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Controlli di qualità: GMP e ISO

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Foto Boris Izmaylov su Unsplash

Controlli di qualità: GMP e ISO

I controlli di qualità rappresentano uno degli elementi fondamentali per garantire sicurezza, efficacia e conformità dei prodotti e dei servizi. Due pilastri principali in ambito Quality Management sono GMP (Good Manufacturing Practice) e le norme ISO (International Organization for Standardization). GMP definisce requisiti specifici per la produzione e il controllo di qualità di farmaci, alimenti, cosmetici e altri prodotti sensibili, mentre le norme ISO offrono schemi di sistema di gestione della qualità che possono accompagnare e rafforzare i processi di un’azienda. In questo articolo esploriamo cosa sono GMP e ISO, come si relazionano, come implementarli e quali benefici portano in termini di reputazione, efficienza operativa e accesso ai mercati.

GMP: cosa significa e dove si applica

GMP sta per Good Manufacturing Practice, un insieme di linee guida e requisiti destinati a garantire che i prodotti siano controllati in ogni fase della produzione, dalla materia prima al prodotto finito. L’obiettivo è prevenire difetti, contaminazioni e errori, assicurando coerenza, tracciabilità e qualità costante.

Requisiti chiave di GMP

  • Controllo dell’ambiente e della facilities: pulizia, igiene, controllo delle contaminazioni, flussi di lavoro e segregazione tra fasi di processo.
  • Qualificazione e convalida: validazione di processi, impianti, strumenti (IQ/OQ/PQ) e prove periodiche.
  • Controllo delle materie prime: provenienza affidabile, specifiche chiare, certificazioni e tracciabilità.
  • Controlli di processo e di prodotto: test di qualità, criteri di accettazione, gestione delle non conformità.
  • Documentazione e tracciabilità: registrazioni accurate, systemi di gestione documentale e audit trail.
  • Formazione e competenze: programmi di training, mantenimento delle competenze del personale.
  • Gestione del rischio e cambiamenti: approcci basati sul rischio, controllo delle modifiche, gestione delle deviazioni.
  • Richiami e gestione della sicurezza: procedure per richiamo di prodotto, gestione degli eventi avversi e segnalazioni regolamentari.

Settori di applicazione

  • Farmaceutico e biotecnologico: GMP è obbligatorio per la produzione di medicinali, vaccini e prodotti biologici.
  • Alimenti e bevande: GMP rivolto a processi sanitari e igienici per garantire sicurezza alimentare.
  • Cosmesi: requisiti GMP per garantire sicurezza, stabilità e tracciabilità dei prodotti.
  • Dispositivi medici: GMP associato a norme specifiche per dispositivi sanitari.

Benefici e rischi di non conformità

  • Benefici: maggiore fiducia del mercato, riduzione dei difetti, miglior controllo sui costi a lungo termine, facilitazione dell’accesso ai mercati regolamentati.
  • Rischi: sanzioni normative, richiami di prodotto, perdita di reputazione, costi aggiuntivi legati a correzioni improvvise e ritardi nella catena di fornitura.

ISO: quale standard e come si relaziona ai GMP

ISO è l’ente internazionale che sviluppa standard volontari per migliorare la qualità, la sicurezza, l’efficienza e la sostenibilità. A differenza dei requisiti GMP, che sono molto specifici per la produzione, le norme ISO si concentrano su sistemi di gestione e su settori di nicchia, offrendo una piattaforma flessibile per la gestione della qualità.

ISO 9001: sistema di gestione della qualità

ISO 9001 è lo standard generale più diffuso per la gestione della qualità. Si concentra su:

  • Approccio per processi: mappatura, gestione e miglioramento continuo.
  • Leadership e coinvolgimento del personale.
  • Pianificazione e gestione del rischio.
  • Controllo documentale, obiettivo e misurazione delle prestazioni.
  • Miglioramento continuo (PDCA: piano-do-check-act).

ISO 9001 aiuta le aziende a definire processi coerenti, monitorare le prestazioni e dimostrare ai clienti e alle autorità di regolamentazione che i prodotti/servizi rispondono a requisiti prestabiliti.

ISO di settore rilevanti

  • ISO 13485: Sistemi di gestione per dispositivi medici. Integra requisiti di GMP con gestione documentale, tracciabilità e gestione del rischio specifiche per i dispositivi sanitari.
  • ISO 22000: Sicurezza alimentare. Integra principi HACCP in un sistema di gestione della sicurezza degli alimenti.
  • ISO 17025: Requisiti generali per la competenza di laboratori. Dettaglia competenza tecnica, gestione delle prove, calibrazione, verifica e validazione.
  • ISO 45001: Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Migliora la sicurezza e riduce i rischi occupazionali.
  • ISO 31000: Gestione del rischio. Fornisce principi e linee guida per l’identificazione, valutazione e trattamento del rischio in tutta l’organizzazione.

