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Routine per ipertrofia: curl con manubri per bicipiti

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Foto julien Tromeur su Unsplash

Routine per ipertrofia: curl con manubri per bicipiti

L’ipertrofia dei bicipiti è uno degli obiettivi più comuni tra chi pratica sollevamento pesi. Il curl con manubri rimane uno degli strumenti più efficaci per stimolare la crescita muscolare della testa lunga e della testa breve del bicipite brachiale, oltre a coinvolgere il brachialis per una mano più piena e definita. In questa guida esploreremo una routine di ipertrofia focalizzata sul curl con manubri, ma integraremosse anche consigli di programmazione, varianti utili e errori da evitare per massimizzare la sintesi proteica e l’aumento della massa muscolare.

Anatomia e obiettivi dell’allenamento

Per comprendere perché il curl con manubri è così efficace, è utile ricordare i principali muscoli coinvolti:

  • Bicipite brachiale: composto da due capi (lungo e breve) che lavorano principalmente durante la flessione del gomito e la supinazione dell’avambraccio.
  • Brachiale: si trova tra il bicipite e il tricipite; il suo sviluppo contribuisce a dare spessore all’avambrato superiore.
  • Brachioradiale e muscoli dell’avambraccio: supportano la presa e la stabilità durante l’esecuzione.

Obiettivo della routine: stimolare ipertrofia tramite una combinazione di volume, intensità e controllo del tempo di sotto-tensione (time under tension), favorendo una progressiva sovraccarica. Un curl ben eseguito non solo aumenta la massa muscolare, ma migliora anche la forma e la definizione grazie a un uso mirato delle diverse teste del bicipite.

Tecnica: esecuzione del curl con manubri per bicipiti

Forma base

  • Posizione iniziale: in piedi, piedi alla larghezza delle anche, ginocchia leggermente flesse, scapole arretrate e petto alto. Impugna un manubrio in ciascuna mano con una presa supina (palmi verso l’alto).
  • Movimenti: durante la flessione del gomito, ruota leggermente il polso verso l’alto per massimizzare la supinazione e contrarre bene il bicipite. Mantieni i gomiti fissi vicino al corpo e evita che si spostino avanti o indietro. Evita di saltare o di utilizzare movimenti del tronco per facilitare la salita.
  • Escalation: completa la serie controllando sia la fase concentrica (sollevamento) sia quella eccentrica (abbassamento) con un tempo controllato.

Varianti chiave per l’ipertrofia

  • Curl alternato: esegui una mano alla volta, mantenendo il gomito vicino al corpo e alternando la supinazione. Questo permette di concentrarti su una fibra muscolare per lato e di lavorare resistenza e controllo.
  • Curl con manubri in piedi a presa supina con supinazione progressiva: partenza neutra, ruota i polsi in avanti durante la salita per enfatizzare il bicipite.
  • Curl a martello: impugna i manubri con presa neutra (pollici rivolti verso l’alto) e mantieni i gomiti fissi. Questo esercizio coinvolge anche il brachioradiale e favorisce lo sviluppo di spessore all’avambraccio.
  • Curl inclinato su panca: sdraiato su una panca inclinata, accendi una lieve spinta delle spalle e lascia che il braccio scenda completamente per aumentare l’estensione del bicipite, stimolando soprattutto la testa lunga.
  • Curl concentrato o su panca inclinata per bicipiti: efficaci per concentrarsi su una contrazione completa del bicipite e per l’isolamento. Mantieni la spalla stabile e controlla la fase eccentrica.

Tempo di esecuzione e selezione del carico

  • Reps tipiche per ipertrofia: 6-12 ripetizioni per serie.
  • Serie consigliate: 3-4 serie per esercizio principale sul curl con manubri.
  • Recupero tra serie: 60-90 secondi per permettere un’adeguata ripresa del sistema energetico e del nervo motorio.
  • Tempo di esecuzione: concentrarsi su un ritmo controllato, ad esempio 2 secondi per la fase concentrica e 2-3 secondi per la fase eccentrica (tempo 2-0-2-0 o 2-1-2-0 può funzionare bene, a seconda del livello).

