Si divide in diverse dimensioni:

  • Feedback tecnico: come va l’esecuzione di un movimento (forma, postura, controllo del peso).
  • Feedback prestazionale: serie, ripetizioni completate, pesi utilizzati, tempo di recupero tra le serie.
  • Feedback fisiologico e psicologico: livello di fatica, energia, dolori, sonno, stress.
  • Feedback di velocità: velocità di esecuzione della barra o degli attrezzi (se disponibile, es. con misuratori di velocità).

Tipi di feedback utili:

  • RPE/RIR: l’intensità percepita (RPE) e quante ripetizioni potresti ancora fare prima del cedimento (RIR).
  • Velocità di esecuzione: se la velocità cala troppo, potrebbe essere segnale di affaticamento o necessità di autoregolare l’intensità.
  • Progressione delle ripetizioni: riesci a mantenere il numero di ripetizioni prefissato o devi correggere l’obiettivo?

L’uso di feedback non è solo una registrazione: è una pratica di autoregolazione che permette di adattare contesto e carichi in tempo reale, migliorando la risposta anabolica e riducendo il rischio di infortuni.

Struttura di una routine di ipertrofia basata sul feedback

Per costruire una routine efficace, è utile seguire una logica in quattro fasi: definire obiettivi e baseline, progettare volume e intensità, registrare e analizzare feedback, e adattare la programmazione di conseguenza.

Obiettivi e baseline

  • Stabilisci obiettivi concreti (es. aumentare la massa muscolare in determinate aree, migliorare la forza relativa in esercizi chiave).
  • Valuta baseline per i movimenti principali (panca vs. squat, rematore, stacchi) e stima 1RM o rep-max per avere una guida iniziale.
  • Definisci una finestra di allenamento: 4 giorni a settimana è una scelta comune per l’ipertrofia, ma è possibile adattarla a seconda di disponibilità e recupero.

Scelta del programma e volume

  • Struttura tipica: 4 giorni a settimana in split push/pull/legs oppure Upper/Lower, con 3-4 esercizi principali per sessione e 2-3 esercizi di isolamento.
  • Rep ranges consigliati: 6-12 ripetizioni per serie su la maggior parte degli esercizi principali; 10-20 serie settimanali per gruppo muscolare (da modulare in base al livello e al recupero).
  • Progressione: prendi come punto di partenza una fascia di carico adeguata al tuo RPE target. L’aumento del carico o delle ripetizioni va fatto gradualmente, ma sii pronto a regolare in base al feedback.

Registrazione del feedback

  • Usa un diario di allenamento o un’app: per ogni esercizio registra data, nome esercizio, carico, serie x ripetizioni, RPE, tempo di recupero, note sull’esecuzione.
  • Annota aussi note soggettive: sonno, energia, stress, eventuali dolori o fastidi.
  • Mantieni una metrica chiara: se possibile, registra anche la velocità della barra (velocity-based training) o valutazioni di tempo sotto tensione.

Metodo passo-passo: come implementare

  1. Valutazione iniziale
  • Fai una rilevazione di baseline: ripetizioni massime su movimenti chiave, misurazioni di comfort sui movimenti, e una breve valutazione del volume possibile senza compromettere la tecnica.
  • Stabilisci obiettivi realistici e un piano di 4 settimane con una leggera progressione.
  1. Impostazione del programma
  • Progetta una microciclo settimanale che preveda stimoli nelle aree chiave: pettorali/spalle/tricipi, dorso/bicipiti, cosce/glutei, polpacci e tronco.
  • Imposta un target di Ripetizioni per set e un range di RPE da raggiungere, includendo periodi di auto-regolazione.
  1. Registrazione quotidiana del feedback
  • Alla fine di ogni set, annota reps realizzate, carico, RPE e osservazioni tecniche.
  • Dopo ogni sessione, valuta come ti sei sentito: livello di energia, recupero, dolori o fastidi.
  1. Gestione delle variazioni
  • Se l’RPE medio di una sessione è superiore al target per due settimane di fila, riduci volume o carico a quella sessione/alla settimana successiva.
  • Se la velocità di esecuzione è costantemente alta e l’RPE rimane basso, puoi aumentare leggermente il carico o il volume.
  • Prevedi una settimana di deload ogni 4-6 settimane per permettere al corpo di assorbire gli stimoli.

