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Stretching per pilates: mobilità e controllo

a person standing on a yoga mat on the floor
Foto Junseong Lee su Unsplash

Stretching per pilates: mobilità e controllo

Lo stretching nel contesto del Pilates non è solo un modo per aumentare la flessibilità, ma uno strumento chiave per migliorare la mobilità articolare e il controllo motorio. Una pratica mirata di stretching permette di aprire le catene muscolari coinvolte nelle sequenze di Pilates, facilitando l’allineamento, la stabilità della colonna e l’esecuzione fluida degli esercizi. In questo articolo esploriamo perché integrarlo nel proprio programma di Pilates, quali obiettivi porsi e proponiamo una routine pratica di stretching mirata che può essere eseguita sia come riscaldamento sia come lavoro di finitura della sessione.

Introduzione

Il Pilates si fonda su movimenti precisi, controllo del respiro e qualità del gesto. Spesso la chiave del miglioramento risiede nella capacità di ampliare progressivamente la mobilità delle articolazioni senza perdere il controllo del core. Lo stretching efficace in Pilates combina stretching statico e dinamico, focalizzato sui gruppi muscolari direttamente coinvolti nelle sequenze pistone, centrature del tronco, stabilità del bacino e postura della colonna. Un programma ben strutturato di stretching può ridurre la rigidità, migliorare l’allineamento e facilitare la trasmissione delle forze tra tronco e arti durante gli esercizi.

Questo articolo presenta una guida pratica, con obiettivi chiari, una routina di stretching mirata e esempi di esercizi utili per chi pratica Pilates o desidera introdurre una componente di mobilità nel proprio training.

Perché integrare lo stretching nel Pilates

Mobilità vs controllo

  • Mobilità: ampiezza dei movimenti disponibili nelle articolazioni, essenziale per eseguire le posizioni Pilates con maggiore libertà di movimento.
  • Controllo: capacità di attivare in modo coordinato i muscoli del core e dei stabilizzatori durante l’esecuzione, mantenendo l’allineamento e la stabilità.

Nel Pilates il miglioramento della mobilità non deve andare a scapito del controllo. L’obiettivo è ottenere una mobilità funzionale, utile al gesto e non solo una “piegatura” passiva.

Benefici per la pratica di Pilates

  • Miglioramento della postura neutra e della colonna vertebrale durante gli esercizi del core.
  • Maggiore stabilità del bacino, del pavimento pelvico e della catena posteriore durante movimenti di piega, estensione e integrazione.
  • Riduzione del rischio di infortuni grazie a una maggiore tolleranza al ROM (range of motion) durante le sequenze di Pilates.
  • Transizioni più fluide tra esercizi, con meno compensazioni e maggiore efficacia del lavoro mirato al core.
  • Maggiore consapevolezza corporea (propriocezione): elemento essenziale per correggere allineamenti durante la pratica.

Obiettivi dello stretching nel contesto del Pilates

  • Aumentare la mobilità funzionale delle principali articolazioni coinvolte: collo, spalle, torace, colonna dorsale, bacino, anche, ginocchia, caviglie.
  • Migliorare l’allineamento della colonna vertebrale in posizioni statiche e dinamiche (sedute, supine, quadruped, in piedi).
  • Migliorare la flessibilità attiva: non solo allungare i muscoli, ma favorire l’attivazione muscolare sinergica durante i movimenti.
  • Preparare il corpo a eseguire movimenti controllati e mirati di Pilates, favorendo una respirazione efficace e un baricentro stabile.
  • Integrare un protocollo graduale di stretching: intensità, durata e frequenza pensate per la pratica settimanale.

Routine di stretching mirata per Pilates

Questa sezione propone una struttura pratica che può essere adattata al tuo livello. Si consiglia di eseguire lo stretching come parte del riscaldamento o come lavoro di cooldown, con quantità di ripetizioni e tempi di tenuta progressivi.

Riscaldamento e preparazione

  • 3-5 minuti di attivazione leggera: marce sul posto, circonduzioni delle braccia, movimenti di bacino.
  • Cat-Camel dinamico: movimenti lenti, alternando flessione ed estensione della colonna per stimolare la mobilità dorsale e l’attenzione al controllo del core.
  • Respirazione diaframmatica: 5 cicli di respirazione profonda per coordinare l’apporto di ossigeno con la stabilità del tronco.

Mobilità per collo, torace e spalle

  • Stretching toracico contro parete ( doorway chest stretch ):
    • In piedi in prossimità di una porta, posiziona avambracci e mani sul montante, aggancia una lieve inclinazione in avanti finché si sente una leggera tensione nel pettorale e nella parte anteriore delle spalle.
    • Mantieni 20-30 secondi, rilascia e ripeti 2-3 volte.
  • Circonduzioni scapolari e wall angels:
    • Stai con la schiena contro il muro, braccia piegate a 90 gradi, mani quasi all’altezza delle spalle.
    • Scivola le braccia contro il muro in alto e in basso, mantenendo contatto con il muro. Esegui 10-12 ripetizioni.

