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Stretching per chi soffre di mal di schiena: protocolli base

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Foto Ben Libby su Unsplash

Stretching per chi soffre di mal di schiena: protocolli base

L’uso corretto dello stretching può essere un valido complemento per chi convive con mal di schiena (lombalgia) o tensioni diffuse lungo la colonna vertebrale. Un protocollo base, regolare e mirato, migliora la mobilità, riduce la rigidità e può contribuire a modulare il dolore. È importante ricordare che ogni persona è diversa: se si avverte dolore acuto, formicolii marcati, intorpidimento o una limitazione che peggiora con l’esercizio, è consigliabile consultare un medico o un fisioterapista prima di iniziare qualunque programma di stretching. Questo articolo propone protocolli base, sicuri e accessibili, che possono essere adattati a seconda delle esigenze individuali.

Benefici dello stretching per mal di schiena

  • Aumento della flessibilità e della mobilità della colonna e delle anche.
  • Riduzione della tensione muscolare a livello lombare, dorsale e dei glutei.
  • Miglioramento della postura e del controllo motorio della regione lombare.
  • Miglioramento della circolazione e del rilascio di endorfine, con potenziale riduzione del dolore percepito.
  • Accesso più facile a routine di allenamento globali: stretching ben dosato facilita movimenti quotidiani e attività lavorative.

Gli esercizi di stretching vanno eseguiti con calma, senza forzare oltre il punto di comfort. L’obiettivo non è toccare i piedi impetuosamente, ma allungare lentamente i muscoli mantenendo una respirazione regolare.

Protocolli base di stretching

Di seguito trovi una sequenza semplice e sicura, pensata per chi ha mal di schiena. Ogni esercizio è descritto con indicazioni generali su really come eseguirlo, frequenza consigliata e segnali di cautela.

Riscaldamento generale (5-10 minuti)

Prima di qualsiasi stretching, è utile fare un breve riscaldamento che aumenti la temperatura corporea e la circolazione. Alcune opzioni semplici:

  • camminata lenta o marcia sul posto
  • movimenti articolari: rotazioni di collo, spalle, bacino, ginocchia e caviglie
  • respira profondamente per 1-2 minuti per preparare muscoli e tessuti

Questo step riduce il rischio di stiramenti e prepara il corpo al lavoro di allungamento.

Stretching lombare: movimenti dolci della colonna

  • Gatto-cammello (Cat-Cow) in quadrupedia:
    • Posizione: a quattro zampe, mani under spalle, ginocchia under bacino.
    • Esecuzione: curva la schiena verso l’alto (gatto) inspirando, poi inarca dolcemente la colonna abbassando l’addome e sollevando lo sguardo (cammello) espirando.
    • Ripetizioni: 10-15 cicli, controllo del respiro, 2-3 serie.
    • Obiettivo: mobilizzare la colonna in maniera delicata senza sovraccaricare i muscoli paravertebrali.
  • Piegamenti laterali moderati da posizione seduta:
    • Posizione: in piedi o seduto su una sedia, mani dietro la testa o lungo i fianchi.
    • Esecuzione: inclinare lentamente il busto verso destra e poi sinistra, mantenendo l’allineamento del bacino.
    • Ripetizioni: 8-12 per lato, mantenere 10-20 secondi per lato.
    • Obiettivo: allungare i muscoli laterali della schiena e migliorare la flessibilità del tronco.

Stretching dei glutei e piriforme

  • Allungamento piriforme da posizione supina:
    • Posizione: supino, ginocchia piegate, asse di appoggio dei piedi al suolo.
    • Esecuzione: incrociare la caviglia destra sul ginocchio sinistro, afferrare la coscia sinistra e tirare lentamente verso il petto finché si avverte un allungamento nel gluteo destro. Tenere 20-30 secondi, cambiare lato.
    • Ripetizioni: 2-3 per lato.
    • Obiettivo: rilassare i muscoli piriformi, che spesso contribuiscono a lombalgia irradiata.
  • Stretching del piriforme in posizione seduta:
    • Posizione: seduto su una sedia, gamba destra incrociata sul ginocchio sinistro.
    • Esecuzione: spingere delicatamente il ginocchio destro verso il basso per sentire l’allungamento nel gluteo, mantenere 20-30 secondi, cambiare lato.
    • Obiettivo: alternativa comoda per chi preferisce sedersi.

Stretching ischiocrurali (hamstring)

  • Stretching da in piedi:
    • Posizione: in piedi, una gamba avanti con il tallone sul suolo e la gamba estesa, bacino neutro.
    • Esecuzione: piegarsi lentamente in avanti dai fianchi, mantenere la schiena neutra e sentire l’allungamento lungo la parte posteriore della coscia. Non spostare il bacino verso l’avanti se si sente tensione acuta alla schiena.
    • Tempo di hold: 20-30 secondi per lato.
    • Ripetizioni: 2-3 per lato.
  • Stretching seduto:
    • Posizione: seduto a terra con una gamba estesa, l’altra piegata con la pianta vicino al ginocchio esterno.
    • Esecuzione: piegarsi in avanti verso la gamba estesa, mantenendo la schiena diritta. Se non si arriva al piede, mantenere l’avambraccio sulla coscia o sulla tibia.
    • Obiettivo: migliorare la flessibilità hamstring senza sforzare la parte bassa della schiena.

