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HIIT e differenze tra intervalli brevi e lunghi: guida completa

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Foto Aparna Johri su Unsplash

HIIT e differenze tra intervalli brevi e lunghi: guida completa

L’HIIT (High-Intensity Interval Training) è una delle forme di allenamento più efficaci per migliorare resistenza, capacità cardiovascolare e composizione corporea in tempi ridotti. Ma all’interno dell’HIIT esistono vari protocolli: intervalli brevi, intervalli lunghi e combinazioni che si adattano a obiettivi, sport e livelli di forma fisica diversi. In questo articolo esploriamo in modo chiaro le differenze tra intervalli brevi e intervalli lunghi, quando privilegiare una modalità rispetto all’altra e come programmare al meglio l’HIIT per massimizzare i benefici.

Cos’è HIIT e come funziona

Definizione

L’HIIT è un metodo di allenamento in cui periodi di esercizio ad alta intensità vengono alternati a periodi di recupero o attività a intensità molto più bassa. L’obiettivo è spingere il corpo oltre la soglia aerobica per stimolare adattamenti fisiologici rapidi: aumento della capacità di utilizzare ossigeno, miglioramento della tolleranza al lattato, incremento della potenza e stimolazione del metabolismo.

Benefici fisiologici

  • Aumento della VO2max e della capacità di lavoro ad alta intensità.
  • Miglioramento dell’efficienza energetica e del metabolismo dei carboidrati e dei grassi.
  • Maggiore perdita di grasso corporeo in periodi di tempo simili rispetto a allenamenti a intensità moderata continua.
  • Stimolo ormonale favorevole (ad es. incremento della mobilizzazione dei lipidi e della sensibilità all’insulina).
  • Possibilità di adattare l’allenamento a sport specifici (corsa, ciclismo, nuoto, ecc.).

Differenze tra intervalli brevi e intervalli lunghi

Che cosa sono gli intervalli brevi

Gli intervalli brevi prevedono sforzi intensi di breve durata, tipicamente da 10 a 40-45 secondi, seguiti da periodi di recupero che possono variare da 15 secondi a 1 minuto o più. Un classico esempio è lo schema 20 secondi di lavoro ad alta intensità seguiti da 10 secondi di recupero, ripetuto per 8 round (protocollo Tabata classico). In contesti non estremi, si può utilizzare 30 secondi di lavoro ad alta intensità con 30 secondi di recupero.

Caratteristiche principali:

  • Intensità molto alta, spesso vicino al massimo sforzo.
  • Recupero breve o moderato per favorire mantenimento della potenza e della capacità di eseguire più ripetizioni.
  • Stimolo primario su sistemi anaerobici e su capacità di lavoro in brevi esplosioni.

Che cosa sono gli intervalli lunghi

Gli intervalli lunghi prevedono periodi di lavoro ad alta intensità di durata medio-lunga, di solito da 1 a 5 minuti, seguiti da periodi di recupero uguali o più lunghi. Un esempio comune è 4 minuti di lavoro al 90-95% della soglia di massimo sforzo, seguito da 3-4 minuti di recupero, ripetuto 4 volte.

Caratteristiche principali:

  • Richiedono una sostenuta capacità aerobica e anaerobica.
  • Recupero spesso più lungo per consentire una ricostituzione delle scorte di ATP-CP e una parziale eliminazione del lattato.
  • Stimolo su VO2max e sull’adattamento cardiovascolare a intensità sostenute nel tempo.

Confronto chiave tra durata, intensità, recupero e obiettivi

  • Durata del lavoro: breve (10-45 secondi) vs lungo (60-300 secondi).
  • Intensità target: quasi massima o massima per brevi intervalli; alta ma praticabile per intervalli lunghi.
  • Durata del recupero: breve o moderato per brevi intervalli; lungo o uguale per intervalli lunghi.
  • Obiettivi principali: gli intervalli brevi tendono a migliorare potenza, velocità e capacità di sforzo esplosivo; gli intervalli lunghi mirano a migliorare la resistenza cardiovascolare, la tolleranza al lattato e l’efficienza aerobica.

Come programmare HIIT: intervalli brevi vs lunghi

Obiettivi personali e sport praticato

  • Se si pratica sport di velocità o potenza (ad es. sprint, calciatori, ginnastica), gli intervalli brevi possono offrire benefici specifici per la ripetibilità di sforzi brevi e intensi.
  • Se l’obiettivo è migliorare la resistenza aerobica, la capacità di sostenere sforzi ad alta intensità per periodi prolungati o la performance in sport di endurance, gli intervalli lunghi sono spesso molto utili.

Scelta della durata e del recupero

  • Per iniziare: è comune utilizzare intervalli brevi di 20-30 secondi con recupero di 40-60 secondi, oppure intervalli lunghi di 1-2 minuti con recupero di 1-2 minuti. L’obiettivo è stimolare adattamenti senza sovraccaricare eccessivamente.
  • Intensità: per intervalli brevi si può andare vicino al massimo sforzo, valutando l’RPE (rating of perceived exertion) tra 8 e 10 su una scala di 10. Per intervalli lunghi, mantenere l’intensità tra l’80% e il 95% della soglia di massima intensità, spesso definito come soglia anaerobica o VO2max.

Esempi di protocolli comuni (brevi e lunghi)

  • Brevi (esempi di protocolli comuni):
    • 8x20" lavoro/10" recupero: utile per sprint e resistenza anaerobica.
    • Tabata classico: 20" lavoro ad alta intensità, 10" recupero, per 8 rounds.
  • Lunghi (esempi di protocolli comuni):
    • 4x4 minuti al 90-95% sforzo, recupero 3-4 minuti tra le ripetizioni.
    • 5x3 minuti al 85-90% sforzo, recupero 2-3 minuti tra le ripetizioni.
  • Protocolli ibridi (una singola sessione alterna intervalli brevi e lunghi per stimolare diversi sistemi energetici) possono essere utili per variabilità e per allenamenti mirati verso sport che richiedono sia esplosività sia resistenza.