Integrazione GMP-ISO

Le aziende spesso combinano GMP e ISO per ottenere una gestione della qualità ancora più solida. GMP garantisce che i processi di produzione siano controllati e conformi alle normative di prodotto, mentre ISO 9001 o ISO 13485 forniscono un framework di gestione della qualità che orienta l’intera organizzazione. Una strategia comune è:

  • Implementare un sistema di gestione della qualità ISO 9001 o ISO 13485 come scheletro per processi, documentazione, audit e miglioramento.
  • Integrare requisiti GMP specifici per le operazioni di produzione, controllo qualità, gestione del rischio e riciclo delle deviazioni.
  • Allineare audit interni ed esterni, gestione fornitori e formazione del personale per assicurare coerenza tra norme di sistema e requisiti di conformità regolatoria.

Implementazione pratica dei controlli di qualità

Una implementazione efficace di GMP e ISO richiede un approccio metodico, con attenzione a documentazione, formazione e controllo continuo.

Documentazione e gestione della qualità

  • Manuale della qualità: descrive l’impegno dell’organizzazione, i processi e le responsabilità.
  • Procedure operative standard (SOP): definiscono come eseguire ogni attività critica.
  • Registri e tracciabilità: registrazioni accurate di materie prime, processo, risultati di QC e rilascio prodotto.
  • Gestione delle modifiche: processi di Change Control per adeguamenti di processo, attrezzature o fornitori.

Auditing interno ed esterno

  • Audit interni regolari per verificare conformità e identificare opportunità di miglioramento.
  • Audit di terze parti (certificazione) per GMP e per standard ISO rilevanti.
  • Follow-up: azioni correttive e preventive (CAPA) e monitoraggio dell’efficacia.

Formazione e cultura della qualità

  • Programmi di training per tutto il personale, con aggiornamenti periodici.
  • Comunicazione aperta su deviazioni e non conformità.
  • Coinvolgimento della direzione nel monitoraggio delle metriche di qualità e nel miglioramento continuo.

Validazione, qualificazione e gestione delle apparecchiature

  • IQ/OQ/PQ per la qualificazione di impianti e strumenti.
  • Calibrazione periodica e verifica delle performance.
  • Manutenzione preventiva e gestione delle deviazioni strumentali.

Processo di certificazione e mantenimento

La certificazione GMP e/o ISO è un processo strutturato che richiede preparazione, audit e impegno nel tempo.

Preparazione all’audit

  • Identificare lo standard di riferimento (GMP nazionale/internazionale, ISO 9001, ISO 13485, etc.).
  • Condurre un gap analysis per misurare la differenza tra lo status quo e i requisiti dello standard.
  • Allineare documentazione, procedure e processi alle esigenze normative.

Durata e costi tipici

  • L’audit iniziale può richiedere settimane/mesi di preparazione, a seconda della complessità e della dimensione dell’organizzazione.
  • I costi includono onorari dell’ente certificatore, consulenza preliminare, adeguamenti documentali e formazione.
  • Una volta certificati, le ispezioni di sorveglianza periodiche e la ricertificazione sono necessarie per mantenere lo status.

Mantenimento della certificazione

  • Audit di sorveglianza regolari (annuali o biennali) per verificare continuità di conformità.
  • Aggiornamenti normativi: adeguamenti dei sistemi e delle procedure in risposta a normative nuove o modificate.
  • Miglioramento continuo: revisione della gestione della qualità, KPI, azioni correttive e preventive.

Benefici concreti per aziende e clienti

L’adozione di GMP e ISO non è solo un obbligo normativo; porta vantaggi concreti in termini di operation, mercato e reputazione.

  • Fiducia e reputazione: dimostrare conformità a standard riconosciuti aumenta la fiducia di clienti, partner e regulator.
  • Efficienza operativa: processi ben definiti riducono sprechi, tempi di ciclo e non conformità.
  • Accesso ai mercati internazionali: molte giurisdizioni richiedono standard GMP o certificazioni ISO per l’import/export.
  • Miglioramento della gestione del rischio: approcci sistematici alla gestione della qualità riducono incidenti e richiami.
  • Vantaggi competitivi: differenziazione basata su qualità e conformità, utile in settori regolamentati e di alto valore.

Riepilogo

  • GMP e ISO sono due pilastri complementari per i controlli di qualità. GMP definisce requisiti pratici di produzione, controllo e gestione della qualità per prodotti sensibili, mentre ISO offre schemi di gestione della qualità che supportano l’organizzazione nel suo complesso.
  • L’integrazione di GMP con ISO (es. ISO 9001 o ISO 13485) crea un sistema di gestione della qualità completo, orientato a processi, rischi, documentazione e miglioramento continuo.
  • L’implementazione richiede pianificazione: definizione di processi, documentazione accurata, formazione, validazione, audit e sistemi di CAPA.
  • La certificazione e il mantenimento portano vantaggi concreti: maggiore affidabilità, accesso a mercati regolamentati, riduzione dei costi legati a difetti e richiami, e una reputazione rafforzata.
  • Per iniziare, è utile condurre un gap analysis, definire una roadmap di implementazione e coinvolgere tutte le funzioni chiave, dalla produzione alla qualità, dal controllo fornitori alle funzioni di supporto.

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