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Pasti per atleti in rehab: nutrizione ottimale durante la riabilitazione

Man and woman looking at tablet in gym
Foto Vitaly Gariev su Unsplash

Pasti per atleti in rehab: nutrizione ottimale durante la riabilitazione

Quando un atleta si trova in fase di rehabilitation, l’alimentazione gioca un ruolo chiave non solo per il recupero da un infortunio ma anche per mantenere o ripristinare la massa muscolare, favorire la riparazione dei tessuti e sostenere il rientro all’allenamento in condizioni ottimali. In questa guida troverai indicazioni pratiche e consigli concreti per costruire pasti adeguati a chi sta attraversando la riabilitazione, con un focus su proteine, carboidrati, grassi, micronutrienti, timing e idee di menu settimanali.

Perché l'alimentazione conta nella rehab sportiva

Durante la rehab l’organismo investe energia e nutrienti nella riparazione di tessuti come legamenti, tendini e muscoli. Una nutrizione adeguata può:

  • Supportare la sintesi proteica muscolare e prevenire la perdita di massa magra.
  • Fornire le materie prime necessarie alla sintesi del collagene e alla guarigione dei tessuti connettivi.
  • Favorire la gestione dell’infiammazione, ottimizzando il recupero e riducendo tempi di inattività.
  • Mantenere livelli di energia sufficienti per le sedute riabilitative e per le normali attività quotidiane.

Fabbisogno proteico durante la riabilitazione

Gli atleti in rehab hanno un fabbisogno proteico leggermente superiore rispetto al sedentario. Una stima comune è di circa 1,6-2,2 g di proteine per kg di peso corporeo al giorno. Distribuire l’apporto proteico in 3-5 pasti o spuntini, includendo una fonte proteica di alta qualità ad ogni pasto, può aiutare a stimolare la sintesi proteica muscolare (MPS) in modo costante. Le porzioni da includere in un pasto possono variare, ma un lasso di 20-40 g di proteine per pasto (a seconda della massa muscolare e delle necessità individuali) è una regola pratica.

  • Fonti proteiche consigliate: carne magra, pesce, uova, latticini (yogurt greco, latte), legumi, tofu, tempeh, proteine in polvere di alta qualità.
  • Leucina: la presenza di leucina (circa 2-3 g per pasto) aiuta a stimolare la sintesi proteica. Puoi ottenerla da entrare fonti proteiche come carne, pesce, latticini e legumi.

Carboidrati e recupero energetico

I carboidrati contano molto per ripristinare le riserve di glicogeno e fornire energia per le sedute di riabilitazione. Durante la rehab, l’apporto di carboidrati può variare tra 3 e 5 g/kg/d a seconda del livello di attività, del tipo di infortunio e delle esigenze energetiche. Carboidrati complessi e ad alto contenuto di fibra provenienti da cereali integrali, frutta, verdura, legumi e tuberi supportano anche la salute intestinale e l’energia sostenuta.

Grassi e salute delle vie metaboliche

I grassi non devono essere trascurati: forniscono una fonte concentrata di energia e sono essenziali per la funzione ormonale e l’assorbimento delle vitamine liposolubili. Una quota moderata di grassi sani (circa 0,8-1 g/kg/d) è consigliabile. Preferisci grassi monoinsaturi e polinsaturi provenienti da olio extravergine di oliva, avocado, noci, semi, pesce azzurro (salmone, sgombro) e semi di lino.

Micronutrienti chiave per la riabilitazione

Durante la riabilitazione alcuni micronutrienti meritano particolare attenzione:

  • Vitamina C e zinco: supportano la sintesi del collagene e la riparazione dei tessuti.
  • Vitamina D e calcio: importanti per la salute delle ossa e la funzione muscolare.
  • Ferro e magnesio: coinvolti nel trasporto dell’ossigeno e nella funzione muscolare.
  • Antiossidanti: frutta e verdura colorata per modulare lo stress ossidativo associato all’infiammazione. Incrocia questi aspetti con una dieta varia e colorata: più frutta, verdura a foglia verde, cereali integrali, fonti proteiche di qualità e grassi salutari.

Linee guida pratiche per pasti di atleti in rehab

Calorie e fabbisogno energetico

In rehab l’apporto calorico va calibrato in base al livello di attività e agli obiettivi di recupero. Evita di creare grandi deficit calorici: il corpo ha bisogno di energia per guarire. Se l’attività è ridotta, può essere sufficiente un fabbisogno calorico vicino al mantenimento, con una leggera quota proteica elevata per preservare la massa muscolare. Se l’obiettivo è recuperare rapidamente, un leggero surplus calorico mirato può supportare la riparazione tissutale, sempre valutando l’andamento di peso e composizione corporea.

Distribuzione dei macronutrienti

  • Proteine: circa 1,6-2,2 g/kg/d, distribuite in 3-5 pasti.
  • Carboidrati: 3-5 g/kg/d, modulati in base all’attività di riabilitazione.
  • Grassi: rimanente delle calorie quotidiane, privilegiando fonti sane.
  • Fibre: 25-38 g/d, adattate alle esigenze digestive.

Timing dei pasti

  • Spinta proteica continua: cerca di includere una fonte proteica in ogni pasto principale e in uno o due spuntini.
  • Post-riabilitazione: se hai una sessione riabilitativa, consuma un piccolo pasto o snack con proteine e carboidrati entro 1-2 ore per favorire la riparazione muscolare e il rifornimento di glicogeno.
  • Distribuzione uniforme: evitare grandi pasti molto distanti tra loro e favorire pasti moderati e regolari.
  • Pre-sleep protein: uno spuntino proteico di qualità prima di dormire può aiutare la sintesi proteica notturna.