Programmazione per l’ipertrofia

Volume, intensità e frequenza

  • Volume settimanale ottimale: 9-15 serie dedicate ai bicipiti, distribuite in 2 sessioni di allenamento a settimana per evitare sovrallenamento e favorire una buona recuperabilità.
  • Intensità: lavorare con carichi che permettano di completare 6-12 ripetizioni per serie mantenendo una buona tecnica. Le ultime ripetizioni dovrebbero essere impegnative ma realizzabili con forma corretta.
  • Frequenza: può essere 2 volte a settimana, ad esempio in abbinamento a sessioni di schiena o braccia, oppure in una routine full-body, a seconda dell’obiettivo complessivo.

Progressione e carico

  • Progressione lineare o a onde: aumenta gradualmente il carico o le ripetizioni ogni settimana, oppure alterna settimane di intensità maggiore (più carico, meno ripetizioni) e settimane di volume maggiore (leggeri aumenti di ripetizioni).
  • Registrazione: annota carico, numero di ripetizioni e tempo di recupero per monitorare i progressi e capire quando è necessario aumentare il peso o cambiare la variante.

Esempio di microciclo di 4 settimane

  • Settimana 1: 3 serie x 8-10 ripetizioni per curl con manubri alternato, 3x10-12 per curl a martello, recupero 60-90 s.
  • Settimana 2: aumenta leggermente le ripetizioni o il carico (es. 3x9-11, 3x11-12). Mantieni lo stesso schema.
  • Settimana 3: 4 serie x 6-8 per curl alternato, 4x8 per curl inclinato. Recupero 90 s se necessario.
  • Settimana 4: deload o riposo attivo, oppure mantieni volume ridotto con carico leggero (es. 2x8-10 per ogni variante) per consentire recupero completo.

Integrazione in una routine settimanale

  • Struttura tipica con focus sui bicipiti:
    • Giorno 1: Back + Curl con manubri (alternato, martello)
    • Giorno 2: Riposo o cardio leggero
    • Giorno 3: Full-body o spinta-petto/tricipiti
    • Giorno 4: Spalle + Curl inclinato o Concentrato
    • Giorno 5: Riposo o attività leggera
  • Obiettivo: fornire stimoli frequenti ma non eccessivi al bicipite, mantenendo una adeguata distanza tra le sessioni per recupero e crescita.

Suggerimenti pratici per massimizzare la crescita

  • Controllo tecnico: mantieni i gomiti fissi e vicino al corpo; evita oscillazioni del tronco o slittamenti delle spalle.
  • Stimolo completo: concentrati su ogni contrazione, specialmente nella fase concentrica, e controlla la fase eccentrica per aumentare la tensione muscolare.
  • Respirazione: espira durante la salita e inspira durante la discesa per mantenere stabilità e controllo.
  • Alimentazione e recupero: per l’ipertrofia è essenziale un deficit calorico moderato o un surplus moderato, nonché un’adeguata assunzione proteica e sonno.
  • Variabilità: cambia le varianti di curl ogni 4-6 settimane per evitare plateau e stimolare diverse fibre muscolari.
  • Sicurezza: evita pesi eccessivi che compromettano la forma e aumenta gradualmente l’intensità per prevenire infortuni al polso, al gomito o alla spalla.

Errori comuni da evitare

  • Gomiti in movimento: spostare i gomiti durante l’esecuzione riduce la stimolazione mirata del bicipite.
  • Swap di presa: passare improvvisamente a una presa diversa senza un adeguato adattamento può aumentare il rischio di scivolamento e lesioni.
  • Eccentricità troppo rapida: una discesa troppo veloce riduce la tensione continua e l’efficacia dell’esercizio.
  • Mancanza di progressione: restare sempre sullo stesso carico porta a plateau; pianifica progressioni settimanali o bisettimanali.

Riepilogo finale

La routine per ipertrofia basata sul curl con manubri per bicipiti è una combinazione efficace di tecnica accurata, varianti mirate, controllo del tempo di esecuzione e progressione misurata. Concentrandosi su una corretta esecuzione, su un volume adeguato e su una progressione continua, è possibile stimolare una crescita significativa del bicipite brachiale, del brachiale e, di conseguenza, di tutto l’avambraccio superiore. Integrare il curl con manubri in una routine di allenamento strutturata che includa anche esercizi per schiena, spalle e braccia permetterà di massimizzare la sintesi proteica e di sviluppare una massa muscolare armoniosa e robusta. Mantieni la disciplina, monitora i progressi e adatta l’allenamento alle tue esigenze per ottenere risultati concreti nel tempo.