Stretching toracico e postura

  • Apertura del torace contro una parete:
    • Posizione: in piedi vicino a una porta o una parete, braccio flesso a 90° appoggiato allo stipite.
    • Esecuzione: ruotare delicatamente il corpo allontanando il braccio dalla parete, mantenere l’altezza del braccio e la schiena neutra. Tenere 20-30 secondi per lato.
    • Obiettivo: migliorare la mobilità della parte alta della schiena e correggere posture scapolari negative che possono contribuire a doppioweight sul collo e lombare.
  • Stretching pettorali in posizione di doorway:
    • Posizione: in piedi, braccio appoggiato su una porta aperta, ginocchia leggermente flesse.
    • Esecuzione: ruotare delicatamente il corpo lontano dall’avambraccio finché si avverte un allungamento nel petto.
    • Tempo di hold: 20-30 secondi per lato.
    • Obiettivo: migliorare l’apertura del cingolo scapolare e ridurre la tensione toracica.

Stretching psoas e fianchi

  • Stretching del psoas in posizione in ginocchio:
    • Posizione: ginocchio destro a terra, sinistro piede a terra davanti, ginocchio sinistro al suolo.
    • Esecuzione: spingere delicatamente l’anca destra in avanti finché si sente l’allungamento nel fianco anteriore della gamba opposta (fascio psoas). Tenere 20-30 secondi, cambiare lato.
    • Obiettivo: ridurre la tensione dell’architettura lombare causata da un psoas troppo teso, spesso legato a dolore lombare.

Sicurezza e segnali di avvertimento

  • Non forzare mai un allungamento al punto di dolore acuto.
  • Se durante lo stretching compare dolore radicolare o formicolii che si irradiano agli arti, interrompere l’esercizio e consultare un professionista.
  • Evitare movimenti bruschi: la lentezza e l’adesione al respiro è essenziale.
  • In caso di ernia del disco o condizioni specifiche, chiedere indicazioni al medico o al fisioterapista prima di iniziare una routine di stretching.

Esempi di routine settimanale

  • Frequenza consigliata: 3-5 giorni a settimana, con giorni di riposo se si avverte dolore.
  • Durata totale: 15-25 minuti per sessione, adattabile al livello di comfort.
  • Struttura tipica:
    • 5-10 minuti di riscaldamento generale
    • 2-3 esercizi per regione (lombare, glutei/piriforme, ischiocrurali, torace/pH)
    • 2-3 minuti di respirazione diaframmatica o rilassamento
    • Defaticamento facoltativo con respirazione profonda

Si può combinare lo stretching con altre attività leggere, come passeggiate, bicicletta a bassa intensità o nuoto, che favoriscono un recupero globale della schiena.

Indicazioni di sicurezza e segnali da monitorare

  • Se il dolore persiste oltre 4-6 settimane nonostante lo stretching regolare, consultare un professionista.
  • Se compaiono sintomi come formicolio marcato, intorpidimento o debolezza in una gamba, interrompere immediatamente e cercare assistenza medica.
  • Se hai patologie di colonna specifiche (ad es. stenosi, spondilolistesi, spondiloartrosi) o hai subito interventi chirurgici, chiedi indicazioni specifiche.

Conclusione e riepilogo

In sintesi, lo stretching per chi soffre di mal di schiena, se eseguito in modo corretto e costante, può rappresentare una base efficace per migliorare la flessibilità, ridurre la tensione muscolare e offrire una gestione quotidiana del dolore. Un protocollo base—che includa riscaldamento, stretching mirato per lombare, glutei e ischiocrurali, oltre a lavoro di postura toracica e psoas—consente di lavorare in modo completo sulla catena muscolare coinvolta. Ricorda di mantenere la respirazione regolare, non forzare e adattare gli esercizi al proprio livello di comfort. Se hai dubbi o condizioni specifiche, consulta un professionista per personalizzare la routine in modo sicuro ed efficace.

Riepilogo finale:

  • Il stretching mirato può aiutare a gestire il mal di schiena migliorando mobilità e postura.
  • Segui protocolli base suddivisi in lombare, glutei/piriforme, ischiocrurali, toracico e psoas.
  • Riscaldamento generale, esecuzione lenta, respirazione controllata e attenzione ai segnali del corpo sono essenziali.
  • Adatta la frequenza e la durata alle tue esigenze, con attenzione a eventuali sintomi di allarme.