Idratazione

L’idratazione è cruciale per la funzione muscolare e il recupero. Bevi regolarmente durante la giornata e aggiusta l’apporto in base a temperatura, sudorazione e tipo di riabilitazione. Un obiettivo pratico è di rimanere idratati e includere elettroliti durante le sessioni prolungate o in condizioni di caldo.

Integrazione: cosa considerare

  • Proteine in polvere: utili per raggiungere l’apporto proteico giornaliero desiderato senza appesantire i pasti.
  • Creatina: può offrire benefici in termini di forza muscolare e recupero in alcuni infortuni; consultare sempre un medico o un nutrizionista prima di iniziare.
  • Vitamina D e calcio: se i livelli sono bassi, potrebbe essere utile un'integrazione su indicazione professionale.
  • Evita integratori non necessari: una dieta variata è spesso sufficiente per soddisfare i fabbisogni.

Piani pasto e idee di menu

Di seguito trovi esempi pratici di pasti che si inseriscono bene in una dieta per atleti in rehab. Sono pensati per fornire proteine di qualità, carboidrati adeguati e grassi sani, oltre a vitamine e minerali chiave.

Colazione

  • Yogurt greco naturale con avena, frutti di bosco e semi di chia.
  • Uova strapazzate su pane integrale con avocado e pomodori.
  • Smoothie proteico: proteina in polvere, banana, spinaci, latte o latte di mandorla, una manciata di avena.

Spuntino mattutino

  • Frutta fresca con una manciata di noci.
  • Latte fresco o yogurt e una piccola porzione di cereali integrali.
  • Barrette proteiche fatte in casa con fiocchi d’avena e burro di arachidi.

Pranzo

  • Petto di pollo alla griglia, quinoa, broccoli al vapore e olio d’oliva.
  • Salmone al forno con patate dolci e insalata di spinaci con semi di lino.
  • Zuppa di lenticchie con pane integrale e un contorno di verdure miste.

Spuntino pomeridiano

  • Hummus con bastoncini di verdura.
  • Formaggio magro e crackers integrali.
  • Frullato di latte/Veggie + proteina in polvere.

Cena

  • Tacchino al curry con riso basmati integrale e verdure miste.
  • Filetto di pesce bianco con couscous integrale e zucchine grigliate.
  • Tempeh saltato con verdure e riso integrale.

Spuntino serale

  • Ricotta magra con miele e frutta secca.
  • Yogurt naturale con una manciata di mirtilli.
  • Cottage cheese con grapefruit o mela a fette.

Esempio di piano settimanale (schema generale)

  • Lunedì: fonte proteica in ogni pasto; carboidrati moderati; abbondanza di verdure.
  • Martedì: attenzione al recupero; priorità a proteine e carboidrati complessi; idratazione costante.
  • Mercoledì: giornata di riabilitazione; snack prolungati post-sessione; pasti bilanciati.
  • Giovedì: variabilità di fonti proteiche; colori nel piatto.
  • Venerdì: pasti antiinfiammatori (pesce azzurro, verdure colorate, olio EVO).
  • Weekend: mantenere regolarità dei pasti con una leggera flessibilità per il recupero sociale.

Nota bene: adatta porzioni e scelte alimentari in base alle tue necessità, al tipo di infortunio e al parere del tuo medico o nutrizionista. Se hai restrizioni alimentari (vegetariano, vegano, allergie), sostituisci le fonti proteiche e i carboidrati in modo bilanciato e consulta un professionista per una piano personalizzato.

Adattamenti individuali

  • Dieta vegetariana o vegana: combina fonti proteiche diverse per ottenere tutti gli aminoacidi essenziali (es. legumi, cereali integrali, soia, quinoa, nocciole, semi). Una supplementazione di vitamina B12 può essere necessaria.
  • Allerte o intolleranze: scegli alternative proteiche prive di allergeni (latte di mandorla o di soia, proteine di piselli o riso) e varia le fonti di carboidrati per evitare carenze.
  • Età avanzata, comorbilità o farmaci: consulta un medico o nutrizionista per personalizzare fabbisogni e timing.

Riepilogo

  • L’alimentazione durante la rehab è cruciale per sostenere la riparazione tissutale, mantenere la massa muscolare e ridurre i tempi di inattività.
  • Proteine di alta qualità, distribuite nel corso della giornata, sono fondamentali: circa 1,6-2,2 g/kg/d, con 20-40 g proteici per pasto.
  • Carboidrati adeguati (3-5 g/kg/d) supportano il ripristino del glicogeno e l’energia per le sedute riabilitative; scegli carboidrati complessi e ricchi di nutrienti.
  • Grassi sani e micronutrienti chiave (vitamine, minerali) completano la dieta e supportano la guarigione.
  • Timing dei pasti e idratazione ottimizzano il recupero: proteine regolari, spuntini post-riabilitazione e un piccolo snack proteico serale possono fare la differenza.
  • Piani pasto concreti includono colazione equilibrata, pranzo e cena bilanciati, e spuntini strategici per sostenere il recupero tutto il giorno.
  • Adatta l’alimentazione alle tue esigenze personali, preferenze e restrizioni, e consulta sempre un professionista per un piano personalizzato.

Se vuoi, posso aiutarti a costruire un piano pasto settimanale personalizzato basato sul tuo peso, sul tipo di riabilitazione e sulle tue preferenze alimentari.