Mobilità del tronco e della colonna

  • Stretching del fianco e rotazioni toraciche in posizione supina o a tavolino:
    • Sdraiato sul fianco, braccio superiore esteso in avanti, esegui una leggera torsione del tronco per aprire torace e colonna dorsale. Mantieni 20-30 secondi per lato.
  • Cat-Camel dinamico e “thread the needle” (passaggio della mano tra le ginocchia):
    • Esegui cat-camels per 1-2 minuti, quindi una breve rotazione della gabbia toracica in posizione quadrupede per migliorare la mobilità della parte alta della schiena.

Mobilità del bacino e stabilità del core

  • Anterior hip flexor stretch (piegamento dell’anca in posizione kantor):
    • In ginocchio, spingi avanti il bacino mantenendo il ginocchio anteriore allineato con il piede. Mantieni 20-30 secondi per lato.
  • 4 punti di 90/90 per le anche:
    • In posizione seduta o quadruped, porta una gamba avanti con ginocchio a 90°, l’altra indietro con ginocchio a 90°. Mantieni la posizione per 20-30 secondi per lato, poi cambia lato.
  • Stretching del piriforme in decubito supino:
    • Porta una caviglia sull’altro ginocchio, trattieni delicatamente la coscia e spingi verso il petto finché percepisci il rilascio del gluteo. Mantieni 20-30 secondi per lato.

Stretching per caviglie e polpacci

  • Allungamento del polpaccio contro il muro:
    • Appoggia le mani al muro, porta una gamba indietro con ginocchio esteso e tallone a terra finché senti tensione nel polpaccio. Mantieni 20-30 secondi per lato.
  • Mobilità della caviglia in flesso plantare:
    • Esegui piccoli movimenti di flessione dorsale, mantenendo la tallone a terra. Ripeti 15-20 volte per lato.

Frequenza, progressione e sicurezza

  • Frequenza consigliata: 3-4 volte a settimana, integrando lo stretching sia nel riscaldamento sia nel cooldown.
  • Progresso: aumenta gradualmente la profondità degli allungamenti e il tempo di tenuta di 5-10 secondi ogni 1-2 settimane.
  • Sicurezza: evita dolori acuti o sforzi eccessivi. Ogni posizione va eseguita senza forzare la respirazione e mantenendo una linea neutra della colonna. In caso di patologie o lesioni, consulta un professionista prima di intraprendere una nuova routine di stretching.

Esempi di esercizi pratici

Di seguito alcuni esempi concreti di esercizi utili per supportare la pratica di Pilates, con indicazioni rapide su come eseguirli.

Stretching del torace e spalle

  • doorway chest stretch: come descritto sopra, mantenere 20-30 secondi e ripetere 2-3 volte per lato.
  • Shoulder blade squeeze:
    • Seduto o in piedi, stringere le scapole l’una contro l’altra, mantenere per 5 secondi, rilasciare. Ripetere 10-12 volte.

Cat-Camel dinamico per la mobilità della colonna

  • In quadrupedia, alternare arcata e arrotondamento della schiena, mantenendo il core attivo. Eseguire 10-12 cicli lenti.

Mobilità dell’anca: apertura anteriore e laterale

  • 4 punti di 90/90: mantenere 20-30 secondi per lato.
  • Lizard stretch leggero:
    • In posizione di plank laterale, portare un piede avanti tra le mani mantenendo il ginocchio esterno aperto. Tenere 20-30 secondi per lato.

Allungamento ischiocrurali e polpacci

  • Supine hamstring stretch con strap:
    • Disteso a terra, una gamba piegata, l’altra sollevata con cinturino o asciugamano attorno al piede. Tirare delicatamente verso di sé mantenendo il ginocchio dritto. Tenere 20-30 secondi per lato.
  • Standing forward fold con leggera flexione del ginocchio:
    • Piedi hip-width, piegarsi in avanti dal bacino senza sollevare i talloni, mantenere 20-30 secondi.

Stretching del piriforme e glutei

  • Figure-4 supine:
    • Seduti, incrociare una caviglia sull’altra ginocchio e spingere delicatamente la coscia verso il petto. Tenere 20-30 secondi per lato.

Riepilogo finale

Il stretching per pilates rappresenta una componente essenziale per potenziare mobilità e controllo, elementi chiave per una pratica efficace e sicura. Integrare una routine di stretching mirata nel riscaldamento e nel cooldown permette di migliorare l’allineamento, potenziare la stabilità del core e facilitare l’esecuzione fluida degli esercizi di Pilates. Ricorda di distinguere tra mobilità (ampiezza del ROM) e controllo (attivazione muscolare e stabilità), di progredire in modo graduale, e di ascoltare sempre il tuo corpo, evitando dolori acuti. Con una routine sostenuta, la tua pratica di Pilates potrà beneficiare di una maggiore libertà di movimento, una postura più neutra e una percezione corporea più chiara, traducendosi in progressi concreti sia nella tecnica sia nell’efficacia degli esercizi. Se sei alle prime armi o hai condizioni particolari, consulta un istruttore di Pilates o un fisioterapista per personalizzare la routine di stretching in modo sicuro ed efficace.