Benefici differenziati per intervalli brevi e lunghi

Indice di VO2max e adattamenti metabolici

  • Intervalli lunghi tendono a produrre miglioramenti consistenti del VO2max e della capacità di utilizzare ossigeno durante sforzi prolungati.
  • Intervalli brevi spingono al limite delle capacità anaerobiche, migliorando potenza, velocità e la capacità di recuperare rapidamente tra sforzi intensi.

Contenuto calorico e perdita di grasso

  • Entrambi i tipi di HIIT aumentano la spesa energetica durante e dopo l’allenamento (effetto post-combustione).
  • Gli intervalli brevi possono offrire un intenso stimolo calorico in una finestra di tempo limitata, utile quando si dispone di poco tempo.
  • Gli intervalli lunghi, se integrati in una routine regolare, contribuiscono a migliorare la capacità di utilizzare grassi come fonte di energia durante sforzi prolungati.

Prestazione e sport di resistenza

  • Per sport di resistenza, combinare intervalli brevi e lunghi può massimizzare sia la potenza sia la capacità di sostenere sforzo per periodi prolungati.
  • L’uso di intervalli lunghi migliora la tolleranza al lattato e la gestione del ritmo, mentre gli intervalli brevi migliorano la capacità di accelerare rapidamente in determinati momenti di gara.

Sicurezza, chi non dovrebbe fare HIIT e precauzioni

Controindicazioni generali

  • Condizioni cardiache non controllate, ipertensione non gestita, problemi vascolari, lesioni acute o operazioni recenti possono aumentare i rischi associati all’HIIT.
  • Donne in gravidanza o persone con problemi di salute specifici dovrebbero consultare un medico prima di iniziare qualsiasi programma HIIT intensivo.

Consigli di sicurezza e come iniziare

  • Inizia gradualmente: se sei alle prime armi, parti da intervalli brevi con recuperi proporzionati e aumenta lentamente sia la durata sia l’intensità.
  • Riscaldamento adeguato: 5-10 minuti di attività leggera seguiti da stretching dinamico prima di iniziare.
  • Monitoraggio: usa strumenti come cardiofrequenzimetro o RPE per mantenere l’intensità entro limiti sicuri.
  • Recupero: concedi tempi di recupero sufficienti tra le sessioni HIIT per permettere al corpo di adattarsi. Non programmare HIIT in allenamenti consecutivi senza giorni di recupero attivo.
  • Personalizzazione: adatta la progressione in base al tuo sport, al tuo livello di forma e al tuo obiettivo specifico.

Esempi di allenamenti pratici per intervalli brevi

Corsa o tapis roulant

  • Brevi: 8x20" sprint con 10" recupero, 2-3 minuti di cooldown.
  • Lunghi: 5x2 minuti al 90-95% FCmax, recupero 2 minuti.

Ciclismo

  • Brevi: 10x30" sprint in salita o su pendenza media, recupero 60 secondi.
  • Lunghi: 4x4 minuti a ritmo sostenuto, recupero 3 minuti.

Nuoto

  • Brevi: 12x25m sprint, recupero 15-20 secondi.
  • Lunghi: 6x100m al massimo ritmo controllato, recupero 60-90 secondi.

Allenamento a corpo libero

  • Brevi: 15x20" burpees, jumping jacks o sprint sul posto, recupero 20-30 secondi.
  • Lunghi: 5x3 minuti di circuito ad alta intensità (burpee, squat jump, mountain climber), recupero 2-3 minuti.

Strategia di recupero e frequenza settimanale

Recupero attivo vs passivo

  • Recupero attivo: attività leggera come camminata, stretching o yoga per favorire la rimozione di metaboliti e ridurre la rigidità muscolare.
  • Recupero passivo: giorni di riposo completo per permettere ai muscoli di rigenerarsi.

Frequenza settimanale consigliata

  • Per principianti: 1-2 sessioni HIIT a settimana, con almeno 48 ore di recupero tra le sessioni.
  • Per praticanti intermedi ed esperti: 2-4 sessioni HIIT a settimana, combinandole con allenamenti di resistenza e lavoro specifico sullo sport di riferimento. È importante ascoltare il proprio corpo e includere periodi di scarico o di riduzione dell’intensità quando necessario.

Riepilogo finale

L’HIIT offre un modo efficace per migliorare resistenza, potenza e composizione corporea in tempi contenuti. Scegliere tra intervalli brevi o intervalli lunghi dipende da obiettivi, sport praticato e livello di forma fisica:

  • Intervalli brevi: intensità massima o quasi massima, brevi durate, recovery breve, focus su potenza, velocità e capacità di recupero tra sforzi.
  • Intervalli lunghi: durate medio-lunghe, intensità sostenuta ma meglio controllata, recuperi più prolungati, focus su VO2max, tolleranza al lattato e resistenza cardiovascolare.

Per programmare l’HIIT in modo sicuro ed efficace, parti gradualmente, rispetta i tempi di recupero, monitorizza l’intensità e adatta la programmazione al tuo sport e ai tuoi obiettivi. Integrare sia intervalli brevi sia intervalli lunghi all’interno di una settimana di allenamento può offrire una copertura completa dei sistemi energetici coinvolti, migliorando non solo le prestazioni ma anche la salute generale. Consulta sempre un professionista del fitness o un medico se hai condizioni di salute particolari e desideri personalizzare al meglio il tuo piano HIIT.