Tecniche avanzate di autoregolazione

RIR e RPE

  • RIR (repetitions in reserve) indica quante ripetizioni potresti ancora eseguire al fallo. Per l’ipertrofia, puoi puntare a RIR tra 1 e 3 nelle serie principali, mantenendo RPE tra 7 e 9.
  • RPE ti aiuta ad essere flessibile: se una seduta è particolarmente rigida, è lecito utilizzare un RPE leggermente più basso e compensare aumentando il volume in altre sessioni.

Velocità di esecuzione (VBT)

  • La velocità di esecuzione o bar speed fornisce un feedback oggettivo sulla densità di stimolo. Se la velocità scende troppo prima di esaurire le ripetizioni, è un segnale di affaticamento crescente e di possibile necessità di ritoccare volume o carico.
  • L’uso di sensori o app di VBT è opzionale ma utile per migliorare l’accuratezza del feedback.

Esempio di programma di 4 settimane

Nota: questo è un modello di base che mette al centro la variabilità e l’auto-regolazione. Adatta i movimenti e i volumi in base alle tue esigenze e al feedback.

  • Settimane 1-2: 4 giorni a settimana (Push, Pull, Legs, Upper/Lower leggero)
    • Esempi di movimenti principali: panca piana 3-4x6-10, squat 3-4x6-10, rematore 3-4x6-10, military press 3x8-12, hip thrust 3-4x8-12, lat pulldown 3x8-12
    • Accessori: 2-3 esercizi di isolamento per ciascun gruppo
    • Obiettivo di RPE: 7-8 per le serie principali, RIR 1-3
  • Settimana 3: aumentare leggermente volume o carico se feedback ok
    • Aggiungi 1-2 serie sulle principali, o aumenta carico del 2-3% se RPE resta sotto 8
  • Settimana 4 (deload o autoregolazione)
    • Riduci volume del 30-40% o mantieni ma riduci carico e frequenza se feedback indica affaticamento elevato
    • Focalizzati su tecnica e controllo, con RPE 5-6

Questa struttura permette di utilizzare il feedback per guidare progressi reali: se le cose funzionano, aumenti progressivamente: volume o carico; se emergono segnali di stress o eccessivo affaticamento, riduci e recupera.

Nutrizione e recupero

L’ipertrofia si sostiene anche con una nutrita base di recupero e sintesi proteica:

  • Proteine: 1,6-2,2 g/kg di peso corporeo al giorno.
  • Distribuzione: diffusa durante la giornata, con proteine di qualità dopo l’allenamento.
  • Calorie: leggero surplus se l’obiettivo è crescita muscolare; adeguato a supportare recupero e crescita.
  • Sonno: 7-9 ore per notte, gestione dello stress e periodi di recupero attivo.

Strumenti pratici e consigli

  • Mantieni un diario di allenamento semplice e coerente.
  • Usa una scala di RPE/RIR per ogni sessione e ogni esercizio principale.
  • Inquadra gli obiettivi in cicli di 4 settimane con deload o autoregolazione.
  • Se disponibile, integra misurazioni di velocità di esecuzione per avere una metrica oggettiva.
  • Ascolta il corpo: dolore acuto o fastidio che persiste richiede riposo o modifica degli esercizi.
  • La tecnica viene prima della quantità: migliora la forma per minimizzare il rischio di infortuni e massimizzare l’attivazione muscolare.

Riepilogo

  • L’ipertrofia cresce con una combinazione di sovraccarico progressivo, volume adeguato e recupero. Il feedback di allenamento è la chiave per personalizzare questi elementi al tuo corpo.
  • Usa RPE/RIR per autoregolarti, e considera l’aggiunta della velocità di esecuzione (VBT) come indicatore oggettivo di affaticamento.
  • Progetta una routine di 4 giorni settimanali (Push/Pull/Legs o Upper/Lower) con movimenti composti principali e accessori mirati, mantenendo rep tra 6-12 e volume settimanale per gruppo muscolare tra 10-20 serie.
  • Regola la programmazione in base al feedback: aumenta carico o volume se il recupero è buono e l’RPE resta basso; riduci volume o carico se l’affaticamento è alto o la tecnica cala.
  • Integra alimentazione adeguata e sonno di qualità per supportare la crescita.

Seguendo questa guida, la tua routine non sarà più rigida e uniforme, ma dinamica e guidata dal tuo feedback reale. In questo modo l’ipertrofia diventa un processo guidato dai dati del tuo corpo, permettendoti di crescere in modo sostenibile e misurabile nel tempo.